29.10.10
"1° Festival dell'Economia" a Sora il 5 e 6 novembre 2010.
Due giorni di lavori con temi copletamente nuovi e moderni per la città di Sora, nella prima giornata, organizzati dall'Associazione Filarete e dall'Assessorato alle Attività produttive del Comune di Sora. www.filaretesora@gmail.it. Venerdì 5 si parlerà delle teorie del buon governo, di Pil, di Bil, di consumo critico, di boicotaggio e di decrescita felice con le professoresse Fiorenza Taricone e Costanza D'Elia dell'Università di Cassino, polo di Sora, di Paolo Ermani dell'associazione Paea di Reggio Emilia, di Davide Rossi del Gal Valcomino, della professoressa Maria Savona, nata a Sora, dell'Università del Sussex.
Sabato invece si parlerà nella tavola rotonda di economia e ipotesi di sviluppo del territorio con gli interventi del sindaco di Sora, dell'assessore provinciale Francesco Trina, dell'assessore comunale Maria Gabriella Paolacci, del professore Michele Negri dell'Università di Cassino polo di Sora, di Gino Giannetti della Globo Frutta, dei dottori Sandro Donarelli e Manlio Cocchini della Modex, di Gaetano Grima della Burgo Group, di Marcello Bertoni della Confindustria Frosinone.
Ha scritto Paolo Cacciari che la decrescita non è crescita negativa, non è una cura dimagrante ma un cambio degli stili di vita. Non è un modo di correggere il Pil che per Maurizio Pallante misura le merci e non i beni. Un edificio mal costruito che disperde gran parte del calore fa però crescere il Pil di più rispetto a edifici meglio costruiti che non disperdono calore. I litri in più di gasolio consumati sono una merce che si paga. Decrescita un termine che è diventato famoso però il problema è far aumentare la produzione e il consumo di beni che non sono merci. Decrescita che dà fastidio, una parola bomba che ridà ai cittadini libertà di scelta, un antidoto alla crisi e alle crisi che verranno. Vivere meglio con meno denaro e meno consumo.
Due giorni interessanti anche se sabato ci saranno le dolenti note in mattinata nella sala consiliare del Comune. Un festival che dà un colpo alla botte e un colpo al cerchio. Un processo sociale ancora lungo da venire, come fare a vivere senza soldi in una società che venera il denaro sembra impossibile ma resistere alla crisi è la sfida della decrescita felice da proporre subito per Paolo Cacciari: "E' dal basso che bisogna far partire questa campagna".
Come fare per passare dai soliti discorsi di sviluppo del territorio della Media valle del Liri, dalla industria sorana, dagli aspetti positivi e negativi del tessile, della Media valle del Liri, alla decrescita felice, dal Pil al Bil a Sora non è facile. Il vero e unico sviluppo per la città potrebbe essere veramente la decrescita felice, è il Bil. Ma anche a Sora la strada è ancora lunga. www.decrescitafelice.it - www.sbilanciamoci.org - www.ilcambiamento.it (Nelle foto la Carta dei servizi comunali di Sora, il marchio del Gas valcomino e la professoressa Taricone).
Verso le elezioni comunali del 2011 a Sora.
Per Francesco De Gasperis la matassa si sbroglierà a Roma, se non ci sarà accordo su Enzo Di Stefano l'ex sindaco andrà al voto candidandosi con i suoi amici e seguaci e De Gasperis si candidaderà con l'ex sindaco. Nel centrodestra sono solo in quattro che non vedono di buon occhio la candidatura di Ernesto Tersigni e sono: Vittorio Di Carlo, Angelo Corona, Roberto Polsinelli e Massimiliano Bruni.
Nel centrosinistra la situzione è più complessa, Paolo Ceccano mi invia il suo comunicato stampa sulla sanità che lascia intravedere, potrebbe far pensare ad una possibile ricandidatura del sindaco che da tempo dice però che non sarà più della partita. Ci sono alcuni esponenti del Pd, dell'Idv e delle associazioni che si stanno riunendo per arrivare ad una nuova unità di tutto il centro-sinistra.
Nella foto la pubblicità molto bella ed ironica de il Manifesto di sabato 30 ottobre su Alias: "Non costringeteci a farlo. Abbonatevi al manifesto". Con i tagli dell'editoria, il Manifesto rischia seriamente di scomparire. Da qualche settimana il sito www.ilmanifesto.it è a pagamento, per Norma Langeri è stata una scelta obbligata. "Piuttosto che snaturarci, preferiamo chiudere".
Cesidio Casinelli ritira le deleghe all'Assessore Cesare Gabriele.
Il sindaco sta anticipando la nuova legge Calderoli che porta a 16 consiglieri e 4 assessori dal 2011. Da un paio di giorni Cesare Gabriele è stato sfiduciato a sorpresa. L'ex assessore però da qualche tempo non seguiva più i consigli comunali e nemmeno le giunte e non si è visto alla presentazione della Guida ai Servizi sociali del Comune. Una guida utile ai sorani che ancora non conoscono cosa fa l'Assessorato ai Servizi sociali. C'era il suo scritto nelle pagine interne ma lui non c'era in aula l'altra mattina.
