Rocco Mortelliti, dopo aver partecipato tra il 1994 ed il ’98 come attore comprimario ai film: “L’amico immaginario ( 1994 Nico D’Alessandria nel ruolo di Daniele ); “Cresceranno i carciofi a Mimongo” ( 1996 Fulvio Ottaviano dov’è l’attore di film horror ) e il seguito di quest’ultimo “Abbiamo solo fatto l’amore” ( 1998 Rocco ), nel 1999 dirige il suo secondo lungometraggio dal titolo “La strategia della maschera”, commedia a sfondo giallo il cui soggetto è dello scrittore, nonché suo suocero, Andrea Camilleri. Il film ha la sua ambientazione in Sicilia, a Camarina, luogo in cui sono sparite alcune maschere che richiamano il teatro greco di Menandro. Il direttore del museo, l’anziano archeologo Briano Teo Calvani ( Camilleri ), ne ritrova solo venti convinto che altre dieci sono state trafugate durante lo scavo. Queste ultime saranno ritrovate molti anni dopo dal nipote Riccardino ( Mortelliti ), il quale si reca a Roma per accogliere il fratello Ettore ( Pino Micol ), tornato dall’America e dove soggiorna più del previsto affrontando rocambolesche avventure fino a quando non ritroverà le amate maschere. L’ultimo film a cui ha preso parte l’attore e regista nativo di Ceprano s’intitola “Babbo Natale non viene dal Nord”, diretto nel 2015 da Maurizio Casagrande dove interpreta l’appuntato.
* Veroli 11 ottobre 2017. Gabriele Mattacola.
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