C'erano state già polemiche
sull'uso delle trinciatrici in modo indiscriminato che ha fatto pensare (sotto sotto) anche ad un uso con un po' di propaganda elettorale e sperpero di denaro pubblico ma anche alla bella canzone storica: "trincia trincia trincia e buttalo giù con una spinta" (è una variazione sul tema); poi è arrivata l'infiorata rinviata all'anno prossimo.
In altre parti d'Italia hanno capito che l'uso delle trinciatrici è troppo oneroso economicamente, e le usano quindi solo in alcuni casi più urgenti; perché scrivono alcuni amministratori: "è bene, infatti, ricordare che sono interventi molto costosi per le casse di un Comune. A torto o a ragione comuni vicini hanno deciso di sospendere tali interventi e affidarsi solo all’eventuale pressing dei cittadini. Questo consente di risparmiare molti soldi e di abbassare di un grado la temperatura sia lungo marciapiedi che nei parchi". Risposta interessante da meditare.
Altri scrivono:
"Noi abbiamo messo in piedi un piano di razionalizzazione, individuando priorità. Siamo tirati, ma ce la dovremmo fare. In ogni caso, garantiamo i parchi pubblici, le scuole e la viabilità. Speriamo solo in una stagione clemente. Per ora, il clima ha aiutato solo l'erba".Il dirigente di Ambiente e Salute è stato già ascoltato
davanti la commissione e tornerà in aula nel prossimo Consiglio comunale mercoledì 9 luglio che contiene altri due punti all'Odg. Forse saranno ascoltate anche le associazioni, i comitati e i movimenti impegnati sabato 10 e domenica 11 giugno scorso. Una nota commentatrice social che in questi ultimi tempi ha rallentato un po' aveva anticipato una riflessione sulle colpe da non scaricare sugli operatori ecologici impegnati la domenica mattina e nessuno dall'opposizione consiliare aveva e ha chiesto le dimissioni del dirigente di Ambiente e Salute che non le ha nemmeno proposte per, come si dice, un "bon ton istituzionale". C'è attesa e la soluzione del caso è riposta tutta sul prossimo Consiglio comunale. Sarà la giornata dei due Valter Tersigni?
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