In
effetti è già dai primi di agosto che si svolgono funzioni
preparatorie di grande fascino per quello che attiene alla sfera
religiosa; su questo attivismo si distingue per varietà delle
iniziative la Confraternita di San Rocco , che oltre al canto corale
dell’Uffizio da parte dei Confratelli , tutti i giorni viene
recitato il Rosario e con cadenza giornaliera la statua del Santo
viene portata a spalla per l’edificazione dei fedeli.
Santa
Maria ha iniziato la novena che è terminata con uno dei canti più
antichi dedicati alla Madonna, domenica 10 agosto c’ è stato il
rinnovo del giuramento e la vestizione dei nuovi Confratelli nel
corso della Messa Vespertina.
La
Confraternita dei Figli di Maria Assunta , Collabora con i portatori
della Macchina della Vergine nella preparazione del percorso , nella
manutenzione del manufatto e nei piccoli miglioramenti che debbono
essere apportati.
Particolare
solennità hanno assunto i programmi visto che è il decennale della
processione con il trasporto della Vergine sulla colonna
interpretabile liturgicamente in molti modi , riassunti sempre nella
figura di Maria che si eleva sul popolo e lo benedice mentre viene
Assunta in cielo.
Sessanta
Portatori dopo la collocazione della Vergine sulla colonna ad opera
dei Vigili del Fuoco , ricevuta la benedizione del Vescovo , hanno
reso omaggio alla Santa Patrona di Sora , poi formulano la loro
preghiera attraverso la fatica fisica del trasporto.
Straordinari
gli effetti di luce nel contrasto tra la notte e il manufatto
illuminato da 4000 led , che fanno della colonna una struttura
diafana, eterea , una sorta di Scala al Paradiso.
Un
trionfo di fede , di folla, di simbolismo religioso , fino al gran
finale con l’omelia e la benedizione del nostro Vescovo. ULTRA
SIDERA CON MARIA
La Confraternita di San Rocco ieri come oggi segue il magistero di San Rocco, serve come è tradizione in modo pieno e in silenzio la carità, e testimonia la fede, anche con il canto dell’Uffizio, e programma il vero monumento alla devozione a San Rocco con la Processione del 16 agosto. Benchè carica di anni la Confraternita guarda in spirito messianico con la certezza della fede alle sfide future, conscia di avere come dote l’arma vincente, l’amore in Dio e nel Prossimo.
Oggi
come ieri, domani come oggi, questo è l’impegno canonico della
Confraternita di San Rocco, che insegna che la mano destra non deve
sapere quello che fa la sinistra e che il vero miracolo non è
“alzati e cammina” ma” ti siano rimessi i tuoi peccati,la tua
fede ti ha salvato”. Questi sono i principi che reggono e danno
forza alla Processione del Santo: la fede sempre uguale, la carità,
sorda muta e cieca, la cura dell’anima che incide sulla serenità
del corpo. Quando la mattina del 16 al termine del Pontificale del
Vescovo, i Fratelli insieme cercano di far procedere incolonnati i
fedeli in numero strabocchevole, molti scalzi, molti gravati da pesi
enormi, molti che si stringono al petto bambini sofferenti, ma tutti
con la stessa aria di beatitudine nel volto non possiamo non
convenire con Giovanni Paolo II°, che questa non è un rito del
passato, ma la stessa fede del passato di cui l’uomo di oggi ha
riscoperto il bisogno .
Per il 2014 , come sempre,il lento
peregrinare, cantando e pregando, per le vie di Sora , assiepate di
fedeli, come la folla che fece ala a Gesù quando entrò in
Gerusalemme e di curiosi anch’essi coinvolti a, malgrado tutto lla
sequela di Cristo con San Rocco. Una testimonianza di fede di una
intera comunità, coinvolgente, commovente, struggente, diretta
efficacemente, senza ostentazioni, con semplicità evangelica dal
Pastore, che conosce i suoi agnelli e viceversa. Punto di partenza e
punto di arrivo di quella che è una testimonianza attiva e una
esemplificazione del cammino della Redenzione, la Chiesa di San
Rocco, da sei secoli fulcro della fede di untera comunità. Si diceva
quando eravamo poveri che per fare una grande festa ci voleva il
sole, un grande predicatore e una Banda all’altezza. Credo che
tutte e tre le condizioni sono soddisfatte, la prima, ringraziamo
Dio, la seconda è storicamente eccellente, la terza onore al merito
alla Terna che dirige la Confraternita.
