Agricoltura
Alimentazione e Salute
Ambiente
Ambiente & Salute
Annunci
Appuntamenti
Arte
Attualità
Auguri
Bellezza
Beneficenza
C
Cinema
Commercio
Coppa Italia Pallavolo Serie A2
Cronaca
Cucina
Cultura
Design
Diocesi
Economia
Elezioni 2016
Elezioni 2018
Festival
Festival in Ciociaria
Fotografia
inema
Istruzione
Lavoro
Libri
Moda
Motori
Musica
Notizie
Pallavolo Coppa Italia
Pallavolo Serie A2 Semifinali Coppa Italia
Pittura
Poesia
Pol
Poli
Politica
port
Premio
Pubblica Amministrazione
S
Salute
Sanità
Sindacato
Società civile
Spettacolo
Sport
Storia
Teatro
Tempo libero
tica
Tradizioni
Trasporti
Turismo
Viaggi
Web
11.6.09
Bersani: “Tutti uniti contro Berlusconi”
Massimo D’Alema a S. Donato Val Comino, Pierluigi Bersani a Posta Fibreno. I due big sono venuti in Ciociaria, durante la campagna elettorale, e a Sora non l’ha saputo (quasi) nessuno. Questo già spiega come è andata la campagna elettorale a Sora, nella nostra città.
Pierluigi Bersani intervistato qualche giorno prima da “Repubblica” aveva fatto capire di voler andare tutti uniti contro Berlusconi. Nella sua intervista con lo slogan che è diventato il titolo dell’articolo dice: Se vince il Si al referendum si devono trovare nuove alleanze. Salvare il salvabile, trovare nuovi accordi.
Il succo dell’intervento che somiglia tanto alla mia idea del 2006 per le elezioni comunali di Sora. Proposi un “Tutti uniti contro Ganino” che inizio’ a smuovere “le acque” della politica sorana e mise in moto un movimento d’opinione. Si arrivo’ in effetti ad una nuova alleanza elettorale che portò tutto il centro-sinistra a vincere dopo ben 86 anni, con Verdi e Rifondazione comunista.
Oggi però dopo tre anni c’è un centro-sinistra che non lo capisce piu’ nessuno. Cittadini, politici e molti che lo hanno appoggiato, che si sono candidati non lo riconoscono. Non si capisce piu’ quale politica e quale tipo di amministrazione si sta mettendo in atto. Forse sarà pure vincente ma difficile da capire.
Oggi a tre anni dalla vittoria del centro-sinistra siamo tornati peggio di prima. Siamo nelle stesse condizioni amministrative e politiche e con gli stessi ‘uomini’ di allora. La mia idea è stata buona per vincere ma non per governare nel migliore dei modi.
Il referendum del 21 giugno
E' un altro problema incomprensibile. Tre quesiti nelle schede difficili da chiarire. Il rischio del referendum è inutile, non bisogna andare al voto. Un referendum che diventa pericoloso, complicato che non si doveva fare e che non si capisce, non è chiaro. Sono quasi deciso a non andare a votare per la prima volta in vita mia. Sto pensando di astenermi per contribuire a non far raggiungere il quorum necessario, però c’è il ballottaggio. Andrò al voto e non ritirerò le schede per il referendum.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento