L'ASSISTANT COACH E' GIOVANNI ROSSI: “A SORA LA REALE POSSIBILITA' DI FARE PALLAVOLO AD ALTO LIVELLO”
Si chiama Giovanni Rossi il secondo allenatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, un nome e cognome di tanti in Italia ma con le capacità di pochi
Coach Ricci l'ha voluto fortemente al proprio fianco per questa nuova stagione e il Dg Vitullo assieme al vertice societario, ha realizzato anche questa volontà della guida tecnica sorana che ora, con Rossi al proprio fianco, è più sicuro di poter fare bene il suo lavoro potendo contare su un validissimo assistente.
“Sono molto contento di poter lavorare in una società piena di ambizioni e di obiettivi da raggiungere, - dichiara subito il nuovo assistant coach Giovanni Rossi -, per questo cercheremo di fare la migliore stagione possibile. La mia nuova esperienza a Sora me la immagino sicuramente positiva e piena di tante belle possibilità e opportunità. Quando sono venuto a conoscere il luogo, la società, le persone che ci lavorano, ho avuto un'impressione molto positiva che mi ha fatto capire la reale possibilità di fare pallavolo ad alto livello”.
Giovanni Rossi è laureato in educazione fisica presso l'ISEF della Lombardia di Milano e ha iniziato il suo percorso da secondo allenatore e preparatore atletico nelle giovanili della Libertas Volley. Nel 1995 entra a far parte dello staff tecnico del Piacenza Volley come preparatore atletico e dopo qualche anno comincia ricoprire il doppio ruolo di preparatore e secondo allenatore.
“Rivestire questo doppio ruolo sicuramente è utile a dare più specificità al lavoro. Avendo anche competenze tecniche come preparatore atletico riesco a essere più specifico nelle proposte di lavoro così, a sua volta lo stesso di conseguenza riesce a essere più completo e più vicino a quella che è la specificità tecnica e individuale degli atleti. Diciamo che i due ruoli in realtà, a seconda di come viene strutturata l'attività, sono fortemente correlati e avere una persona che li regoli entrambi sicuramente aiuta molto di più gli atleti a raggiungere i risultati attesi”.
“La mia carriera da preparatore e assistant coach è iniziata ufficialmente nel 2000 quando con mister Berruto abbiamo vinto il campionato di Serie A2 portando Piacenza nella massima serie. Da questa stagione in poi ho iniziato a fare il preparatore atletico a tempo pieno a Piacenza per tanti anni, fino al 2010, e attraversando tante fasi con tante vittorie che ci hanno regalato belle occasioni che alla fine però purtroppo abbiamo trasformato poco in titoli”.
Nella stagione 2003/2004 Rossi era l'assistente di Velasco e Blengini alla Coprasystel Ventaglio Piacenza che militava in A1 con giocatori del calibro di Gardini, Marshall, Hernandez e Grbic. Alla fine della regoular season si classificarono al quarto posto arrivando poi alla finale scudetto dove si sono arresi alla Sisley Treviso. Stessa sorte in Coppa Cev dove in finale sono stati battuti dalla Kerakoll Modena.
Nelle tre annate sportive successive Giovanni ha ricoperto sempre il ruolo di secondo allenatore a Piacenza in serie A1 assistendo con fedeltà Angelo Lorenzetti. Alla prima esperienza ancora due finali mancate con quella play off persa al meglio delle tre gare contro l'Itas Diatec Trentino e la Champions League persa per mano della Dinamo Kazan.
Nel 2008-2009 arriva però il momento del riscatto con la vittoria dello scudetto grazie a una serie di gare rivincita sull'Itas. Mentre nell'ultimo anno piacentino Giovanni ha potuto alzare al cielo la SuperCoppa Italiana in una gara vinta contro l'allora detentrice della Coppa Italia, la Lube Banca Marche Macerata.
Nelle ultime due stagioni, il biennio 2010/2012, Rossi è stato a Segrate a ricoprire il ruolo di preparatore atletico anche se nell'ultima parte dello scorso campionato, compresi i play off giocati ai quarti proprio contro Sora, è passato a fare anche il secondo allenatore dopo che proprio coach Ricci ha lasciato la panchina dei leoni giallo-blu e il suo secondo Eccheli ne è diventato il titolare.
Ora Rossi è arrivato a Sora contento di lavorare con Ricci e con degli atleti professionisti.
“La nuova Globo Banca Popolare del Frusinate Sora dal punto di vista tecnico è molto interessante: abbiamo giocatori di altissimo livello, Patriarca, Siltala, Milushev, con Fortunato che come gli altri è stato fino all'anno scorso titolare di un club importante di Serie A1 e con un palleggiatore, Paolucci, che ha più volte dimostrato di saper tenere molto bene la cadetteria come anche il libero Romiti. Poi ci sono dei giovani interessatissimi sui quali lavoreremo molto per far sviluppare al meglio le loro caratteristiche tecniche e per farli crescere perché credo che ad esempio un Mazzone potrebbe essere tranquillamente la rivelazione e la ruota portante della stagione”.