Abbiamo avuto la BANDA SINFONICA CITTA’ DI SORA, alla processione , la sera del 16 e la mattina del 17 si ricorderanno per un programma di grande rilievo studiato dal Maestro Donato Di Stefano e i maestri del LIR’OPERA FESTIVAL .
Abbiamo avuto la BANDA SINFONICA CITTA’ DI SORA, alla processione , la sera del 16 e la mattina del 17 si ricorderanno per un programma di grande rilievo studiato dal Maestro Donato Di Stefano e i maestri del LIR’OPERA FESTIVAL .
Credo
che Sora come denominazione esoterica meriti quanto inserito nel
titolo.
La
pittura, credo che Notari e Rosa possano dare lustro ad altissimo
livello ; poeti, Gulia, Tollis, Biancale,per citare alcuni nomi
dall’ispirazione universale resa in vernacolo; saggistica, abbiamo
l’imbarazzo della scelta , i più vicini a noi, Gulia e Paolucci;
scultura in legno , De Donatis , epigono di una famiglia di
grandissimi ; scultura in ferro Ettore e il figlio , come i maestri
di una volta , con una scaldata battono il ferro a forma finita ;
l’ultimo battitore in rame lo vediamo scaldarsi al sole in piazza
Venditti dove era la sua vetrina di esposizione ; De Sica, Valente
quanti e quanto bravi.
Sora
poi, quest’anno ha ospitato alcuni eventi di grande levatura
artistica di cui abbiamo parlato : il concerto a Villa Carrara , il
Gospel in piazza,la presentazione del monumento alla soranità
attraverso poesia, musica e canzoni. oggi vorremmo parlare
dell’ultimo , quello che ha caratterizzato la festa di San Rocco.
Chiudemmo
l’estate 2013 con due grandi Concerti vocali ideati e diretti dal
Maestro Donato Di Stefano , un altro sorano che ha conquistato le
platee di tutto il mondo con la sua voce , a San Rocco idealmente
proseguiamo su quella strada.
Forse
non molti hanno realizzato che il filo che unisce gli eventi citati è
l’incipit di un progetto di ampio respiro che il M. Di Stefano sta
portando avanti con pazienza e determinazione.
Non
è una idea fumosa , come ne girano troppe oggi, ma una precisa
strategia che definendo l’archetipo “il bel canto all’italiana”
ne fa il protagonista di una nuova stagione di primato per l’Italia
e di promozione del territorio.
Si
sviluppa attraverso la creazione di una Accademia in cui si vive di
canto,ci si immerge nel modo di essere in palcoscenico, si
disciplinano e correggono le proprie potenzialità , si studia per
divenire un interprete completo, noi perseguiamo la perfezione il
resto non ci interessa.
Scusate
se ho usato una parola abusata e mai ben definita ,
perfezione,intendiamola come la pienezza e la completezza del
risultato che si intende perseguire .
Quindi
tra settembre 2013 e agosto 2014 non c’è il vuoto, c’è una
preparazione meticolosa , una acquisizione di miglioramenti
successivi, un ampliamento dei rapporti finalizzati alla
realizzazione finale , la Terra di Lavoro come il Parnaso della
grande musica e del bel canto .
Tutto
questo è stato esemplificato la sera del 16 e la mattina del 17
come componente civile della ricorrenza di San Rocco.
Donato
ha portato alla ribalta quattro virtuosi del canto Marina Lecce,
Chiara De Gasperis, Mariana Valdes e Jesus Hernandez,due pianisti
Andrea Mele e Luca Pelosi, un ensamble famigliare Andrea Allini al
clarinetto e Leandro al microfono , ultimo ma non l’ultimo Roberto
Gabriele e la sua fisarmonica.
Una scelta di brani da dare il massimo risalto alle caratteristiche degli artisti e apprezzabili da un pubblico numeroso , attento ed interessato, con qualche concessione in più alla notorietà dei brani per la matinèe.
La
parte operistica ha presentato Arlesiana,Barbiere di
siviglia,Cavalleria Rusticana,Turandot,la Forza del Destino, Flauto
magico,Tosca, Carmen, mentre l’altra parte comprendeva brani della
tradizione italiana e napoletana quali L’Ideale,Serenata, Passione,
Mariu’,Torna,Non ti scordar di me, Anema e Core, Core’ngrato, O
sole mio , per la matinè accanto ad alcune ripetizioni abbiamo
potuto godere di Malaguegna, Cielito lindo, Besame mucho, la Vie en
Rose e Libertango.
