La
nuova personale dell'artista frusinate Mario Patrizi è stata
inaugurata a Sora presso il Museo Mayer Ross il 9 di agosto e rimarrà
aperta fino a metà mese ( domenica 17 ).
La personale s'intitola
“Riflessioni” ed è la conferma e la testimonianza che
egli è un'artista a 360 gradi. Molti i nuovi quadri a partire da “Le
quattro stagioni” in cui vediamo due bellissimi castelli
caratteristici per la loro costruzione medievale ed il ciclo delle
stagioni: primavera con verdi alberi; estate con gli ombrelloni;
autunno con le foglie che cadono ed inverno con i rami secchi.
“Alla
fonte” raffigura un paesaggio montano immerso nel verde dei
prati e al cui centro vi è un pastore con il suo cane intento a
pascolare un gregge di cavalli e mucche.
“La raccolta delle
patate” ci mostra due contadine intente nella raccolta mentre
al centro vediamo un giovane intento a trasportarne la quantità.
Tutto ciò ci riporta al sapore dei tempi passati.
“Caccia
grossa” è un dipinto di forte intensità drammatica in cui
vediamo un cinghiale che è stato ammazzato da un cacciatore il
quale, compiaciuto della caccia appena compiuta, è intento ad
accarezzare il suo cane.
“Sabaudia” è esaminata tramite il suo
lago Paola mentre nel quadro che dà il titolo alla mostra vi sono
due vecchietti ormai al tramonto che si aggrappano al bastone.
Vediamo il loro amore per gli animali, soprattutto i gatti ed il
vizio che essi hanno del fumo e del vino.
Nel dipinto “Il lago di
Mantova” domina il paesaggio circondato da verdi alberi e vi è una
struttura in muratura dove si sta recando un uomo in camicia viola e
jeans. Al centro vi è un cane huskie ed in mezzo all'acqua le
anatre.
*
Veroli 13 agosto 2014. Di Gabriele Mattacola.
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