27.1.09


Nuova assemblea dei sindaci a Frosinone sull'acqua

Chi controlla l’acqua controlla la vita. No alla privatizzazione.

Bollette salate in provincia di Frosinone. Gli aumenti delle tariffe dell’acqua e l’applicazione retroattiva deliberati dell’Assemblea dei sindaci sono illegittimi. Lo ha detto il Co.Vi.Ri. il 1 dicembre 2008, dopo aver esaminato tutti gli atti e ha invitato l’Autorità d’Ambito (i sindaci) a tornare indietro. Un aumento medio di oltre il 20% rispetto al 2005. Altra irregolarità quando gli aumenti ammessi possono essere del 5%.

Per i partiti della Sinistra provinciale ( Verdi, Rifondazione comunista e Sinistra democratica) si devono rispettare le delibere del Co.vi.ri. Un eventuale ricorso al Tar dell’Autorità d’Ambito e della Consulta dei sindaci rappresenterebbe un atto grave politicamente perché i sindaci in tal modo ricorrerebbero contro un ente istituzionale, deputato alla tutela dei cittadini.

Per Domenico Belli, dei Verdi provinciali, si deve risolvere la questione una volta per tutte e discutendo se è possibile tornare ad un ente pubblico di gestione. “Il Co.vi.ri è superpartes ed ha sollevato un problema”. Chiede un incontro con tutti gli altri partiti del centro-sinistra in vista delle provinciali di giugno.

Sta per saltare l’accordo elettorale se non si riesce a trovare una soluzione chiara e piu’ vicina alle esigenze dei cittadini. Anche lo Sdi chiede chiarimenti e il Pdci va verso un proprio candidato e una sua lista.

Sabato 17, intanto, il Pd ha ufficializzato la candidatura di Francesco De Angelis che però non piace ai Socialisti che propongono Gianfranco Schietroma. E il Pdl ha fatto lo stesso, nello stesso giorno, ha ufficializzato Antonello Iannarilli.

Martedì 14 gennaio u.s. l’Assemblea dei sindaci si è riunita a Frosinone

Coordinata dal presidente Francesco Scalia. Non si è arrivato al voto per mancanza del numero legale ma c’è stato il dibattito durato ben cinque ore. Si ricorrerà al Tar contro la sentenza del Co.vi.ri. è stata l’impressione piu’ generale.
I sindaci, non tutti, vogliono andare avanti nei tempi consentiti. Intanto tre Comuni della valle di Comino escono dall’Ato 5, Vicalvi, Settefrati e S. Biagio Saracinisco perché con abitanti al di sotto dei 1000. Tornano ad una gestione diretta o ad un consorzio dei tre comuni.

Si parlava nella “Carta dell’acqua degli enti locali e dei cittadini” di stimolare ed incentivare lo studio di soluzioni innovative per la realizzazione del diritto all'accesso all'acqua per tutti entro il 2020 invece dal 2020 come previsto dalla legge del Governo Berlusconi, del 6 agosto 2008, i Comuni dovranno mettere sul mercato, a disposizione dei privati, tutte le reti idriche.
Quello che è successo e che sta succedendo qui in Provincia di Frosinone potrà accadere da tutte le parti.

La provincia di Frosinone è stata la prima in Italia ad applicare la Legge Galli e a mettere tutto in mano ai privati. Ma non lo ha saputo nessuno è mancato in quel periodo un vero dibattito sui rischi e sui benefici. Si speravano, col passar del tempo, maggiori benefici e migliori servizi invece i cittadini stanno pagando solo altre bollette salate ed illegittime.

Un errore quello di mettere assieme privati, società, sindaci e presidenti di province. Politici e società insieme, solo i cittadini esclusi. Lo sbaglio (scelta voluta o antagonismo già allora) poteva essere intuito in partenza.

Non parliamo adesso della utilità o della inutilità delle province ma i presidenti di province hanno rapporto con i sindaci per questioni istituzionali, politiche, tecniche, economiche, per lavori, appalti, etc. e i sindaci fanno danni gia’ da soli figuriamoci se messi tutti assieme a decidere.