Lo
spazio è tiranno per cui un commento icastico degli artisti
Andrea
Mele non ha bisogno di apprezzamenti , già è
Luca
Pelosi una lieta sorpresa
Andrea
Allini , il suo clarinetto parla e sussurra
Roberto
Gabriele un esecutore intelligente e versatile
Marina
Lecce, emozionata e timorosa all’inizio poi ha mostrato grandi
progressi, si riconosce la mano del Maestro e la grande volontà di
riuscire, un Anema e core da incorniciare.
Mariana
Valdes, un soprano dai grandi mezzi, un recitativo già apprezzabile,
un vibrato da alta scuola , appunto quella di Donato. Ha tenuto bene
il palcoscenico anche nel confronto con Jesus.
Chiara
De Gasperis, alla Romana “è piccola ma strilla come una grossa”
, una Mariù di altri tempi, appunto quelli in cui si parlava
d’Amore, raffinata nell’interpretazione, mai in difficoltà, ha
ancora margini di miglioramento
Jesus,
parlare bene di lui è come parlare di Garibaldi, Miguel Fleta e
Lauri Volpi mi sembrano in qualche modo presenti nelle sue
interpretazioni.
Leandro,
ben preparato, Donato , per lui non basta l’applausometro.
Con
agosto il programma estivo sorano presenta manifestazioni corali, di
buon livello, come tradizione per la parte sportiva torna la XI
edizione di “Corri sotto le Stelle”, una delle più belle corse
italiane sui 10.000 metri di un percorso urbano nella notte
illuminata solo dalle fiaccole.
Dopo
il fascino della X edizione celebrata con una “Americana” di
grande valore tecnico e di un particolare appeal spettacolare, siamo
ritornati alle origini, con un percorso rinnovato , con interessanti
difficoltà tecniche , molti tratti sono su basolato, e una
possibilità maggiore di godere la città, le sue bellezze , la sua
storia.
Dopo
un primo giro di circa 1000 mt , nella zona centralissima Cattedrale
, piazza Nova , Zona Carabinieri , si imbocca C.so Volsci , al ponte
di Napoli si devia su lungo Liri Cavour fino al ponte della Madonna
della Neve , si prosegue sul rettifilo di via Matteotti , San Rocco ,
per un ideale omaggio al Santo, Borgo San Rocco , la Rena , Esedra ,
c.so Volsci e di nuovo verso Pontrinio, questo secondo tratto si
ripete per due volte con arrivo a P.zza Santa Restituta.
Circa
500 atleti, alcuni di grande valore internazionale, oltre 13.000
spettatori e tempi sul percorso da primato , le previsioni sono
state rispettate in pieno.
Il
campo di gara è stato dominato dagli atleti africani con ai primi
tre posti per gli uomini Simunkekoi Jean Baptiste in 0.30.13, seguito
da Kosgei Philemon Kiplage in 0,30.20, terzo Marrhamaoui Tarik con
0.31.00.
Ottimo
, primo degli italiani ad un minuto dal primo 0.31,17, quarto
assoluto un atleta di casa Buccilli Carmine.
Fra
le donne prima Jepkurgat Hellen con 0.34.27 e seconda Kemboy Gladys
0.35.24 segue l’italiana Fraioli Arianna , che ha fino agli ultimi
1000 mt conteso la piazza d’onore all’atleta africana.
Ribadiamo
un buon risultato tecnico, un percorso più selettivo e più
impegnativo del precedente, soddisfacenti i tempi medi riscontrati.
Grande
soddisfazione degli organizzatori e giudizi positivi degli atleti.
La
gara aldilà del valore agonistico ha l’obiettivo di essere un
testimonial per “SORA” che ha molto da offrire , impariamo a
farlo apprezzare
Per
questa edizione mi sembra che l’ Assessore abbia cercato di
operare al meglio come tutto l’assessorato , i tecnici e gli
amministrativi.
Gli
Atleti dell’ASD Sora Runners Club, l’associazione è costituita
da sportivi dei campi non da quelli del televisore , con la gara
lanciano un appello perché a Sora si creino le condizioni per fare
sport amatoriale , per avvicinare i giovani allo sport e rinverdire
gli allori degli anni ’60.
Si
ringraziano le Forze dell’Ordine, le Protezioni Civili, la Croce
Rossa, i Volontari e tutti
coloro che permettono un sereno svolgimento della gara.
Particolare
ringraziamento al Patrocinante Comune di Sora e a tutti gli sponsor,
che da anni condividono i nostri progetti.
* Sora 20 agosto 2014. A cura di Rodolfo Damiani.
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