LA SCELTA DI VITA DI LORENZO SCUDERI
Quando Lorenzo Scuderi è arrivato a Sora, agli inizi di luglio del 2010, tutti aspettavano di conoscere le doti tecniche di questo ragazzo già tanto stimato per esperienze precedenti dal Direttore Sportivo Alberico Vitullo e soprattutto per i tanti motivi positivi che hanno convinto la società a inserirlo in rosa. E Scudo non ha tardato molto a presentarsi, in campo e fuori.
Sul rettangolo di gioco si è fatto spazio lavorando sodo, senza mai mollare o tirarsi indietro, anche quando era fermo ai box ad aspettare il suo treno. Il suo solido “bagher di chiara scuola Cuneo”, tormentone delle prime due stagioni, è stato un ottimo rimedio per l'economia della squadra e poi con il passare del tempo, dei compagni e degli allenatori, si è scoperto molto di lui anche nei fondamentali di prima linea: come dimenticare ad esempio la sua prestazione nella gara dei Play Off contro Ortona che ha fatto conquistare a Sora la sua prima Semifinale Promozione?
Fuori dal campo Scudo è davvero un ragazzo d'oro: con il suo contagioso sorriso e i suoi occhi intensi, non chiaramente cuneesi, ha saputo conquistarsi l'affetto e la simpatia di tutti ripagandoli alla grande.
Ora per Lorenzo è arrivato un momento chiave della sua vita, il saluto alla società Argos Volley che da tre stagioni lo tiene strettamente legato a se e che avrebbe fortemente voluto continuare a farlo! Ma Scudo ha fatto la sua scelta di vita, è arrivato per lui quel momento in cui uno sportivo tira la linea, traccia le somme, divide la pagina in due colonne e vede con occhi lucidi quale sia quella prevalente.
Mancherà davvero a tutti Lorenzo, e dopo questa scelta ancora di più perché ha dimostrato per l'ennesima volta che uomo dai grandi valori e dalla grande forza, è. Una scelta combattuta e sofferta che solo chi lo ha guardato negli occhi ha potuto capire fino a che punto lo fosse, ma la responsabilità che si è assunta verso la sua vita privata gli rende onore.
Questa è la lettera che Lorenzo Scuderi dedica a tutti voi:
“In questi tre anni da giocatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ho fatto un lungo viaggio durante il quale sono stato accompagnato da tante persone che ora mi sento il dovere e il piacere di ringraziare.
La prima persona alla quale vorrei rivolgere un caro saluto è il Presidente Enrico Vicini. Scherzosamente l'ho sempre chiamato “Presidentissimo”, ma è una persona che stimo e ammiro per l'impegno e la devozione che dedica a questa società e a questo sport.
Mi mancheranno le chiacchierate in piazza o passeggiando per il corso con il Vice Presidente Ubaldo Carnevale.
Vorrei ringraziare per la vicinanza non solo professionale ma anche e soprattutto personale, il Team Manager Adi Lami che mi è stato accanto in tutti questi tre anni che hanno visto accrescere il nostro bagaglio personale e professionale.
Un ringraziamento speciale alla famiglia Giannetti che mi ha accolto in maniera straordinaria facendomi sentire un membro importante di questo team. Per questo e per tante altre cose vorrei esprimere la mia riconoscenza alla signora Lidia e ad Alessandro, ma anche al signor Vittorio, a Gino e Ivan, alle signore Sabina, Maria Teresa e Federica, e ai nostri più speciali sostenitori Luca e Ludovica, Valerio e Pamela, Giacomo e Tommaso.
Grazie a Carla De Caris che ha sempre avuto un occhio di riguardo per me in campo, rendendo le nostre imprese dei racconti epici bellissimi che da soli valgono il tempo per leggere la rassegna stampa. Con la certezza che possa rendere bello anche questo mio saluto.
Un abbraccio ad Alberico Vitullo che mi ha voluto, portato e tenuto per tre anni qui a Sora, ma che comunque mi ha accompagnato per quasi tutti i miei anni di serie A. Grazie Alberico per aver creduto in me.
Grazie infinite a Luigi Duro che mi ha aiutato a superare tanti piccoli problemi fisici e si è sempre messo a disposizione tutte le volte che l'occasione lo ha reso necessario. Lui è un elemento prezioso di questa squadra.
Un bel riconoscimento lo devo anche a Francesco Vicini, il nostro Franchino che ci ha sempre dato una grossa mano con la sua presenza fissa a tutti gli allenamenti assieme alla sua speciale bimba Checca. Un abbraccio a tutti e due.
Un saluto a tutto lo Staff del Palazzetto che ogni domenica casalinga ha lavorato tanto e bene per tutti noi.
In fine vorrei salutare tutte quelle persone che con una foto, un autografo, con un saluto mentre passeggiavo per le strade di Sora o anche solo con un cenno, mi hanno dato la forza nei momenti difficili e allegria nei momenti positivi. Quindi un abbraccio a tutta la città di Sora, a tutti quei tifosi che con affetto mi sono stati vicini in questi tre anni, un abbraccio a tutti voi che avete fatto sentire un gregario come me una persona e un giocatore speciale.
Non vi dimenticherò mai...”.
* Sora 5 giugno 2013. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
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