Intanto nel centrodestra tutto lo schieramento del Pdl decide per la candidatura di Ernesto Tersigni, ufficializzato l'altro ieri 27 ottobre. Sono così due i candidati sicuri, Di Stefano e Tersigni. Nel centro-sinistra è da registrare il ritorno in Sel di Antonio Pellegrini che si è iscritto online: è favorevole alle primarie perchè "il centrosinistra non ha ancora un nome", afferma, ma lui un nome ce l'ha ma per adesso non lo dice.
Il Piano Sanità 2010.
di Paolo Ceccano *
La sanità nella nostra regione non riesce a guarire dalla malattia in cui da diversi anni giace: sprechi e indebitamento le primarie cause, ma anche torbidi affari l’han fatta da padrone. La maggior parte delle regioni italiane ormai si trovano a fare i conti con bilanci negativi e sembra quasi impossibile invertire questo trend. La nostra Costituzione garantisce il diritto alla salute a tutte e tutti ed il nostro modello assistenziale è riconosciuto tra i più avanzati del mondo. Basti pensare che la potente America in questi anni con il Presidente Obama si ispira proprio al nostro modello sanitario.
Purtroppo quando i conti non tornano o meglio quando i soldi non bastano per coprire tutto si passa ai tagli. Le ultime finanziare colpiscono nettamente il sociale, non ci sono i soldi per garantire il funzionamento di importanti servizi ma allo stesso tempo si sostengono spese folli come quelle delle guerre ed ecco che capita che i soldi per comprare le coperte negli ospedali non ci siano mentre quelli per le bombe sugli aerei cacciabombardieri si.
Dettò ciò veniamo a noi: il Lazio da anni giace in un indebitamento mostruoso, un buco di diecine e decine di milioni di debiti. Bilanci non approvati e arresti clamorosi come quello di Lady ASL. Da quattro anni siamo commissariati ed il Governo ci impone un piano di rientro molto duro. I buoni propositi e le promesse elettorali, quelle utili in campagna elettorale, come ad esempio lavoro sicuro, sanità migliore, appesi sui mega cartelloni elettorali, sono caduti nel vuoto e quel che rimane sotto gli occhi oggi è la dura realtà di un piano fatto di tagli e di soppressione dei servizi.
La Presidente Polverini continua ormai a dimostrare che per la nostra provincia non vi è nessuna possibilità di essere considerati come gli altri cittadini del Lazio, riservandoci trattamenti da secondo terzo e quarto posto,trattamenti da farci inorridire tutti ,destra compresa! Va dato atto e merito,ad esempio ,al presidente Innarilli che da mesi ormai ha ingaggiato un duro scontro con la Pisana. Peccato però che chi potrebbe, chi pesa in Consiglio Regionale, come il Capogruppo Fiorito si dimentichi di essere un rappresentante della Provincia di Frosinone, dimostrando così tutto il suo amore per la sua terra. A Sora, ad esempio, lo ricordano solo per quando andò su tutte le furie per la rimozione del suo cartellone abusivamente appeso.
Bisognerebbe essere tutti uniti nel difendere la sanità, più volte sento dire che essa non ha colore politico. A Sora lo abbiamo dimostrato in quattro anni a questa parte, ingaggiando un duro scontro con Marrazzo, Battaglia,Canali e Montino. Ricordo bene tutti gli incontri avvenuti in Città, la dura presa di posizione del Sindaco contro Battaglia, a quel tempo Assessore regionale alla sanità, ricordo lo scontro del consigliere Cioffi con il Presidente Marrazzo nella Sala Consiliare. Ricordo i tanti viaggi fatti a Roma ai quali ho voluto partecipare con costanza anche io. Va riconosciuto a Casinelli di essersi mostrato primo difensore della Città e del comprensorio ingaggiando grossi scontri e portando a casa grossi risultati. Mentre in tanti ospedali si continuava a tagliare servizi, a Sora si apriva la rianimazione, si costruiva la pista di atterraggio notturna per l’ elisoccorso, la Radioterapia, si ultimava l’osservazione breve, si acquistavano apparecchiature all’avanguardia, partivano i lavori per il nuovo ingresso per l’ospedale ma, soprattutto, si difendevano i posti letto che negli ultimi anni erano stati dimezzati.
Credo che Casinelli abbia marcato la differenza netta, inequivocabile, tra chi con i fatti si è schierato ,anche contro rappresentati del suo stesso Partito e tra chi oggi nulla dice e nulla fa contro l’ennesima ingiustizia o addirittura ha il barbaro coraggio di difendere le scelte della Polverini. E sì, ce ne vuole veramente tanto di coraggio dopo tutti i proclami fatti in poche settimane in veste di Capogruppo della lista Polverini a difendere questo Piano ma soprattutto a difendere i metodi dittatoriali della Presidente Polverini. Sindaci offesi, lasciati fuori dalla Regione fronteggiati dai cordoni della polizia in assetto antisommossa. Credo proprio che i sorani non sentiranno la mancanza di chi “vero sorano” si solo autoproclama.