Lo abbiamo visto il 14 gennaio alla riunione aperta ai comitati e alle associazioni e a singoli cittadini. Dopo tre ore di dibattito (sono stato presente poi non ce lo fatta piu’) i sindaci, quelli di centro-sinistra inesistenti nel dibattito, si sono sentiti solo i sindaci di centrodestra, anche duramente, ora che siamo a pochi mesi dalle elezioni.

Meno male che l’unica cosa positiva è che tutto il tavolo della presidenza, a Frosinone, non percepisce compenso. Le tariffe nella provincia di Frosinone sono tra le piu’ basse d’Italia, ha ricordato Scalia (1,200 Euro). Nel Bolognese è di 1,332 ed a Imola di 1,172 ed ha avvertito di un possibile ricorso dell’Acea che potrebbe chiedere i danni.
In Toscana, in Umbria e in Romagna l’acqua è molto piu’ salata ma a Latina, dicono i comitati, non si paga se non si superano 104 metri cubi e un tot di reddito.

* Frosinone 19 gennaio 2008. Tutte le associazioni presenti a Frosinone: Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia - Vas Cassino. Voce del Cittadino – Comitato S.O.S. Se rapide – Verde Liri. Siti web: www.tolerus.it - www.cocida.blog.excite.it - http://ciociariafoto.interfree.it - www.soramigliore.com - www.verdeliri.it - Per ulteriori informazioni: www.clarence.com -

(La foto del Prof. Egidio Paolucci della Cascata verticale durante i giorni di piena di metà dicembre scorso. Scrive di Isola del Liri e della sua cascata alta quasi 28 metri in pieno centro storico, città conosciuta proprio per le sue bellezze e per le sue emergenze naturali riaccendendo così l’interesse per il corso d’acqua).

L’interesse sulla cascata verticale di Isola del Liri in verità è già abbastanza vivo con il Comitato cittadino "Il fiume Liri e le sue cascate" che sta lavorando da parecchio.

Martedì 13 gennaio tutta colorata di marrone, titolavano i giornali, come tutto il tratto del fiume da Rendinara, nella Valle di Roveto, fino a Castelliri e oltre per una frana. Nei giorni successivi altri misteri sul fiume e sulla cascata che “perde” acqua e rami.a verticale di Isola del Liri durante le giornate di piena di metà dicembre u.s.

Spunta però ora un progetto di una nuova centrale idroelettrica a valle delle cascate. E' il comitato stesso che si sta battendo per le cascate che propone ora un progetto che potrebbe essere contrario alla salvaguardia.

Il prossimo 3 febbraio ci sarà un incontro ad Isola del Liri proprio per discuterne. meglio capire bene prima di decidere.

24.1.09

Turbogas alla Cartiera del Sole. Interviene il ministero dell'Ambiente.

Novità delle ultime settimane sulla vicenda turbogas. Intervengono Regione Lazio e Ministero. La questione è diventata di pertinenza del Ministero dell'Ambiente e dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio.

Il Ministero ha inteso pronunciarsi per una ulteriore richiesta di documentazione alla Regione e da questa alla Provincia e la regione ha chiesto in provincia nuovi dati. Siamo in attesa come comitato e associazioni di sapere e di acquisire il parere espresso dallo stesso Ministero.

Turbogas, ora decide il Governo. L'articolo di Sasha Sirolli del Messaggero di giovedi 22 gennaio 2009.

