SCORAMENTO E FACILI
ENTUSIASMI
di Rodolfo Damiani *
La CISL FNP,
in sintonia con la Federazione CISL di settore, coerente con la sua posizione
di difesa della salute, bene non
negoziabile ne riconducibile a mero documento contabile,ritiene ancora più
necessario, nelle more dell’insediamento dei vertici regionali, non abbassare
la guardia nella difesa dell’Ospedale di
Sora. Ritiene che la salute non ha colori politici, per cui rifugge da processi
e da inquisizioni . Aldilà di stabilire responsabilità vere o presunte tali, non
si può privare una collettività di 130000 utenti
di reparti strategici costringendo malati con urgenze a percorrere anche
50 km su strade ordinarie. Basta con i
provvedimenti mascherati che tutti i giorni ci privano di qualcosa . Molti
reparti erogano assistenza solo grazie ai sacrifici del personale, esposto anche alle rimostranze
dei cittadini esasperati . Che dire poi delle scelte per gli investimenti in
conto capitale, abbiamo un mammografo di
oltre 15 anni e siamo ancora in attesa del
via libera all'operatività del macchinario
per fare la R N M. Con calcoli miopi per danneggiare questa realtà, in effetti
si depaupera tutta la sanità provinciale. Il trasferimento di posti di lavoro del
comparto sanitario è un ulteriore vulnus al tessuto sociale, di una zona ormai
di fatto deindustrializzata. Sul piano
politico e sul piano giurisdizionale sono stati esperiti una serie di
interventi che hanno cristallizzato la
situazione , ma non abbiamo alcuna certezza della revisione dell’Atto Aziendale
che deve adeguare le dotazioni strutturali, deve riformulare le piante
organiche, deve commisurare l’offerta di
salute alla richiesta dei cittadini. L’abolizioni delle macro aree, come più
volte rivendicato dal Comitato per la Difesa dell’Ospedale, è un passaggio
sacrosanto e di onestà politica nei confronti dei cittadini, ma non basta
perché poi è necessaria la volontà politica di rivedere l’Atto Aziendale.La
rimessa in discussione delle macro aree è in agenda, ma da esternazioni
qualificate non sembra che il rapporto causa effetto abbia cammino facile. Pertanto
va mantenuta alta la guardia , vanno denunciate tutte le criticità che
dovessero verificarsi, va tenuto un atteggiamento compatto e con l’aiuto degli
esperti in materia formulare una proposta complessiva per una sanità a misura
di territorio. Sono aperti tre tavoli
sulla vicenda sanità del Lazio, quello istituzionale in cui Roma farà sentire
il suo peso asfissiante sulle province, quello sindacale che alla salute
aggiunge il problema della disoccupazione sanitaria da un lato e quello delle
liste di attesa dall'altro, quello delle associazioni dei diversamente abili con
il problema della non autosufficienza e delle lungodegenze, vi ricordate il
gioco del 15, alla fine c’era sempre
il tassello fuori posto….. memento.
Scoramenti e facili entusiasmi non suffragati da
documenti ufficiali, non aiutano a rafforzare lo schieramento dei cittadini
servono solo alla visibilità di qualche politico,che cerca di rinverdire i
propri allori e quanti ricoprono ruoli istituzionali a maggior ragione debbono
verificare quanto viene dichiarato, prima di ingenerare speranze premature.
Una PROVOCAZIONE: Vorrei che il Presidente Zingaretti, senza essere
preannunciato, venga a visitare il Pronto Soccorso di Sora e poi ricordi cosa
disse ai Sorani riguardo alla sanità, sollecitato dal Presidente dell’ADO nel
dibattito alla tenda in via Napoli.
* Sora 8 maggio 2013. Rodolfo Damiani.
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