Le origini della festa di San Lorenzo, tra sacro e profano
Finalmente è arrivato uno dei momenti più attesi dell’anno: Ogni desiderio può essere esaudito in questa magica notte.
La notte di San Lorenzo 2022, che cade la notte del 10 agosto quest’anno, sarà di mercoledì. Tutti con il naso all'insù per esprimere un desiderio.
Come nasce la storia di questa particolare giornata? Questa notte è dedicata al martirio di San Lorenzo, e le "stelle cadenti" rappresentano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime che vagherebbero eternamente nei cieli e scenderebbero sulla terra solo in questo giorno; oppure, le "stelle cadenti" ricordano i carboni ardenti su cui il Santo, secondo la leggenda, fu martirizzato (su una graticola, il suo emblema).
Tuttavia la tradizione di riunirsi per osservare tale fenomeno è in realtà molto antica, risalente all’epoca dei romani. Essi ritenevano che le stelle cadenti provenissero dal dio Priamo che, in questo modo, donava fertilità ai campi. Tale fenomeno è poi stato sostituito dalla credenza della Chiesa, e del martirio del Santo. Che cosa sono in realtà le stelle cadenti?
La definizione di stella cadente è impropria: gli astri sono caratterizzati da una luce fissa, e non "cadono". In effetti, quello che si vede, sono meteore. Il motivo per cui queste scie luminose appaiono nel cielo terrestre proprio a metà agosto è dovuto al fatto che è in questo periodo che la Terra passa attraverso lo sciame delle Perseidi, meteore appunto. Le prime osservazioni delle Perseidi risalgono addirittura al trentasei d. C per opera dei cinesi.
Nel 1866, dopo il passaggio al perielio (punto della traiettoria di un astro più vicino al Sole) della cometa Swift-Tuttle del 1862, l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli ne scoprì il legame. Le meteore dunque hanno avuto origine dalla cometa Swift-Tuttle. Il suo ultimo passaggio al perielio ebbe luogo nel 1992, e il prossimo si realizzerà nel 2126.
Quelli che noi oggi osserviamo ad agosto, sono i frammenti che la cometa ha lasciato dietro di se durante le precedenti orbite attorno al sole. L’abitudine di esprimere un desiderio è legato all’antichità. Si riteneva che il destino degli uomini fosse scritto nelle stelle. Stelle che potevano essere osservate nel cielo al momento della nascita di un bambino. Tuttavia, quando una stella cade, significa che il destino non è più scritto e quel bambino, divenuto uomo, può veder cambiato il proprio futuro. Per questo motivo, chi vede una stella cadente ha il diritto di esprimere un desiderio riguardo al proprio futuro. La speranza è che la "caduta" di quella stella possa dare la possibilità di cambiare il proprio destino e realizzare un sogno.
E se l’apparizione di una stella cadente oggi è associata a un sentimento di stupore, nell’antichità, invece, l’apparizione di meteore, comete e altri fenomeni passeggeri erano considerati segni infausti di 'cattivi presagi'. Ad esempio, il cielo sembrava piangere lacrime di fuoco in occasione di crisi di governo, battaglie o assedi. Infine, un tempo, gli uomini che guardavano intensamente le stelle erano i marinai. Osservare il cielo stellato era l’unico modo per orientarsi in mare di notte. E chi navigava utilizzando questa ‘tecnologia’ osservava il cielo desiderando fortemente di far ritorno, incolume, a casa. La tradizione di unire le stelle ai desideri arriva anche dall’abitudine dei marinai di orientarsi grazie al firmamento.
La Notte di San Lorenzo in tutta Italia, dalle colline, dai terrazzi delle abitazioni o dalle piazze delle città, in spiaggia, in un luogo buio, migliaia di persone fissano lo sguardo nel cielo. Ogni momento e luogo è buono per portare il naso all'insù e cogliere le piogge di meteore che sfrecciano nella volta stellare cui affidare i propri desideri.
Anche a Sora quest’anno la Sezione Cai di Sora, in occasione del 10 agosto, organizza un trekking sotto le stelle sul Castello di Sora, per ammirare, da un balcone naturale ricco di storia, qualche stella cadente, oltre al panorama di Sora in notturna ed i panorami notturni della Valle.
* Sora 8 agosto 2022. A cura di Tatangelo Patrizia. Foto: Sito avvenire.it
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