I giornali di questa mattina non aprono con la
sanità sorana. Nelle pagine interne ci sono articoli. Augusto Vinciguerra è
Presidente dell’Ado,
ha organizzato la fiaccolata di venerdì sera con un ottimo
successo. 1000 le fiaccola disponibili ma in molti non le avevano. Con tanta
gente anche dalla Valle Roveto. Il 13 giugno è stato sospeso il servizio di Ortopedia
per ferie e per poco tempo. Ma l’allarme è stato lanciato e la paura è la
chiusura totale.
LA
PROTESTA IN ATTO. La protesta del sindaco Tersigni e poi
quella di Vinciguerra e dei sindaci. Ci sono spiragli ora? Questa mattina
l’incontro a Roma dei sindaci con Nicola Zingaretti. Per Vinciguerra il minimo
sindacale, la base di partenza è “la tripolarità degli ospedali della provincia
di Frosinone”. E per Sora il Dea di 1° Livello.
I sindaci devono andare a Roma
e ribaltare la proposta della regione. Devono proporre questo per Vinciguerra
intervistato da Alessandra Arcese. Il dottore vede poi una sanità provinciale
legata anche a Latina con un Dea di 2° Livello. Riflette su tutta la sanità del
Lazio Meridionale con Latina Dea di 2° Livello “perché noi possiamo aiutare il
territorio pontino garantendo una buona sanità”. Questo è il futuro perché in
anni passati si è sbagliato. (E tutti noi sappiamo bene, ndb). Oggi gli
ospedali “sono depersonalizzati” rispetto a quelli che cerano prima (Isola del
Liri, Arpino e altri).
Per Vinciguerra erano diventati familiari. Il medico
sorano vede un futuro più roseo o almeno lo spera. Ma il discorso è più ampio e
totale: vuole ora l’Ospedale di Sora solo chiamato: “Ospedale SS. Trinità”
perché gli abitanti del territorio che serve sono 107 mila se non di più. Ospedale
non solo di una città perché “è tutto un comprensorio che va salvaguardato”.
Vinciguerra ha lavorato a Roma ma poi è tornato in Ciociaria lavorando in tutti
gli ospedali della provincia: “Ospedali un po’ fotocopia ma ottimi ospedali”.
Ospedali familiari ma sono stati svenduti per il dottore.
DOTTORI BUONI SE NON
OTTIMI. Giornata importante quella di oggi. I sindaci vanno a Roma per dire che
tutto un territorio che deve essere salvato, va potenziato rispetto alla sanità
perché altri 60 posti letto sono stati persi a Frosinone, a Cassino e Sora. “Un
Dea e l’Oncologia piena con colleghi nel reparto buoni” (se non ottimi come in
tutti gli altri reparti, ndb). La battaglia non vuole essere persa, Augusto
Vinciguerra invita poi i sindaci a non abbassare la guardia.
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