Michele Franculli, è un pittore di scena ora in pensione,
espone a Sora fino al 25 novembre. L’artista nato a Palazzo San Gervasio, il 18
giugno del 1935, in
provincia di Potenza, ora vive a Veroli ed è stato Responsabile del reparto Pittura
di Cinecittà 3. Fra i suoi lavori più importanti si ricordano:
“Cleopatra” di
J. L. Mankiewicz, “Caccia alla Volpe” di V. De Sica, “La Bisbetica Domata”
di Franco Zeffirelli, “Medea” di P.P. Pasolini, “Caligola” di T. Brass e altri.
Ha lavorato anche per la televisione impegnandosi nella sua attività in
“Leonardo Da Vinci”, La Vita
di Giuseppe Verdi” e “Il Furto della Gioconda” di Renato Castellani. “Cosimo De
Medici”, “Pascal”, “Cartesio” di Roberto Rossellini. “L’Orlando Furioso” di
Luca Ronconi, “Puccini” e “Lulù” di Sandro Bolchi. Fra gli spettacoli per la
televisione si ricordano ancora “Studio Uno”, “Fantastico”, “Domenica In”, “Bim
Bum Bam”, “Guazzabuglia”, “I Fatti Vostri”. Dal 1970 al 1980 ha lavorato a “Commedie”
di Eduardo Scarpetta e di Eduardo Di Filippo. Poi al “Bagaglino” con Pier
Francesco Pingitore. E per finire a “Buona Domenica”, al Festival di Sanremo” e
“Ciao Darwin”.
Oggi Michele Franculli “è un valente e quotato pittore”. Franco
Buzzanca che è stato ed è un amico del pittore quando lo va a trovare lo trova
a dipingere “immerso nella natura di Veroli”. Franco Buzzanca quindi, amico di
sempre, ammira i suoi quadri e prova tantissima emozione e rivive i sentimenti
della sua fanciullezza. Un modo di dipingere con un segno deciso e marcato
saturo di tinta e appassionato, per certi versi espressionista.
“I quadri di
Michele”, per Buzzanca che ricorda l’importanza della cultura contadina, “sono
poesia e speranza di un futuro che riporti la natura alla centralità che le
spetta”. Michele Franculli ha dipinto quello che desiderava, ha debuttato a
Milano e in giovane età ha fatto personali a Chioggia e a Roma.
A Sora, Michele
Franculli (“il poeta che dipinge”, per Grazia Alteri che lo ha intervistato), oggi
espone quadri realizzati ad olio su tela e che ritraggono paesaggi realmente
esistenti (in maggior parte di Veroli) dipinti dal vivo. La mostra inaugurata
il 7 novembre e curata da Antonio Di Passio è visitabile fino al 25 novembre nella sala del Museo civico in
piazza San Francesco.
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