Nuova centrale di cogenerazione alla Cartiera del Sole di Sora, il Ministero dell'Ambiente entra nella vicenda Turbogas. Lo svela Maurizio D'Andria, presidente dell'associazione Cinema&società. Per quest'ultimo il Ministero dell'Ambiente «si è già pronunciato per una ulteriore richiesta di documentazione alla Regione e da questa alla Provincia», e ciò «spiega l'attuale impasse della stessa Provincia che non riesce a pubblicare il verbale di incontro in sede A.I.A. del 4/12/2008, né a rilasciare, alcuna autorizzazione di avvio della turbogas, da sottoporre invece ad una nuova procedura di V.I.A».
L'intervento ministeriale potrebbe portare ad uno slittamento della partenza della Turbogas prevista per marzo. «Il Ministero ha bloccato tutto - afferma D'Andria - con il suo approfondimento di documentazione. Questo in virtù delle nostre segnalazioni, evidentemente fondate. Ciò potrebbe comportare anche delle verifiche in ordine penale per tutti gli enti coinvolti che si sono pronunciati fino ad oggi. Inoltre, se la competenza sulla turbogas è ministeriale, tutti gli atti compiuti dagli enti che si sono pronunciati sinora potrebbero risultare nulli».
L'intervento del Ministero, a quanto pare, preoccupa lavoratori e sindacati che rischiano il posto di lavoro alla Cartiera del Sole se la turbogas non parte. «Ribadiamo la nostra vicinanza alle maestranze e l'impegno a tutelare i diritti dei lavoratori della Cartiera - sottolinea D'Andria - anche a mezzo di azioni legali collettive. Non un licenziamento verrà accettato. Tuttavia la Burgo Spa - continua D'Andria - sino a novembre scorso ha richiesto l'Aia solo per la Turbogas, ma poi ha fatto richiesta di autorizzazione integrata ambientale (Aia) anche per i suoi impianti già esistenti all'interno della Cartiera di Sora».
«Così la Burgo non ha dato la possibilità a nessuno, né ad enti e tanto meno alle associazioni, di valutare il reale impatto ambientale prodotto da tutta la Cartiera del Sole», aggiunge Domenico La Posta ambientalista dell'associazione Verde Liri. Tuttavia ora per D'Andria «questa presa di responsabilità del Ministero sembra confermare la nostra posizione che attribuisce al Ministero la competenza in materia di V.I.A. e ciò in funzione della potenza elettrica dell'impianto turbogas sottostimato, sebbene ancora non sommato alla potenza elettrica e alle fonti inquinanti degli impianti esistenti che la Burgo non ha voluto dichiarare, ma di cui esigeva la sanatoria dietro il ricatto occupazionale». A giorni arriverà il parere della commissione tecnica del Ministero per la valutazione di impatto ambientale sulla Turbogas di Sora.

19.1.09


Cade la Giunta del sindaco Cesidio Casinelli. Sanità, Ambiente S.P.A., Ex Tomassi e ora pure l'Acqua. Quando tutti i nodi vengono al pettine.

Il sindaco e la giunta non ottengono la maggioranza nel consiglio comunale del 12 gennaio, e il sindaco annuncia le dimissioni. Due voti astenuti di N. Cioffi (Lista del sindaco 169 voti nel 2006) e M.P. D' Orazio ( ex Margherita oggi Sdi con 151 voti) e un voto contrario di A. Di Pucchio l'unico rimasto all'opposizione che si vuole in procinto di finire nell'Italia dei Valori.
Sul concordato preventivo della società che vuole rilevare il centro commerciale a S. Giuliano il sindaco non ha il lascia passare per la riunione di tutti i creditori.


Passa la delibera con 10 voti ma non passa l'immediata attivazione della stessa.
Ora il sindaco ha venti giorni per pensare su cosa fare.
Sabato scorso il sindaco era già in Comune per risolvere un nuovo problema e in attesa di celebrare un matrimonio. Deve tornare subito per recarsi a Frosinone il prossimo 27 gennaio all'Assemblea dei sindaci sull'acqua non per dare un voto di protesta ma un voto costruttivo piu' vicino ai cittadini
.

Cade la giunta di Cesidio Casinelli. Sull’ex Tomassi, vicenda delicata e complessa, non ha la maggioranza in consiglio. Due voti astenuti (di Nazzareno Cioffi, Lista del sindaco con 169 voti e M. P. D’Orazio Margherita, oggi Sdi con 151 voti alle elezioni del 2006) nel consiglio comunale del 12 gennaio. Passa la delibera di concordato preventivo tra la società e il Comune ma non passa il voto successivo, la delibera non è esecutiva.

Cioffi richiedeva anche tutti i pareri dei dirigenti e la loro presenza in aula e tutte le consulenze. Per il sindaco i pareri erano stati già dati tutti nel consiglio comunale del 16 ottobre. Il sindaco non ha così la maggioranza politica su una vicenda importante.