“Coach Ricci invece l'ho conosciuto sui campi da avversario quando lui allenava Latina e già allora avevo potuto apprezzare il suo lavoro, poi ci siamo rincontrati a Segrate e abbiamo avuto da subito un buon feeling ed evidentemente lui ha apprezzato il mio. Con Daniele credo potremmo lavorare molto bene insieme e, partendo dal rapporto che già abbiamo, unendolo alle ottime e giuste condizioni che ci sono a Sora, potremmo fare davvero grandi cose”.
“Degli atleti che sono in rosa purtroppo non ho avuto mai il piacere di lavorare con nessuno di loro a eccezione di Mazzone incontrato ai ritiri della nazionale.
Io ho avuto esperienze sia con le nazionali giovanili ma anche con la cosiddetta nazionale B. Dal 2005 per quattro anni ho lavorato con gli azzurrini juniores e pre juniores e Mazzone era in questo gruppo di ragazzi classe '91-'92 insieme a Lanza, Pesaresi e Fedrizzi tanto per dire qualche nome che adesso gravita in squadre importanti. In quel periodo Mazzone era proprio all'inizio, un ragazzo che dal punto di vista atletico doveva ancora crescere completamente”.
“Sora invece, come società e come squadra, l'ho conosciuta un pochino durante i due anni trascorsi a Segrate ovviamente sempre come avversaria, e l'impressione che ho avuto, anche qualche mese fa quando abbiamo lottato ai play off, è stata quella di una società che sa quello che fa. Si pone sempre degli obiettivi importanti che mai come quest'anno sono chiari e lineari, ma soprattutto ha le possibilità giuste per portarli avanti e io spero di lavorare nel modo giusto per contribuire alla realizzazione degli obiettivi preposti”.
Giovanni Rossi sarà a Sora tra due settimane come il resto dello staff tecnico e del roster per dare il via alla nuova stagione pallavolistica 2012/2013 con l'inizio della preparazione atletica.
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Sora 31 luglio 2012. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora
LUCA CACCIATORE, IN ATTESA
CHE DIVENTI REALTA'
Tra tutti i giovani atleti
del vivaio della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, eccellenze del
territorio convocate in prima squadra da coach Ricci e dal Dg Vitullo, quello
che ha fatto sicuramente il salto più in alto nella sua “carriera”
pallavolistica è Luca Cacciatore (nella foto a sinistra con Colucci), chiamato a ricoprire il ruolo di secondo
palleggiatore.
Caccia, così lo chiamano gli
amici, oramai è parte integrante del roster di Serie A2 con il quale sarà in
pianta stabile per tutta la stagione 2012/2013, e dopo tutti gli anni di
giovanili e di campionati di serie C, passa per lui il grande treno della sua
vita. Così, questo importante ruolo di secondo palleggiatore della Globo Banca
Popolare del Frusinate Sora lo porterà in giro per i palazzetti d'Italia a
conosce avversari che fino a questo momento avrebbe potuto guardare solo dagli
spalti o in tv e soprattutto a confrontarsi con loro.
Indubbiamente il momento più
bello da vivere per lui sarà quello quotidiano con i suoi nuovi compagni dove,
tra professionisti e ragazzi giovani e con tanta voglia di imparare come lui,
vivrà emozioni di spogliatoio, di campo, di panchina, di allenamento tra mille
fatiche, sudore, gioie e sicuramente qualche delusione.
Luca Cacciatore è nato il 5
ottobre del 1992 ed è arrivato nella società pallavolostica sorana a 13 anni
direttamente dalla porta di un campo di calcio. Come tutti i bambini giocava a
pallone ed era pure bravo, indossava la maglia numero 1 da portiere e ancora
oggi è legato a quel numero per il quale ha lottato per averlo anche in questa
sua prima e nuova esperienza.
Il suo primo allenatore di
pallavolo è stato Maurizio Colucci al quale è legato in modo particolare tanto
da essere chiamato “il Coluccino, il figlio di Colucci”, legame indissolubile
che c'è ancora con i suoi compagni di allora e alcuni anche di oggi come Rudi
Rea. I dieci anni di pallavolo e di vita insieme si vedono tutti negli occhi di
Luca che si illuminano al solo pensiero.
Le qualità atletiche di
Caccia sono venute fuori subito scoperte proprio da mister Colucci, tanto che
al suo primo anno di volley, inserito nell'Under 14, giocava anche con l'Under
18 e venne chiamato da coach Alberto Gatto nella Selezione Provinciale come
unico palleggiatore classe '92.
“Ero il più piccolo nella
rosa dei sedici giocatori che parteciparono al Trofeo delle Provinciale – ci
racconta Cacciatore, - proprio nell'anno nel quale ho capito prima che cosa
fosse la pallavolo, poi che cos'era per me e in fine ho conosciuto quella a un
livello un pochino più alto vedendo l'Under 20 dell'M.Roma Volley che vinceva
il campionato. L'anno successivo, a 14-15 anni, i miei allenatori cominciarono
già a farmi allenare con il palleggio in salto e disputai anche il campionato
di I divisione che non andò molto bene”.
