La situazione relativa all’ospedale sta pericolosamente volgendo verso una brutta direzione,
non bisogna più perdere tempo ma agire con fermezza e senza esitazioni; è necessario uno sforzo comune di tutte le forze politiche, alle quali si lancia l’appello ad andare avanti con le proprie iniziative e non cedere. Si invita, però, ad evitare inutili sfilate di chi, con false promesse, vuole soltanto presenziare per fini elettorali. I politici che, in passato ed oggi, sono responsabili dello sfascio sanitario non sfuggiranno alle loro responsabilità, sarà nostra cura ricordarlo alla gente.
Premesso ciò, gli attivisti della provincia continueranno con tutte le loro forze a difendere l’ospedale con le azioni più appropriate. Nella mattinata di ieri è avvenuto a Roma un incontro urgente con il Consigliere Regionale del MoVimento 5 Stelle Davide Barillari. Contemporaneamente, una delegazione di attivisti del comprensorio ha supportato il sit-in di protesta avviato da numerosi Sindaci dei comuni del distretto C, ed ha espresso la propria solidarietà al Sindaco di Sora. Tutto questo per protestare contro la chiusura temporanea, sperando che non sia il preludio a notizie peggiori (“fidarsi è bene e non fidarsi è meglio”), del reparto di Ortopedia ed il depotenziamento del nosocomio sorano a favore degli altri della provincia: una vera è propria guerra tra poveri!
Il maltempo ha, probabilmente, inciso sulla partecipazione popolare comunque discreta, ma che, considerato l’invito lanciato dal “Comitato Civico Art. 32”, poteva e doveva essere più nutrita. I partecipanti alla manifestazione - preoccupati dal mancato rispetto delle rassicurazioni fatte dal Direttore Generale dell’ASL, solo 20 giorni prima, ai rappresentanti del Comitato Civico Art. 32, ai Sindaci ed ai cittadini – hanno espresso il loro dissenso durante la riunione urgente, opportunamente aperta al pubblico, almeno nella sua fase iniziale, tra la Mastrobuono il Consigliere Regionale del PD Buschini ed i Sindaci.
Ciò che emerge tra le righe, alla luce delle ultime decisioni assunte dall’A.S.L., e che sembra naufragare il progetto di una sanità basata su tre poli provinciali a favore di un progetto “bipolare” incentrato su Frosinone (con Alatri) e Cassino, con buona pace di Sora e di tutti i 120.000 abitanti del distretto C. I malati del sorano, con il sistema bipolare dovranno sperare di trovare un posto letto a Frosinone o Cassino, entrambi ormai al collasso, e magari alla fine andare ad Avezzano per trovare le giuste cure. Seppur pagata con lacrime e sangue - con la chiusura di 8 presidi ospedalieri in provincia, di cui ben 3 nel distretto sorano - la soluzione “tripolare” era ed è una soluzione logica. Purtroppo, la mancata realizzazione dei tre D.E.A. di 1° livello; il progressivo e continuo depotenziamento del “Ss. Trinità”; il fatto che con l’ultima deroga alle assunzioni (la regione assunse 54 medici!) sono arrivati due medici a Frosinone e due a Cassino; sembrano tutti indizi del citato progetto “bipolare”. Senza troppi giri di parole, è palese a tutti che Frosinone e Cassino vantano dei politici in regione che Sora non ha, e questi pensano al bene del loro territorio, non del nostro. Nonostante la Mastrobuono continui a ribadire che Sora diventerà un polo oncologico d’eccellenza, la promessa ha il sapore di una presa in giro, come altre in passato. Se a Sora dovesse svilupparsi un polo oncologico simile a quello di Aviano bene, ma questa strada appare molto più onerosa rispetto all’istituzione di un D.E.A. di 1° livello.
In serata si è avuta la possibilità di parlare faccia a faccia con la dott.ssa Mastrobuono ed il Direttore Amministrativo. In quel frangente, sono stati chiesti i dovuti chiarimenti sul mancato rispetto delle promesse fatte poche settimane fa, ma soprattutto è stato chiesto con fermezza e decisione che:
1) LA SANITÀ IN PROVINCIA CONTINUI AD ESSERE BASATA SUI TRE POLI;
2) CHE LE DEROGHE DEL 10% PER L’ASSUNZIONE DEL PERSONALE VENGANO CALCOLATE non su base regionale – formula che premierebbe Roma – ma su base della singola ASL, meglio ancora SU BASE DEL SINGOLO DISTRETTO SANITARIO.
La richiesta è sta formulata anche a vari politici locali presenti fra i quali l’On. Abbruzzese.
Calcolare le deroghe in tale modo, non comporta alcun aggravio economico per il bilancio regionale. Infatti, se in tutta la regione si possono assumere ad es. 100 medici, il costo è sempre lo stesso, indipendentemente dalla sede ove assumeranno servizio. Pertanto, gli attivisti del meetup di Sora chiedono con forza che si tenga conto di questo tipo di calcolo. Si tratta di una scelta politica non vincolata dai numeri del bilancio.
Si rivolge un appello a tutte le forze politiche a condividere questi punti.
Si potrà così finalmente vedere quali sono le intenzioni del Presidente Zingaretti: premiare Roma, con il suo imponente bacino elettorale, oppure dare alla provincia ciò che gli spetta di diritto! A tal proposito, si invita il Presidente a visitare Sora per spiegare alla gente, guardandola negli occhi, quale futuro attende l’ospedale.
Si rivolge, infine, un appello ai vertici del Partito Democratico sorano a rivolgere analogo invito.
Nel frattempo non resta che proseguire a contrastare tali scellerate decisioni che, di fatto, minano i diritti dei cittadini e dei malati. Fra le azioni saranno contemplate quelle legali nei confronti del Presidente Zingaretti e della Mastrobuono, il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, la richiesta di ispezioni ministeriali e manifestazioni nelle sedi romane.
Si augura che il Presidente della Regione ed il Direttore Generale siano pronti ad assumersi le responsabilità conseguenti alla mancata possibilità di affrontare emergenze traumatologiche nel distretto C.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
* Sora, 17 giugno 2014 Il portavoce ed organizer del meetup Fabrizio Pintori
DI SEGUITO TUTTI GLI APPELLI A CITTADINI, AUTORITA' E A TUTTE LE FORZE POLITICHE DEL TERRITORIO:
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