Due voti di maggioranza che bloccano il sindaco che aveva gia’ avvertito tutti di un possibile ritorno alle urne se non fosse passato il punto all’Ordine del giorno.
Il sindaco e tutta la giunta volevano la prosecuzione ed il completamento degli interventi P.R.U. d’interesse pubblico in base all’Accordo di programma del ’99 a S. Giuliano.

Per il sindaco e la giunta l’ipotesi migliore e la migliore soluzione per la città quella arrivata dalla società privata, l’unica, il concordato preventivo per rilevare tutto l’immobile e porre fine a tutta la vicenda ed evitare il fallimento della Tomassi.

Il sindaco ha ringraziato a conclusione della votazione, negativa per la maggioranza, per la buona volontà. “Però la delibera non è esecutiva. Domani nessuno puo’ andare a Roma all’assemblea dei creditori. L’esecutivo ha esaurito la sua spinta propulsiva”, ha detto. “Formalizzerò tra qualche minuto le mie dimissioni”. Il consiglio comunale si è concluso così con il solo Di Pucchio rimasto tra i banchi dell’opposizione che Radio fante prevede già nelle file dell’Italia dei Valori.

1)Voti Si 10 – Voti No 1 – Astenuti 2
2)2) Voti Si 10 – Voti No 1 – Astenuti 2

Cosa fare ora? Senza i due consiglieri c’è ancora la maggioranza. Il sindaco ha però 20 giorni di tempo per ripensarci.

L’eco-mostro e ammazza negozi continua a tenere banco dopo anni di polemiche e colpi di scena.
Soraweb nel suo blog chiede ai cittadini cosa vogliono per il 2009. Il sindaco di Sora chiuso nel suo ufficio, otto ore su otto, per risolvere i tanti problemi della città. Sabato scorso, 17 gennaio, e’ tornato, era già al lavoro nel suo studio e in attesa di celebrare un matrimonio. Tornerà alla guida, a capo dell’Amministrazione, lo ha anche detto già a qualcuno.

Nel 2009 un voto, non dico di protesta, ma quasi del sindaco Cesidio Casinelli nella riunione del prossimo 27 gennaio a Frosinone, dopo l’altra andata a vuoto del 14 gennaio, dei sindaci sull’acqua. Ci sarà una nuova assemblea dell’Autorità d’Ambito che deve decidere se fare ricorso al Tar contro la decisione del Co.vi.ri che ha bocciato l’aumento delle tariffe dell’acqua del 20% e in modo retroattivo.

I sindaci vogliono lanciare la sfida ai cittadini, alle associazioni e ai comitati. A Latina sta succedendo la stessa cosa, l’acqua sta aumentando di nuovo. Un voto del sindaco di Sora costruttivo verso i cittadini, piu’ vicino ai cittadini e non alle società, alle aziende.

Sanità, Ambiente s.p.a., ex Tomassi e ora pure l’Acea-Ato5 sono sempre società, sono sempre aziende (in un certo senso).

(Nella foto il Comitato di Ceccano, a Frosinone, il 14 gennaio manifesta alla riunione dei sindaci sull'acqua)

Il secondo incontro sul '68 a Sora. La contestazione studentesca, i suoi eventi e la sua cultura

Il '68 che non è mai finito nella scuola e nella società. L'argomento è stato trattato da Don Roberto Sardelli partecipe del Movimento nella borgata romana dell'Acquedotto felice, in cui opera come animatore della Comunità ecclesiale “Non tacere”. Il convegno ha voluto fare memoria ma anche rivisitare le speranze culturali e politiche e sociali che allora furono annunciate.

Il ’68 che non è mai finito.

Un incontro abbastanza acceso con Don Roberto Sardelli che ha messo tanto calore nelle sue parole criticando gli altri leaders storici del movimento: “Piperno, Capanna e Sofri, figli di papa. I becchini del ’68, oggi vengono beneficiati. Quello che si sta verificando oggi”, afferma: “Sono i Piperno, i Capanna e i Sofri, i beneficiari di quel movimento”.

