8.10.11
L’acqua aumenta pure a Colleferro. La polemica sull’Italcogim ora G6Retegas GDF-Suez.
“Alla sfrontatezza della Italcogim (ora G6Retegas GDF Suez) e alla noncuranza dei nostri amministratori non c’è veramente fine.
Non più di qualche mese fa abbiamo segnalato l’aumento illegittimo delle tariffe del servizio idrico da parte di Italcogim, in palese violazione del contratto di servizio e ora, come se niente fosse accaduto, arrivano le bollette del secondo semestre 2009 con le stesse eccedenze di costo! Nell’ultima campagna elettorale il fatto è stato ammesso anche dal nostro sindaco durante un incontro pubblico.
Chiunque può visitare il sito del comune di Colleferro e constatare che le tariffe presenti sono più basse rispetto a quanto descritto in bolletta.
E non ci vengano a dire che è stato eliminato il cosiddetto minimo impegnato, ovvero un quantitativo di acqua che ogni utente è obbligato a pagare qualunque sia il consumo reale: questo balzello è stato dichiarato iniquo, quindi inesigibile, dal CIPE nel 2001!
Ma le amare sorprese non finiscono qui.
Il sindaco, in una lettera inviata a tutti i cittadini di Colleferro nel gennaio 2010, aveva dichiarato che gli utenti non avrebbero pagato la bolletta del mese di novembre 2009, a parziale risarcimento dei disagi subiti per la lunga interdizione all’uso umano dell’acqua potabile nel mese di ottobre dello stesso anno.
Nella bolletta di questo sgravio non c’è traccia. Memoria corta o bugia perenne?
Come non c’è traccia del rimborso che Italcogim avrebbe dovuto versare restituendo il maltolto sottratto con l’indebito aumento delle tariffe.
L’unica parola degna di questa situazione è: VERGOGNA.
Deve vergognarsi la nostra amministrazione, che si fa sbeffeggiare da società gestori di servizi, che agiscono in piena violazione di un contratto pubblico.
Deve vergognarsi la G6Retegas GDF Suez che ha aumentato indebitamente i costi dell’acqua, il bene vitale per ogni essere vivente, tra l’altro in un momento di crisi drammatica che sta mettendo in seria difficoltà gran parte della popolazione italiana.
Invitiamo tutti i cittadini a reagire a questo sopruso inviando all’amministrazione del Comune di Colleferro questo comunicato per posta ordinaria o per e-mail o in qualsivoglia altro modo ritenuto opportuno e per porre fine a questo ulteriore attacco al diritto inalienabile dell’acqua bene comune”.
* Colleferro 7 ottobre 2011. Comunicato inviato alla stampa dalla Rete per la Tutela della Valle del Sacco.
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