Il primo campionato di
categoria, in Serie C, Luca lo ha giocato nella stagione 2009/2010 quando la
Globo esordiva in Serie A2 dando al suo settore giovanile anche la possibilità
di disputare l'Under 18 di Lega dove il palleggiatore ha sempre primeggiato.
“Grazie a coach Cortese e
all'unione della squadra riuscimmo ad arrivare alla Top Pool dell'Under 18
nazionale giocando in uno dei templi della pallavolo, il Pala Bre Banca, contro
Cuneo e Modena. Come anche l'anno seguente sempre a Cuneo ma quella volta
contro la Lannutti e Perugia. In quest'ultima stagione invece ci siamo tolte
delle grandissime soddisfazioni nell'Under 19 di Lega dove siamo arrivati alle
Final Six della Del Monte Junior League giocando contro parietà tostissimi al
Fontescodella di Macerata e qui ho realizzato davvero un sogno, mentre è
rimasto qualche rammarico in serie C dove abbiamo perso lo scontro salvezza ai
play out per 2 punti al tie break.
Per queste bellissime ultime
tre stagioni ringrazio la società Argos Volley che mi ha permesso di vivere
queste splendide esperienze ed emozioni ma soprattutto per la fiducia che ha
riposto in me come persona e nelle mia qualità di atleta. Se noi delle
giovanili però abbiamo potuto disputare campionati nazionali è stato anche
grazie al fatto che c'è una squadra che milita in serie A e per me già fare
quel tipo di torneo era tantissimo per cui non potete immaginare la felicità di
questo mio momento. Fino a ieri andavo al PalaGlobo a vedere partite e
allenamenti della prima squadra e sognavo a occhi aperti la serie A non
ponendomela mai come un obiettivo anche se inconsciamente, ovviamente ho sempre
puntato a quello. È normale e scontato che poter essere in prima squadra era il
mio sogno che ora si è realizzato e tra qualche giorno, quando inizierà la
preparazione, si concretizzerà.
Ho provato in questi giorni
a immaginarmi come potrà essere la mia nuova quotidianità senza più le
giovanili e con il mio campionato di categoria che passa dalla serie C alla A2
ma tanta è la voglia di viverla che riesco ad avere solo immagini affastellate
e confuse. Certo è che fare il secondo a un palleggiatore del calibro di
Adriano Paolucci sarà veramente impegnativo ma anche uno sprono a migliorarmi
sempre di più come ho cercato di fare negli anni passati, quelle poche volte
che mi sono trovato ad allenarmi con Scappaticcio. È un onore per me stare un
passo indietro a un campione come Adriano, cercherò di essere sempre attento a
tutto quello che farà per cercare di carpirne più segreti possibili.
Ovviamente non essendo un
professionista ma bensì un ragazzo fortunato, ho i miei idoli e come
palleggiatore sono stato sempre attratto da Valerio Vermiglio soprattutto dal
suo carattere in campo e dal suo atteggiamento propositivo che lo fa guardare
sempre avanti anche quando c'è stato l'errore.
I palleggiatori che ci sono
quest'anno in A2 sono tutti bravi e so che forse non ne affronterò nessuno come
avversario, ma se posso fantasticare mi piacerebbe giocare contro Fabroni.
Tornando con i piedi per terra invece le paure sono tante, quella che prende il
sopravvento su tutte è di sbagliare, di fare male, ma di contro ho la
determinazione, la certezza del costante impegno che ci metterò ogni giorno e
la voglia di non deludere me stesso e le persone che mi hanno dato fiducia.
Cercherò di imparare da ogni
mio compagno perché tutti loro hanno qualche esperienza sulle spalle in più di
me e sono sicuro che andrà tutto bene sia come esperienza personale che del
gruppo perché forse, oltre ad avere avuto la fortuna di essere chiamato come
secondo palleggiatore in serie A2, ho avuto anche quella di aver beccato la
stagione vincente!
In tutti questi anni nella
pallavolo Sora, il mio cammino l'ho percorso sempre con Maurizio Colucci al mio
fianco, posso dire che è il mio papà pallavolistico. Poi c'è stato un altro
allenatore che ha fatto molto bene alla mia crescita che è stato Antonio
Cortese. Colucci però mi ha fatto sempre sognare e guardare avanti e al meglio,
dandomi giorno dopo giorno la possibilità di arrivare dove sono. Non per questo
infatti, uno dei momento più belli della mia vita pallavolistica è stata la
prima gara di Junior League contro l'M.Roma Volley con Colucci in panchina come
allenatore”.
“Svolgerò con impegno tutto
il lavorò che ci sarà da fare e sognerò tutte le notti coach Ricci che mi
chiama facendomi uscire dal quadrato di fondo campo, il Team Manager Adi Lami
che mi mette tra le mani la paletta con il numero di Paolucci, l'arbitro che
ordina il cambio e io che entro in campo chiamando il mio primo schema...” in
attesa che diventi realtà.
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Sora 26 luglio 2012. Carla De Caris –
Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.