Il ’68 non è iniziato col ’68 ma è iniziato molto tempo prima. Fu preparato dieci anni prima ma è continuato dopo fino agli anni ’80. Poi ci fu il crollo. “I soggetti che emergono sono i giovani che vedono il mondo in modo diverso. C’è un ricambio generazionale e le novità si notano nell’arte, nella musica, nella moda. Arrivano i jeans”.
Il mondo sta per cambiare anche dal punto di vista sociale. Il Capitalismo accentua le disparità. La società dei 2/3 esclusi dai benefici. Aumenta la ricchezza ma aumenta anche la povertà.

Il movimento studentesco che si saldò col movimento operaio. Una saldatura col l’autunno caldo e che separandosi finisce nella proposta e nella violenza. Don Roberto Sarnelli che preferisce assieme ad altri 10 preti di trasferirsi nelle baracche. “I preti operai che scelsero le fabbriche e furono i primi ad essere colpiti”, ricorda Sarnelli.

Il movimento del ’68 un vero laboratorio, c’era molto fermento. Il lavoro di queste persone però dove è andato a finire? Oggi non è rimasto niente, ma in parte qualcosa ancora resta, anche se non c’è ne accorgiamo.

“La legge Basaglia, l’opera di Don Milani e M.L. King sono oggi da riscoprire. Sono rimaste fondamentali molte cose.” Lo dice la segretaria del Circolo di Rifondazione comunista, di Isola del Liri, intervenuta nel dibattito.

Il ’68 però non è mai finito continua ancora oggi. Un contenitore di valori ma con molti problemi che ci ritroviamo ancora e non risolti. La povertà che aumenta e la ricchezza che si restringe.
Il problema dell’ambiente, lo sfruttamento dell’energia. Problemi gravissimi, non piu’ sostenibili. “Dove vogliamo arrivare?”, si chiede Don Roberto Sarnelli. “Oggi la lotta si trasferisce nei quartieri. Il problema dei migranti che hanno bisogno di lavoro. Tutti parlano di integrazione ma cosa vuol dire? Invece di parlare di incontri tra diversi, Sinistra e Destra si rincorrono sulla stessa politica.

Un interessante incontro ma diverso dal primo con Giovanni Cominelli che disse che siamo ormai alla conclusione delle proteste. Aspettiamo ora il prossimo che l’assessorato alla Cultura del Comune di Sora sta preparando (probabilmente con Mario Capanna). Sarà anche l’occasione per rispondere e dibattere su quanto detto da Don Roberto Sarnelli.

* Sora 11 dicembre 2008. www.fondazionedirittigenetici.org

NOTE PER LA COSTRUZIONE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTI LOCALI PER L’ACQUA PUBBLICA

I brevi ragionamenti che seguono hanno lo scopo di tracciare una
proposta di lavoro per costruire progressivamente il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’acqua pubblica e riassumono le indicazioni emerse in un momento di incontro “informale” tra componenti del Gruppo Enti Locali e Sindaci e Amministratori, svoltosi a Sciacca in occasione del Seminario “Acqua è vita” il 28 e 29 Marzo ( presenti le realtà della Sicilia, Puglia, Abruzzo, Lazio, Toscana
e Lombardia). La proposta, se condivisa, può diventare il piano di azione di impegno per tutti gli aderenti al Gruppo di lavoro sugli Enti locali e per i vari Comitati territoriali.

Premessa
E’ opportuno ricordare la realtà e l’interesse sviluppatasi, al momento della raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare, che ha visto l’adesione, tramite delibera, di circa 120 Enti Locali (di cui avete avuto l’elenco a suo tempo). Come abbiamo detto alla riunione dell’Assemblea Nazionale del Forum dei movimenti per l’acqua del 15 marzo scorso, il 2008 va considerato come l’anno del
consolidamento del movimento e ci ripromettiamo di arrivare al 2° Forum Nazionale dei movimenti per l’acqua, previsto nel prossimo autunno, avendo dato vita al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’acqua pubblica.

