di Rodolfo Damiani *
Pescosolido è un balcone
privilegiato sulla confluenza delle tre valli, questo panorama,
l’aria incontaminata, i prodotti da colture senza tempo,
l’ospitalità franca e rispettosa dei cittadini sono i fattori
unici e irripetibili che lo fanno meta favorita di un turismo ancora
di occasione e che meriterebbe altri flussi.
La cittadina vanta una serie di frazioni dove si svolgono eventi di grande appeal e di ragguardevole impegno economico accanto a ricorrenze semplici, popolari che ci riportano ai tempi in cui si festeggiavano i raccolti e le fasi dei lavori agricoli, simboli della speranza e dei ringraziamenti per la prosperità della comunità.
Forcella, la contrada più
grande, vanta un gruppo di “Festaroli” di grandi risorse, che
riescono tutti gli anni a stupirci.
Il Gruppo Giovani,
organizzati nell’Associazione Culturale “Il Murajone”,
scaldano i motori in vista dei più impegnativi eventi agostani e
presentano per la sera del 3 agosto il contenitore “Assaporando le
Tradizioni”, una frase che farà torcere il naso ai puristi, ma
che esprime con completezza lo spirito della serata.
Ad onor del vero dobbiamo
dire che la serata è frutto di uno sforzo collettivo, è tutto il
paese che prepara prelibatezze, appronta le “trameggiane “ per
“trammenà” le “uine” quello ancora fatto con uva,piedi e
fatica, i “tajerine” e li “maccherone” impastati dalle donne
con il caratteristico va e vieni , che è espresso in modo molto
colorito in dialetto,le crespelle, un trionfo di fior di farina,
lavorata a mestiere e dorata dal prelibato olio locale.
Fave alla vignarola,
gnocchi di patate di montagna, insaccati di maiale, alimentato con le
ghiande non con gli sfarinati,arrosto e formaggi che sanno dei
pascoli dei monti della Meta, dei Simbruini, di Monte Cornacchia e
di quelli dell’alto Lacerno,
Tutta questa “grascia”
si può gustare attraverso il percorso del borgo con scene di vita
tradizionale, un salto nel passato al ritmo del “Saltarello” con
cioce, zinali, scialli e fazzulettoni.
Regaliamoci una serata
diversa , dove ristorare il corpo e sgombrare la mente dal tran tran
quotidiano.
Scusate per gli
incorreggibili abbiamo dovuto accettare qualche birra e solo per i
bambini viziati quelle orrende bibite colorate, ai miei tempi un
bicchiere di rosso e non si conosceva il medico.
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