13.7.09
Palazzetto dello sport a "Campovarigno"
Pio Conflitti, dal 2006 Assessore all’Ambiente del Comune di Vicalvi e responsabile cittadino dell’associazione Commercianti “Sora Sud” interviene sulla questione palazzetto dello sport a Sora. Ci ringrazia per la nostra attività di "sentinelle" sul territorio e ci aiuta così a fare di piu’, ad essere ancora piu’ presenti sul territorio. (Nella foto in alto: Le televisioni nazionali a Sora, nell'estate del 2006, per intervistare i cittadini del centro storico).
Il comunicato di Pio Conflitti, assessore all'ambiente del Comune di Vicalvi di venerdì 10 luglio 2009
"Complimenti all'Associazione Verde Liri di Sora! Un gruppo ecologista composta da persone tenaci e determinate che lottano per il territorio. Piccoli Davide contro il gigante distruttore, Golia. Contro l’urbanistica selvaggia che a Sora ha permesso di costruire vicino le rive del Liri e ha permesso la distruzione dei boschi e della campagna sorana. Uno scempio urbanistico che non ha tessere di partito ma, portafogli belli gonfi. Uno scempio che ha molti complici e tanti sostenitori.
L’associazione Verde Liri è stata protagonista di tante battaglie, una presenza umana e civile, costante ed inflessibile nel panorama cittadino.
Verde Liri insieme ai cittadini e ad altre associazioni hanno salvato il bosco di Campo Varigno? Lo sapremo tra qualche tempo. Ma, tra l’indifferenza e la cupidigia interessata, di politici pronti a riempirsi la bocca di associazionismo e società civile soltanto in occasione delle elezioni, scegliamo chi lotta per il proprio territorio con il coraggio e la forza della ragione contro i mostri dell’avidità".
Siamo tornati in questi giorni a Campo Varigno
Per una nuova ricognizione accompagnati da alcuni esperti naturalisti. Ci sono nuovi intoppi per la realizzazione dell’opera.
Il comunicato di Verde Liri: E' Salvo il bosco di Campo Varigno a Sora ?
Forse si, e si tratterebbe di un primo risultato frutto della fiera opposizione che Verde Liri – storia, arte, cultura ha posto sfidando anche i pregiudizi di parte dell'opinione pubblica per evitare un'orribile sfregio alla natura e la fine di una delle ultime zone boscose planiziarie della nostra zona. Ricordiamo che Campo Varigno è da considerare una zona umida di notevole interesse per gli equilibri idrologici e ambientali della piana di Sora e protetta dalla legge regionale di tutela delle acque.
L'eliminazione di una parte consistente di quel bosco, per costruire il nuovo Palazzetto dello Sport, avrebbe rappresentato un grave errore urbanistico e prospettico che l’amministrazione comunale non ha potuto evitare incappando nell’irresponsabile individuazione della zona per l’attuazione del progetto. L'associazione, lo ribadiamo ancora, non si è mai opposta alla costruzione di una qualsivoglia struttura sportiva, a condizione che fosse prescelto un sito diverso.
Il complesso arboreo di circa 12 ettari presente a Campo Varigno è composto di decine di specie. Tra queste ricordiamo, oltre al frassino che vegeta spiccatamente nelle zone palustri, anche aceri, ornielli, olmi bianchi, olmi campestri, diverse tipi di querce, salici, e una fauna ricchissima ancora tutta da studiare, dove risalta la presenza di trampolieri e diverse specie di picchi. L’incauta scelta distruttiva avrebbe dato il via ad ulteriori tagli da parte dei privati determinato la fine dell'autentico monumento boschivo a base di frassino. Il relitto di un'antica foresta che occupava gran parte della piana di Sora, probabilmente già in ere glaciali, sembra essere quindi scampato alla furia irrazionale delle pale meccaniche e dei politici che, ciecamente e nonostante l'evidente abbondanza di zone cementificate, continuano a divorare gli ultimi preziosi spazi verdi di interesse ambientale o di grande pregio per l'agricoltura orticola, non solo nella nostra provincia.
Se siamo riusciti, attraverso il coinvolgimento di diversi enti competenti, ad evitare che la costruzione fosse collocata proprio all'interno del bosco, non si è potuto indurre l'amministrazione comunale a cercare un sito alternativo lontano dall’area. Proprio in questi giorni sembrano essere iniziati i lavori di consolidamento dei terreni attigui alla selva destinati ad ospitare l'impianto sportivo, ma sono già stati interrotti più volte a causa della grande quantità d' acqua di cui è impregnato il suolo e ancor più il sottosuolo.
La difesa delle zone umide e planiziarie peri-fluviali, come si evince nella legge citata, è uno dei cardini fondamentali nelle strategie di riassetto del territorio e, ormai, sono andate definitivamente in soffitta le tecniche ingegneristiche basate sulla cementificazione e la regimazione forzata delle acque. Si è capito che le aree umide svolgono un'essenziale compito di depurazione e lenta restituzione delle stesse alla falda freatica e alle aste fluviali principali, motivi per i quali queste devono essere assolutamente salvaguardate.
Grazie al nostro insistente impegno unito ai più sensibili abitanti della zona, il Comune ha variato il progetto traslando la costruzione in un'area attigua non coperta da boschi, anche se ricca di risorgive. Non saremmo meravigliati se nei prossimi mesi si scoprirà che i costi di costruzione del Palazzetto dello Sport saranno assai più elevati di quelli preventivati. La causa risiede nei lavori di consolidamento e drenaggio necessari.
Il Comune inoltre sta per inviare o ha gia inviato la documentazione richiesta dall'Ufficio Vigilanza della Regione Lazio sull'area in questione e la Soprintendenza Archeologica ha consegnato tutta la relazione relativa ai sondaggi effettuati nello scorso mese di maggio.
Sora 7 luglio 2009. Associazione “Verde Liri – storia, arte, cultura”. www.verdeliri.it
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