Presentato questa mattina alle scuole e alla stampa, ad Avezzano, il nuovo progetto della Valle Roveto. Organizzato da un gruppo nutrito di associazioni e comuni. Dal 31 maggio al 2 giugno 2014 da Balsorano Vecchio ad Avezzano con un anticipo da Sora.
I promotori del progetto sono l'Anpi della Marsica del presidente Antonio Rosini, l'Associazione "Liri" col presidente Mauro Rai, Il Cai di Avezzano, presidente Giovanni Olivieri, e della Valle Roveto col presidente Anna Giovarruscio. Il Cai di Sora e Verde Liri stanno per dare l'adesione. Si sta verificando, in questi giorni, un percorso dal castello di Sora al castello di Balsorano. Il sentiero è di 10 chilometri che si riesce a percorrere più o meno in due ore. Il professore Luigi Gulia, lo storico della manifestazione, voleva far partire il cammino da Alvito perché fu teatro di eventi tragici.
4 o 5 tappe sulla memoria dei morti, che è ancora scomoda. I 33 cittadini di Capistrello uccisi nel '44. Poi c'è il paesaggio della valle da non sottovalutare con le sue eccellenze. E qui si stanno trovando gli sponsor attinenti. C'è l'acqua, ci sono le castagne, c'è il bosco, ci sono i consorzi. Sono sei i gruppi di lavoro, ognuno lavorerà (e stanno già lavorando perché l'altra sera nella riunione alla "Locanda del Ponte" c'era tanta gente e già ben organizzata. Nella valle Roveto si lavora bene, c'è da dire), alle varie fasi. C'è la logistica, c'è la natura, ci sono le scuole, ci sono le opere d'arte, c'è la comunicazione, ci sono i sentieri da segnare.
Tre giorni di escursioni, l'anno prossimo sui luoghi della Seconda Guerra Mondiale. Tanti gli eventi tragici anche nella valle abruzzese al confine con Sora. Eventi che saranno ricordati con le sculture posizionate in loco. Opere d'arte in ferro per rievocare i luoghi simbolo della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale nella Marsica e nella Valle Roveto. Ma anche per "ricordare l'eroismo dei singoli e l'altruismo delle popolazioni durante il periodo bellico e per riflettere tutti assieme sull'attuale significato del termine accoglienza alla luce dei nuovi scenari storico-culturali", hanno detto gli organizzatori che sono stati suddivisi in gruppi di lavoro, ben sei. Il più impegnativo è quello della logistica con l'accoglienza dei partecipanti, che è stato affidato a Bianca Mollicone che voleva assieme agli altri anche le Ferrovie dello Stato partner importante perché chi parteciperà transiterà vicino alle stazioni ferroviarie. Ma ora la "Ferrovia del Liri" è chiusa e non è detto che riaprirà per fine maggio del prossimo anno. Il tentativo lo faranno lo stesso chiederanno l'adesione delle Ferrovie italiane al progetto che ha poi lo scopo di favorire la conoscenza della natura e della cultura del territorio che si attraverserà. I coordinatori delle escursioni sono Carlo Komel e Sergio Natalia.
(La foto da: www.waldenviaggipiedi.it )
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