E' una Libreria Mondadori che apre lungo Corso Volsci.
Imprenditori che arrivano dalla provincia di Latina che hanno preso i
locali di un consigliere comunale di una parte dell’opposizione.
Da Universitas il messaggio preoccupato ma poi non tanto: "Quando apre una libreria è sempre una bella notizia. A Sora, prossimamente, aprirà una nuova libreria. Ci sono manifesti in giro.
Non neghiamo una iniziale preoccupazione, una concorrenza così potente non può non incutere timore, soprattutto in un momento così delicato. E' facile rompere fragili equilibri. Poi però è venuto fuori un nuovo pensiero; la concorrenza è sempre positiva, aiuta a migliorarsi, a cercare nuovi stimoli, a fare un'analisi più attenta del proprio operato. Cercare nuove strade per raggiungere lo stesso obiettivo. Si apre una bella sfida, una crescita per tutti, operatori e cittadinanza.
Certo una libreria così come la nostra ha logiche, modalità di funzionamento e capacità economiche completamente diverse da una libreria "di catena", un'analogia potrebbe essere il contadino con un piccolo appezzamento di terra contrapposto all'agricoltura intensiva, fatta con macchine gigantesche e in terreni pianeggianti. I nostri broccoletti sorani contro la verdura della pianura padana. La flessibilità e l'invenzione quotidiana contro la forza muscolare.
Sarà difficile competere in forza, ma tanta storia insegna che non sempre Golia vince. Cercheremo strategie migliori, ci stavamo già lavorando per contrastare lo strapotere Amazon
E poi siamo tenaci e ottimisti. Questi quattordici anni non sono passati invano. Ci hanno irrobustito molto, ci hanno permesso di costruire una rete di relazioni immensa, di immenso valore morale. Una solida base su cui poggiare. Quindi ben venga in città la nuova libreria, una ricchezza per tutti. Un importante segnale in controtendenza, economico e culturale.
Evviva i libri, evviva chi li legge". Concludono dalla Libreria Universitas situata in Via Giuriati 1 a Sora.
SETTECANAL DI STEFANO BENNI
"Una sera in paese arrivò Settecanal. Era magro e patito.
Viveva su un vecchio yacht ancorato sul Tevere. Aveva ancora l'auto color blu, ma era un Apecar.
Il suo capo e protettore e puttaniere era morto.
Ci chiese come facevamo a essere così ben nutriti e allegri in tempi di recessione.
Gli spiegammo che noi eravamo lontani ed esclusi dai meccanismi delle grandi crisi monetarie, ma sapevamo bene cosa avevamo vicino.
E per noi ogni giorno è prezioso.
E abbiamo i racconti.
E sappiamo riparare le cose, voi no.
E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa".
(Stefano Benni)
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