Qualcuno ha già intravisto le larghe intese, anzi larghissime. Le coalizioni che sono arrivate in campagna elettorale hanno creato questa situazione che si è potuta già capire alla prima seduta consiliare. E' saltata l'elezione del presidente del Consiglio comunale, “mai successo” ricordano Manuela Cerqua ed Eugenia Tersigni, se ne riparlerà alla prossima seduta. Sono mancati i numeri reali e Fausto Baratta si è ritirato prima del voto.
Dalle prime battute Salvatore Lombardi con il suo intervento ha fatto ricordare, è sembrato, il Massimiliano Bruni della prima ora della passata amministrazione, per adesso poi si vedrà. Lombardi guardato alle spalle da Monorchio che si è rivolto all'altra parte che ha di fronte. I due poli della maggioranza che cercano un contatto con la minoranza.
Larghe intese ma all'opposizione qualcuno ci deve pur stare: ilverdastro vede bene in questo ruolo Manuela Cerqua che si è incamminata in questa avventura politica. La Cerqua dovrebbe far conoscere a periodo ai cittadini, alle associazioni, ai comitati e movimenti tutto quello che passa, idee, proposte nei vari uffici comunali per evitare incomprensioni che si sono verificate come ad esempio il supermercato in viale San Domenico. Oppure il taglio indiscriminato della vegetazione nel Liri che però non piace a tutti. Poi c'è Valter Tersigni più esperto per gli anni già trascorsi in consiglio comunale.
Una maggioranza che si presenta, vuole essere moderata nel senso di schieramento politico di centro e cerca una collaborazione dell'altra parte utile in questo periodo di post pandemia e di ripartenza. Tutti al centro quindi ma in centro manca una ZTL che potrebbe servire anche al centrosinistra quando ci sarà (il centrosinistra).
Coalizioni, aiutate dalla strategia arrivata da fuori, che sono servite a isolare i 5 Stelle, a finire di sfasciare il centro-sinistra, e a sparpagliare i candidati consiglieri. Gli errori di Mario Cioffi, per tornare alla pre-campagna elettorale, e del gruppo di sinistra del bene comune che dovevano rovesciare il tavolo ma nel senso giusto, fare un accordo ad occhi chiusi, cioè al buio, con una parte del centrosinistra che aveva già pronto da tempo la candidata donna ma il leader di #sipuofare, Mario Cioffi, ha preferito la Lombardia. Meglio Mantova. E il gruppo dei 4 che pure questa volta è andata bene non si sono candidati.
Il centrodestra era in consiglio comunale già spaccato e in questi minuti è arrivata la conferma dell'uscita di Salvatore Meglio che costituisce il gruppo misto e civico Forza Sora. Il centrodestra dei partiti che riparte così dai singoli presenti sugli scranni della sala consiliare. In ordine sparso.
Una giunta criticata anche durante il dibattito perché vista debole, con giovani, già attenzionata da vari commentatori ed osservatori prima del consiglio comunale. Una “giuntina” considerata dallo stesso Umberto Geremia che fa parte della maggioranza. Solo l'esperto Francesco De Gasperis già delegato al mercato settimanale e alla Polizia Locale e ora alla Manutenzione.
Per adesso si vede l'opposizione dei due Cerqua e V. Tersigni anche se Altobelli ha chiarito la sua posizione coerente con i risultati del voto. Fausto Baratta rinuncia alla presidenza lasciando il posto ai giovani ma rimane consigliere come Maria Paola D'Orazio; il sindaco Luca Di Stefano a conclusione dell'assise dichiara alla stampa che “alla prossima seduta avremo il nostro presidente. La collaborazione dell'opposizione non è arrivata”.
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