Modalità di lavoro ed iter del processo costitutivo
Il Coordinamento nazionale EL per l’acqua pubblica è ovviamente concepito perché stia all’interno dell’insieme del Movimento per l’acqua pubblica, con una propria autonomia organizzativa in funzione dal fatto di essere espressione di realtà istituzionali, dotandosi quindi di una struttura a livello nazionale come a livello dei coordinamenti regionali. In questa fase di costruzione del processo, che porterà al Coordinamento nazionale e dei Coordinamenti regionali, il Forum dei Movimenti per l’acqua, tramite il Gruppo di lavoro ed unitamente ai Forum o Coordinamenti locali, ove operativi, agirà come elemento di promozione e di accompagnamento per la costituzione del Coordinamento con l’obiettivo della sua nascita, in modo tale che
successivament e esso possa vivere di “vit a propria” . Il Coordinamento EL per l’acqua pubblica, raggruppa quegli Enti Locali che si battono per l’affermazione dell’acqua come bene comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico. In questo senso gli Enti Locali che si riconoscono in questa prospettiva ed intendono aderire al Coordinamento devono presentare le seguenti caratteristiche :
hanno approvato delibere o comunque sostengono la nostra proposta di legge di iniziativa popolare ; sono impegnati a costruire “buone pratiche” nella gestione della porterà a conoscenza dei 120 enti locali che hanno aderito alla legge di iniziativa popolare questo percorso, sollecitando reazioni ed adesioni alla proposta.Inoltre, sulla scorta dell’esperienza cui si darà vita in Puglia, saranno identificate le modalità per la costruzione di una banca-dati che sia in grado di raccogliere le esperienze di “buone pratiche” di gestione della risorsa acqua che si realizzano nelle diverse realtà territoriali.

* Roma 12 gennaio 2009. Rosario Lembo e Corrado Oddi. Segreteria Nazionale. Verdi

2.1.09

Turbogas alla Cartiera del Sole. Le richieste delle associazioni, dei cittadini e degli ambientalisti.




La conferenza dei servizi del 4 dicembre u.s. in Provincia delegata al rilascio delle autorizzazioni sull’attività in corso e sul nuovo impianto è stata l’ultima per l’Assessorato all’Ambiente. Ormai l’iter si è concluso ma le associazioni ambientaliste, portatrice di interessi, ribadiscono che non sono contrarie alla Cogenerazione ma vogliono il rispetto di tutte le leggi in materia ambientale.

Chiediamo i migliori standard tecnologici da adottare alla nostra turbogas per abbattere gli inquinanti già forti in città, gli NOx e risposte chiare.
Dove vanno a finire i fanghi prodotti?
Le acque di lavaggio che si ottengono dove vanno a finire e come?
I rumori, aspetto poco affrontato, soprattutto di notte come verranno risolti?

I fumi ricadranno al suolo con tutti i problemi su abitazioni, terreni, e cittadini. La nostra ricchezza è ora l’agricoltura e l’acqua dei nostri fiumi.

Le cartiere con produzione superiore alle 100 tonnellate al giorno devono fare la VIA. I numeri per tutti noi non tornano. Per noi la turbogas a Sora è di 16 volte superiore alla turbogas ad Aprilia. Per la Burgo S.P.A. la potenza è sotto i 50 Mw. Dal punto di vista ambientale avremmo, secondo noi, una turbogas da 250 Mw. Molte tecniche nuove che non vengono trattate dalla società per abbattere le polveri sottili.

Il problema sono le BAT, i filtri applicati al camino, vanno eliminati i gas solforati. Sistemi di filtrazione, monitoraggio dell’aria, abolire il sistema di rilevamento con i licheni (osservazione ufficiale fatta da me in Provincia), abbattimento dei rumori acustici, mitigazione ambientale e paesaggistica, non separare la produzione della carta da quella elettrica, misurazione della qualità dell’aria prima della messa in funzione della turbogas. Le nostre richieste.

Alcuni ci dicono che la società, il colosso multinazionale non ha paura di voi, e piu’ di qualche lavoratore Burgo ci dice che in cartiera stanno cambiando le cose. Nel 2009 si cambierà, la situazione sarà diversa.

La politica del non fare (si dice della nostra, degli ambientalisti) si sta tramutando nella politica del fare sempre (di chi governa Comuni e Province). Ormai si sta prevedendo una centrale (a biogas) in ogni paese della Ciociaria senza guardare se realmente utili e senza guardare i diritti dei cittadini alla salute.

