Il Consiglio Comunale a Sora del 22 maggio 2014.
Le criticità che
si sono presentate (scoperte in ritardo) sulla Tasi “perché è stata studiata
poco”. Solo in tre in Commissione che hanno prodotto solo sgravi per le
famiglie con figli a carico e disabili. Un po’ poco per la verità, tanto è vero
che nella discussione si è arrivati ad una sospensione ma è stato solo un
escamotage. La frittata ormai era stata fatta. Forse non tutto era stato previsto.
PER I SORANI ORA C’E’ LA
SCADENZA DEL 16 GIUGNO. Stabilito le aliquote i sorani
pagheranno la prima rata entro il 16 giugno. A Cassino, ad esempio, se ne
riparlerà ad ottobre. Perché l’Assessore ai Servizi sociali, contattata da
Pontone Gravaldi, ha deciso per il rinvio. Se ne riparlerà, come per tutti i
Comuni che non hanno deliberato entro venerdì 23 maggio, al 16 ottobre. Il
rebus sorano poco digeribile per i consiglieri in aula. Lo si vedeva e sentiva chiaramente.
IL DUBBIO ANTICIPATORE. La domanda è arrivata qualche giorno prima sui social
network: “Portare la Tasi
in Consiglio Comunale è stato un gol o un autogol a pochi giorni dal voto di
domenica 25 maggio per l’Amministrazione comunale di Sora?” Un autogol, ormai è
chiaro, per tutta la squadra schierata in aula. Maggioranza e minoranza: le
grandi intese perché anche il centrosinistra (R. De Donatis ed E. Petricca) ha
votato con la maggioranza. Il voto conclusivo arrivato all’unanimità. Approvati
i punti sul regolamento e sull’aliquote della Tasi. (Studiati poco e in fretta
che forse porteranno degli errori). E qualcuno già prospetta le nuove file davanti
l’Ufficio Tributi.
UFFICIO TRIBUTI GIA’ CRITICATO QUALCHE ORA PRIMA. Preso di
mira anche dagli ambulanti che si sono riuniti, alcune ore prima del Consiglio
comunale, con il consigliere delegato A. Lecce sullo spostamento del mercato
settimanale a Pontrinio. Per gli ambulanti il mercato settimanale va
regolarizzato e ci vuole una delibera per far pagare chi non paga anche da anni.
“L’autorizzazione da revocare a chi non paga e con un Ufficio Tributi
funzionante”. Le richieste. “Ma ci sarà la società di riscossione che sarà
coinvolta” invece per l’Amministrazione comunale. (Equitalia, qui si è capito
che non arriva).
SULLA TASI L’ISEE NON APPLICATO. Non è stato usato l’Isee
perché, come dice il sindaco, sarebbe stato troppo complicato. “Ci saranno casi
di ingiustizia, ci saranno casi che non avranno bisogno degli sgravi” lo
riconosce il sindaco, ma hanno preferito così senza l’indicatore Isee.
I
COMPLIMENTI E IL PROGETTO CONDIVISO. Il sindaco fa i complimenti all’opposizione
che in aula è apparsa moderata, pacata nella discussione e “ha capito la
situazione”. Il progetto finale è stato così condiviso anche dall’opposizione. (Ma
forse non avevano capito, tutti, come sarebbe finita a pochi giorni dal voto.
Maggioranza e minoranza non hanno avuto la vista lunga nemmeno questa volta,
non hanno pensato al dopo). Ora sono andati alla sospensione del Consiglio
Comunale per votare poi su una commissione e su un fondo sociale che dovrà
venire in seguito. L’inutile escamotage. Tutta la “squadra” si è riunita nella
sala della Giunta… ma sta per retrocedere.
IL VOTO. Si torna in aula c’è la
decisione. Parla il solo De Donatis (ma perché?): la legge va rispettata anche
se è ingiusta, il fondo di solidarietà sociale viene previsto e approvato con
una commissione consiliare che dovrà ripartire i fondi anche ad altre categorie
da determinare.
SONO 1000 LE FAMIGLIE. Gli aiuti riguardano ora 1000 famiglie.
Ancora in aumento, erano 800 e ancora prima 600. Il sindaco dice che mensilmente
vengono sostenute, dai Servizi sociali, tutte. Ma in pratica non è così.
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