di Rodolfo Damiani *
Chi ha i capelli
grigi come me, credo non possa non identificare p.zza S. Giovanni di oggi 22 giugno 2013 con
le giornate radiose come quelle in cui festeggiammo la Patria UNA, LIBERA , DEMOCRATICA. Ancora una
volta Francesco ha benedetto il popolo
che scende in piazza e democraticamente
esprime la sua volontà, che liberamente
ha deciso di venire a sostenere le ragioni del mondo del lavoro. S. Giovanni ha
avuto anche il ruolo di coagulo di una più consapevole stagione di un’unità, sostanziale, pragmatica, di un mondo del lavoro cosciente che uniti si
vince. Basta con gli atteggiamenti di superiorità, con le fughe in avanti, con i processi agli eterni individualisti, basta con le diversità inventate dal padrone SIAMO TUTTI UGUALI ABBIAMO TUTTI GLI STESSI BISOGNI NON POSSIAMO NON CAMMINARE UNITI. A San Giovanni abbiamo ritrovato ciò che ci unisce, nelle nostre campagne, gli accordi stipulati nel triduo di San Giovanni avevano la forza della legge e la sacralità di un voto, speriamo che sia così l’alleanza per il progresso del mondo del lavoro. Dopo 10 anni dall’ultima manifestazione unitaria, lo stesso popolo ha ritrovato la sua identità, e con la rinnovata collettività e convinzione, sfida a testa alta quanti ne vogliono ostacolare le giuste aspirazioni. Di fronte al significato profondo della presa di coscienza di questa piazza a cui solo i soliti “legalitari fuori tempo” hanno potuto anteporre le stantie dispute bizantine dei soliti incantatori di serpenti, c’è la risposta civile, dignitosa, corale di un'altra ITALIA, L’ITALIA DEI VALORI, L’ITALIA DEL PRIMATO DEGLI ITALIANI. Testualmente il Seg. Gen. della FNP-CISL di Frosinone, constatata la risposta molto positiva all’invito a partecipare, dichiarava ”Sono compiaciuto della risposta plebiscitaria data dai quadri e dagli iscritti alla FNP di Frosinone, che testimoniano del lavoro silenzioso portato avanti, della validità delle politiche proposte, del riaffermare la validità del sindacato confederale a rappresentare le istanze degli anziani. Stiamo vivendo una giornata storica, operiamo tutti perché le premesse diano i frutti sperati . 1400 treni, tre navi, sei aerei, un numero di corriere che ha sconvolto un piano di accoglienza miope basato sulle previsioni di 100.000 presenze, sono la risposta di chi non si nasconde dietro la sterile protesta del non voto e a viso aperto ammonisce una classe politica che è ancora arroccata tra le scorie del passato. Esemplari, esaustivi e complementari gli interventi dei tre Segretari che hanno sintetizzato in 10 punti i problemi veri della Nazione, che hanno bollato il trasformismo di una classe manageriale senza manager, legata al modello del padrone delle ferriere, la disonestà morale ed intellettuale di chi crede di poter continuare a pompare soldi dallo stato promettendo lavoro, ma di fatto espellendo mano d’opera, di chi invoca ricette magiche per un lavoro, rarefatto da loro stessi attraverso le esternalizzazioni e altre forme di occupazione sottopagate, senza tutele che hanno riportato questa nazione alle soglie del terzo mondo. Contro costoro e contro le lobby antipopolari si leva una nuova classe di lavoratori decisi a difendere attraverso il lavoro la DEMOCRAZIA LA LIBERTA’ LA DIGNITA’. La Provincia di Frosinone ha portato un contributo notevole alla manifestazione e tra gli intervenuti si sono notate le numerose bandiere listate di verde della Federazione Nazionale Pensionati sempre presenti dagli anni ’60 a presidio dei diritti dei LAVORATORI.
vince. Basta con gli atteggiamenti di superiorità, con le fughe in avanti, con i processi agli eterni individualisti, basta con le diversità inventate dal padrone SIAMO TUTTI UGUALI ABBIAMO TUTTI GLI STESSI BISOGNI NON POSSIAMO NON CAMMINARE UNITI. A San Giovanni abbiamo ritrovato ciò che ci unisce, nelle nostre campagne, gli accordi stipulati nel triduo di San Giovanni avevano la forza della legge e la sacralità di un voto, speriamo che sia così l’alleanza per il progresso del mondo del lavoro. Dopo 10 anni dall’ultima manifestazione unitaria, lo stesso popolo ha ritrovato la sua identità, e con la rinnovata collettività e convinzione, sfida a testa alta quanti ne vogliono ostacolare le giuste aspirazioni. Di fronte al significato profondo della presa di coscienza di questa piazza a cui solo i soliti “legalitari fuori tempo” hanno potuto anteporre le stantie dispute bizantine dei soliti incantatori di serpenti, c’è la risposta civile, dignitosa, corale di un'altra ITALIA, L’ITALIA DEI VALORI, L’ITALIA DEL PRIMATO DEGLI ITALIANI. Testualmente il Seg. Gen. della FNP-CISL di Frosinone, constatata la risposta molto positiva all’invito a partecipare, dichiarava ”Sono compiaciuto della risposta plebiscitaria data dai quadri e dagli iscritti alla FNP di Frosinone, che testimoniano del lavoro silenzioso portato avanti, della validità delle politiche proposte, del riaffermare la validità del sindacato confederale a rappresentare le istanze degli anziani. Stiamo vivendo una giornata storica, operiamo tutti perché le premesse diano i frutti sperati . 1400 treni, tre navi, sei aerei, un numero di corriere che ha sconvolto un piano di accoglienza miope basato sulle previsioni di 100.000 presenze, sono la risposta di chi non si nasconde dietro la sterile protesta del non voto e a viso aperto ammonisce una classe politica che è ancora arroccata tra le scorie del passato. Esemplari, esaustivi e complementari gli interventi dei tre Segretari che hanno sintetizzato in 10 punti i problemi veri della Nazione, che hanno bollato il trasformismo di una classe manageriale senza manager, legata al modello del padrone delle ferriere, la disonestà morale ed intellettuale di chi crede di poter continuare a pompare soldi dallo stato promettendo lavoro, ma di fatto espellendo mano d’opera, di chi invoca ricette magiche per un lavoro, rarefatto da loro stessi attraverso le esternalizzazioni e altre forme di occupazione sottopagate, senza tutele che hanno riportato questa nazione alle soglie del terzo mondo. Contro costoro e contro le lobby antipopolari si leva una nuova classe di lavoratori decisi a difendere attraverso il lavoro la DEMOCRAZIA LA LIBERTA’ LA DIGNITA’. La Provincia di Frosinone ha portato un contributo notevole alla manifestazione e tra gli intervenuti si sono notate le numerose bandiere listate di verde della Federazione Nazionale Pensionati sempre presenti dagli anni ’60 a presidio dei diritti dei LAVORATORI.
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