BUON 2009 A TUTTI AIUTATECI A RACCOGLIERE FONDI PER FARE UN RICORSO CONTRO LA TURBOGAS A SORA


Le associazioni Verde Liri, Cinema&Società e il Comitato Lungo Fibreno stanno per lanciare una sottoscrizione pubblica per arrivare al Tar.

La comunicazione è il solo strumento che abbiamo e perciò dobbiamo valorizzarlo al massimo. Dobbiamo raggiungere quanti più cittadini di Sora, Isola del Liri, dei paesi limitrofi ed anche dall'Estero (ciociari emigrati) ed informarli della possibilità che qui, tutto vada a finire in POLVERI ULTRA SOTTILI. Che le case
vicinorie alla cartiera si deprezzino causa il rumore infernale prodotto dalla turbogas e dalla ricaduta al suolo delle nano polveri(PM0,1; Pm2,5 e PM10), che le coltivazioni diventino CANCEROGENE e che il bestiame e con essa tutta la catena alimentare diventi il più pericoloso mezzo di mortalità prematura del territorio.

In seguito faranno sapere i punti e le modalità di raccolta.

Maurizio D'Andria di Cinema&Società è della opinione che la Burgo prima o poi chiuderà con o senza turbogas.

Si chiede che farà la Burgo SpA domani? Produrra carta o produrrà energia elettrica? Che fine farà il settore carta? E i suoi operai che con tanto zelo, i sindacati hanno voluto probabilmente "suicidare"?

Ancora polemico con i sindacati, tutte domande a cui bisogna dare delle risposte precise e chiare. Intanto la petizione su www.firmiamo.it/turbogas-sora va avanti anche con un certo successo.

Rassegna stampa: L'articolo su Il Messaggero di mercoledi 7 gennaio 2009.

di SACHA SIROLLI

Turbogas a Sora, slitta a marzo la partenza della centrale di cogenerazione della Burgo Spa. Dalla Cartiera del Sole infatti fanno sapere che «a metà febbraio finiranno i corsi per gli operai», ma il vero nodo da sciogliere a quanto pare è la redazione da parte degli uffici provinciali dell’autorizzazione A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale). L’assessore provinciale all'ambiente Antimo Simoncelli afferma: «Sono stati giorni di festa ad oggi non si sa quando l’autorizzazione sarà pronta». I gruppi ambientalisti e Maurizio D’Andria dell’associazione Cinema&società avvertono: «La Turbogas non può partire prima della pubblicazione della autorizzazione provinciale A.I.A. e dopo averne rispettato le prescrizioni previste». Intanto alla Cartiera del Sole in questi giorni iniziano i corsi per i 10 operai addetti alla Turbogas per imparare ad usare il nuovo macchinario. Le operazioni alla Burgo stanno andando avanti secondo i piani aziendali, la ditta sta lavorando all’impianto, tra poco sarà tutto terminato per quello che riguarda la nuova centrale a gas che per marzo inizierà a funzionare. I corsi finiranno a metà febbraio, «ma si sta aspettando l’autorizzazione della Provincia - dicono dalla Cartiera del Sole - parte dei lavori li stanno facendo alla Turbogas, ma non velocemente, per la partenza dell’impianto se ne riparla a marzo». Maurizio D’Andria, che ha annunciato ricorso al Tar del Lazio contro l’amministrazione provinciale, pero risponde: «Ad oggi sappiamo che la Provincia è in grossa difficoltà nel redigere l’autorizzazione A.I.A. proprio in funzione della nostra azione di monitoraggio, denuncia, contestazione delle violazioni di legge commesse e per le conseguenti responsabilità penali che i dirigenti, con la loro firma, si assumerebbero». D’Andria inoltre annuncia: «Stiamo organizzando una raccolta fondi (circa 3.000 euro) per pagare il ricorso al TAR del Lazio per far annullare l’autorizzazione A.I.A. che la Provincia rilascerà. Abbiamo scelto uno dei migliori avvocati di Frosinone, teniamo duro». Domenico La Posta dell’associazione Verde Liri conclude: «Stiamo aspettando una copia dell’autorizzazione A.I.A., poi faremo ricorso. Il problema è il finanziamento, ci metteremo in piazza per raccogliere i soldi».