di Rodolfo Damiani *
Credo
che il Centro Commerciale La Selva ci stia viziando.
Fermo
restando il valore complessivo delle offerte commerciali , dei
prodotti , dei modi di approccio agli avventori , del rapporto umano
che si tende a valorizzare , della fiducia che si tende ad instaurare
, la Direzione non perde occasione per proporre eventi di grande
appeal e che richiamano numerosi gruppi anche da altre località.
Dobbiamo
riconoscere al Patron dott. Osvaldo Polito e all’Art Director
Paolo Paliotta una particolare abilità nell’individuare spettacoli
che solleticano l’interesse dei cittadini
Le
proposte hanno poi una costante fare del centro un ideale luogo di
incontro delle famiglie , con una politica che privilegia le offerte
atte a soddisfare i bisogni dei singoli e collettivi di una famiglia
e creando momenti ludici e culturali che possono soddisfare i bambini
e con essi gli adulti.
Ricordiamo
la esposizione dei carri di Carnevale, la sfilata delle mascherine, i
giorni con gli artisti di strada, il raduno delle Fiat 500, i
gonfiabili,le conferenze stampa di presentazioni di eventi, le
sfilate di modafino a giungere alla Strada della Pizza , ormai
tradizionale per il Centro.
Ma
alla Strada della Pizza si è voluto aggiungere altro, costruendo un
pomeriggio ed una sera con spettacoli a differente intensità modale
, che hanno giustamente premiato gli organizzatori.
A
cornice di tutto un ‘offerta di shopping fino alle ore 23 , a
sfatare la leggenda delle 20 come confine insuperabile, sullo sfondo
la strada della pizza, con i suoi manicaretti.
Nell’edificio
del centro fin dal pomeriggio , giocolieri , artisti di strada ,
trucca bimbi, trucca adulti , giocoleria e gonfiabili intrattenevano
numerosi gruppi di bambini e genitori in attesa del clou della
serata, magari, questi ultimi, curiosando nei reparti e valutando le
offerte in questo periodo molto convenienti.
La
serata ha registrato presenze record nel salone di transito
trasformato in un palcoscenico da avanspettacolo dall’ultimo
epigono dell’arte popolare di entusiasmare una platea con il
racconto di barzellette : PIERINO al secolo Alvaro Vitali.
Il
popolare “Arvaruccio” delle periferie romane, la sua vera scuola
di recitazione, interprete di alcuni film di Fellini e salito alla
ribalta quando il Regista Marino Girolami , anche lui laureato nei
mercati e nelle borgate, gli affidò la parte di Pierino, da allora
un successo che dura ancora.
Insieme
alla partner Stefania circa un ‘ora serrata di botte e risposte a
volte salaci, sempre senza malizia, con naturalezza anche per quelle
da “gargottara”, direi quasi con innocenza , sfruttando un
dialetto riconosciuto come “greve” ma sincero , il dialetto del
pane al pane e vino al vino.
Risate
irrefrenabili,applausi da stadio e un abbraccio di folla spontaneo a
premiare l’artista e gli organizzatori.
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