Il 17 marzo, presso il Salone di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il professor Marcello Carlino ha presentato la sua prima opera narrativa dal titolo “Il regionale delle sei e quarantatrè” ( Biblioteca del Vascello/ Robin edizioni ). Docente fino al 2014 presso l’Università “La Sapienza” di Roma, nel romanzo il professore ricorda un episodio “particolare” che gli è capitato, una mattina, su un treno, che è appunto il regionale delle sei e quarantatrè. In questa opera narrativa, l’autore inserisce temi sociali e politici tra cui il degrado ambientale.
Il romanzo è, insieme, ironico ed autoironico. Il professor Carlino lo ha dedicato ad una studentessa che doveva recarsi a fare una supplenza in una scuola romana. “Il regionale delle sei e quarantatrè” è, in parte, autobiografico in quanto l’autore parla della sua attività lavorativa grazie alla quale, fino a qualche anno fa, ha dovuto fare da spola tra Frosinone, città d’adozione in cui vive sin dall’infanzia ( il professor Carlino è nativo di Avellino ) e la capitale Roma dove, come ricordato all’inizio, ha insegnato all’Università “La Sapienza” Storia della critica letteraria italiana.
Per il professore la letteratura ha funzione di sollecitazione e la lingua viene vista come pensiero, capacità critica ed interpretativa. Il romanzo richiama il lettore ad un minimo d’impegno ed ha un finale onirico che rimanda al film diretto da Federico Fellini, di cui l’autore è profondo ammiratore, “Prova d’orchestra” del 1979. Dieci anni fa, nel 2007, il professor Carlino ha scritto un opuscolo dal titolo “Ciociaria. Una terra di viaggi che non dico” in cui parla dell’incontro in treno con una sua ex-studentessa. Tra il 2003 ed il 2004 ho sostenuto due esami universitari assieme al professor Carlino conseguendo, come votazioni, 27 e 28 su 30. Di lui posso dire che è un valente critico, sia di letteratura che di arte, del quale mi restano impressi gli insegnamenti, la grande preparazione e, soprattutto, il modo di dialogare con il pubblico presente in sala.
* Veroli 3 aprile 2017.Gabriele Mattacola.
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