Era nell’aria da settimane ormai il piano della Polverini ed avevamo ben capito il trattamento riservato alla nostra provincia, la mancata assegnazione di una base per l’elisoccorso nel nostro territorio ne era un evidente segnale. La mancanza di un dea di secondo livello anche. Quindi ancora oggi nel 2010 per più di cinquecento mila cittadini basta la sfortuna di avere un trauma cranico, un infarto cardiaco, oppure un semplice problema vascolare per ritrovarsi a girare di notte su un ambulanza tre ospedali tre province e due regioni. Siamo nel 2010 viviamo in un paese sviluppato e questi per noi continuano ad essere problemi da non poter risolvere nelle nostre strutture. Il colpo di grazia per noi sono le macro aree, non vediamo nessun buon motivo per cui noi oggi dovremmo essere accorpati con le super affollate strutture romane. Ma si sa, ormai fare parte di questa regione,con Roma Capitale, per noi è solo una continua penalizzazione e buoni motivi per continuarne a farne parte non ce ne sono veramente più rimasti!
In conclusione come comunisti marchiamo ancora una volta la volontà di schierarci in difesa della sanità pubblica, non abbiamo nulla contro i privati anzi li riteniamo utili, essenziali e di grande utilità ma i privati facciano i privati, non possono pensare di spartirsi i profitti in pochi e dividere le spese con i contribuenti. A Roma le cliniche private vengono fortemente favorite da questo piano, mentre per noi sono previsti solo tagli al pubblico. Il blocco del turnover va tolto subito si proceda subito alla stabilizzazione dei precari cosi come sbandierato in campagna elettorale perché la continuità assistenziale va garantita a chi sta male.
Sono d’accordo con le tre strutture d’eccellenza sulla provincia; una riorganizzazione è essenziale, reparti sparsi a caso macchinari dislocati in maniere impropria sono sicuramente degli sprechi, però non si giochi al gioco delle tre carte. Riorganizzazione significa garantire servizi non sopprimerli, la tanto invocata medicina territoriale va messa in pratica e non solamente enunciata.
Sora ed il suo comprensorio hanno pagato un prezzo altissimo negli ultimi anni visto che sono state tagliate tutte le strutture limitrofe e l’Ospedale civile “SS Trinità” fa salti mortali per continuare a garantire gli standard assistenziali. Centinaia e centinaia di interventi chirurgici dimostrano comunque che la capacità e la volontà di fare bene al nosocomio sorano c’è.
E questo lo dobbiamo soprattutto al lavoro dei professionisti che dentro gli ospedali continuano a fare il loro lavoro con impegno e professionalità. Medici, infermieri, ausiliari, che spesso lavorano con scarsi presidi, precari e con elevati carichi di lavoro. Da anni non pigliano un centesimo di aumento e pagano le tasse fino all’ultimo centesimo direttamente detratte sulle buste paghe. Da mesi ormai non vedono un incentivo né tantomeno vengono riconosciuti loro gli aumenti di fascia. Non pigliano neppure i sacrosanti buoni pasto. Vergogna! E pensare che la Polverini è una sindacalista, complimenti!! Riorganizzare significa ,ad esempio, assegnare il personale dove serve; è inammissibile che in reparti con alti carichi di lavoro, come la chirurgia, la medicina, il pronto soccorso, gli infermieri spesso facciano rientri sui turni per carenza di personale mentre c’è una sproporzionata assegnazione di personale negli uffici.
Ci dicono “Sora Polo Oncologico d’eccellenza”, bene riattivino subito i reparti di urologia ed otorino ad esempio, perche oggi i tumori che più colpiscono riguardano in buona parte questa branca della medicina, e poi abbiamo buoni specialisti in materia ,che secondo me vanno messi nelle condizioni di svolgere il loro lavoro e non continuamente penalizzati. Mancano un infinità di Primariati: si aprano presto i concorsi per l’assegnazione di tali posti di responsabilità dirigenziale delle unità complesse. Siamo stati e saremo sempre dalla parte dell’articolo 32 , lo voglio ricordare la Carta Costituzionale garantisce la salute della persona, ed è nostro dovere schieraci a tale difesa.
Ieri senza se e senza ma ci siamo schierati contro una Regione di centro sinistra oggi ci schieriamo contro una Regione di destra perché noi al “SS Trinità” vogliamo bene. Peccato che i miei colleghi consiglieri, rappresentanti delle destre, che si vantano di avere centinaia e centinaia di voti, al Consiglio Comunale non abbiano avuto il coraggio di votare contro il piano sanitario della Polverini, preferendo la logica del cappello in mano verso chi a Sora viene solo per prendere i voti. Bravi!!
* Sora 27 ottobre 2010. Consigliere PRC a Sora.
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