Nato a Vallecorsa il 4.6.1952,
Roberto Mirabella risiede a Frosinone in vicolo Moccia ed è uno dei poeti più
significativi della nostra Ciociaria.
Maestro elementare ed in seguito docente
di psicologia, dal 2005 è impiegato al provveditorato a seguito di problemi di
salute. Nel 1988 pubblica la prima raccolta poetica "Esercizi di
poesia " cui fanno seguito, tra le altre, le raccolte "La
poesia fa male " ( 1990 ); "Della leggerezza" (
2004 ); "Alimentari e diversi" ( 2005 ) e "Carezze
(distolti) del 2007. Quest'ultima è una raccolta autobiografïca in
quanto si parla del primo incontro tra lui e l'attuale moglie Maria Grazia
Spaziani, chiamata affettuosamente Mara, avvenuto il 9.6.1972. In ogni lirica
vediamo il tema dell'amore in tutte le varie sfaccettature: da quello
manifestato dalle caramelle Sperlari e Nestlè all'imrnagine dei fiori durante
il mese di maggio in cui, mentre loro sono intenti ad accarezzarsi reciprocamente,
sono circondati dalla tenera irnrnagine di un uccello che vola. La donna viene
paragonata dal poeta ad un angelo vestito di bianco ed è vista come una creatura
innocente cui manca l'affetto materno ( la madre di Mara, infatti, è morta quando
lei era ancora una bambina ). Il 15.6.1981 Roberto e Maria Grazia si sono sposati
e dalla loro unione sono nate Chiara ( 1985 ) e Federica ( 1988 ) . Alle due ragazze
il padre ha trasmesso la passione per la poesia e loro ne hanno seguito le orme
come lo si può vedere nella breve raccolta del 2007 " Vi ho voluto per
farvi vedere il mare ... " nella cui poesia
d'apertura Roberto si rivolge alle figlie dicendo loro che, se nel loro
peregrinare un giorno dovessero trovarsi in difficoltà, devono sempre fare afidamento
al cielo in cui sorge dall'alto la luna fino a quando, all’alba, non troveranno
un nuovo giorno. Le poesie della primogenita Chiara evidenziano l'amore per le
piccole cose in cui bisogna credere in ogni istante, nella scrittura si possono esprirnere i pensieri che
hai dentro simili ad una luce. Federica, nelle sue poesie, mostra l'amore per
le rose e gli uccelli ma parla anche della solitudine di un bambino deriso da
tutti e che si affeziona alla sua compagna di giochi. All'amore nei confronti
della famiglia, nella poesia di Roberto è presente un altro grande amore e cioè
quello per il suo paese natale Vallecorsa sempre citato nelle raccolte:
"Com'era verde la mia valle"; "Era la mia valle" e
"Gli avi della mia valle ". Nelle prime due ci parla della sua valle
descrivendone, sia i luoghi caratteristici, sia il verde che la circonda
dominato dagli uliveti; le querce e i castagni. L'ultima raccolta è dedicata ai
familiari più intimi: la madre Lucia; la nonna Filomena ( Mena ) Bellincampi ed
in essa riporta la lirica in vemacolo vallecorsiano, presente nella seconda
raccolta "La poesia fa male ", "Je me recordo ". In essa,
ricordando abitanti di ieri, vorrebbe che ritornassero quei tempi cosi belli in
cui ci si divertiva e vi era spensieratezza rispetto all'oggi.
* Veroli 12 aprile 2013. Gabriele
Mattacola.
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