31.5.08

Resoconto Assemblea del “Comitato di tutela del Lungo Fibreno” del 29-5-2008 sulla turbogas

Si è riunito in un secondo incontro nella sala conferenze LEA in Isola del Liri il "Comitato di Tutela del Lungo Fibreno”, cittadini abitanti nei pressi della Cartiera del Sole ove è in costruzione un impianto di produzione elettrica-turbogas della potenza dichiarata di 48 MW.
Presenti alla riunione anche i rappresentanti delle associazioni "Verde Liri" e "Cinema e Società" di Sora e del Comitato "Il Fiume Liri e le sue Cascate" di Isola del Liri.
La relazione del portavoce; prof. Elio Pizzuti, si è soffermata sullo stato ambientale del territorio e dei molteplici fattori inquinanti; scarichi industriali, tecniche agricole inquinanti, mancanza di depuratori, che compromettono lo stato ecologico dei fiumi Fibreno e del Liri e il rilancio della vocazione agricola e turistica del comprensorio.
Pizzuti ha concluso con la considerazione che gli attuali problemi ambientali verranno aggravati in futuro dalle potenti esalazioni della turbogas di San Domenico rendendo impossibile la coltivazione di prodotti agricoli biologici e non.
Negli interventi dei rappresentanti delle associazioni di Sora; Cinema e Società e Verde Liri si sono ripercorse le varie tappe di questa vicenda, sostanzialmente condizionata dalle decisioni della Regione Lazio che nella primavera 2007 ha esonerato la società Burgo alla procedura di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) quando invece ricorrevano tutte le condizioni di legge per procedere alla VIA Nazionale o Regionale ( allagato D Llegge D.P.R 12-4-96). e quindi ad una analisi attenta delle ipotesi progettuali adeguate per questo territorio cosi densamente abitato e dai caratteri urbanistici, naturalistici e storici particolari. L’associazione Cinema e Società nella persona di Maurizio D’Andria ha reso noto di aver avviato un esposto alla Procura della Repubblica sull’argomento ove si evidenziano diverse irregolarità e che la magistratura di Cassino sta ora indagando sui fatti.
Al momento quindi hanno fatto presente le associazioni ci troviamo con un impianto in costruzione che non sufficienti prevede sufficienti misure di abbattimento delle “polveri sottili” e gli Ossidi di Azoto (NOx) addirittura sarebbero fuori dai limiti di legge.
Vanno quindi imposte riduzioni severe delle emissioni vista la collocazione urbana dell’impianto in oggetto e i gravi rischi per la salute di circa 110.000 abitanti presenti nel raggio di ricaduta diretta degli inquinanti della centrale (circa 10 Km.)
(comuni interessati con rilevanti flussi inquinanti ( circa 30 microgrammi /m3 di gas e polveri inquinanti) sono Sora, Isola del Liri, Castelliri Arpino, Broccostella, Campoli Appennino, Pescosolido, Monte San Giovanni Campano, Veroli, Boville Ernica. Balsorano (in Valle Roveto in Abruzzo), Casalvieri, Santopadre, Fontana Liri, Fontechiari, Posta Fibreno.)
Si è evidenziato che le 165.000 tonnellate di anidride carbonica (+65%), le 325 tonnellate di gas inquinati (+110%), le 11,5 tonnellate di polveri sottili (+200%) in una fase tecnologica di riduzione degli inquinanti e di difesa degli equilibri mondiali del clima sono inaccettabili e sarà necessario quantomeno azzerane le percentuali di aumento delle concentrazioni gassose e delle polveri e soprattutto dei flussi totali annuali.
Le associazioni chiederanno quindi che nella “Conferenza dei sevizi” in corso per la concessione dell’autorizzazione AIA, vengano prescritte alla società Burgo tecnologie e consumi energetici in grado di evitare aumenti di flussi inquinanti.
L’associazione “Il Fiume Liri e sue Cascate” ha evidenziato la necessità di verificare le procedure per lo smaltimento delle acque industriali, e l’importanza del rispetto delle leggi da assicurare attraverso la procedura di VIA per una verifica attenta del progetto.
Alcuni cittadini hanno evidenziato le pesanti condizioni di inquinamento acustico che già devono subire dagli impianti attuali e che verranno aumentate con la nuova centrale.
Altri hanno evidenziato che la zona del Fibreno e strettamente collegata all’area protetta del Lago di Posta Fibreno e che le importanti caratteristiche ambientali sono gravemente deturpate dalla centrale turbogas.
Timori anche sono stati espressi per l’inquinamento elettromagnetico per il forte aumento dei flussi elettrici nella zona.

A conclusione si sono proposte le iniziative:

E' opportuno che venga di nuovo richiesta con una petizione popolare la procedura di VIA a tal proposito si invita il comune di Isola del Liri ad attuare la delibera comunale approvata sull’argomento, chiedendo l’accertamento presso le autorità competenti della validità delle procedura di Via (screening) eseguita dalla società Burgo.

Comitato di Tutela del Lungo Fibreno

Isola del Liri 30 maggio 2008

26.5.08

CHI HA VINTO E CHI HA PERSO SULLA TURBOGAS. LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE

Dopo la presentazione della relazione tecnica della commissione comunale presentata in Comune è iniziata la polemica tra le associazioni, i partiti e i cittadini.

Maurizio D'Andria ha iniziato la polemica contro i partiti della sinistra: Non c’è pace ne negli ulivi ne in cielo… e nemmeno ci lasciano in pace a casa nostra. Dico, non è che magari è meglio se ve ne state buoni buoni per un poco a ripensare ai vostri errori, ai vostri allucinanti comunicati e lasciate “a Cesare quel che è di Cesare”?
Questa battaglia non la avete voluta, non la avete seguita, non la avete appoggiata e NON LA AVETE VINTA voi. Fatevi chiamare come vi pare ma non immischiatevi in cose che non vi appartengono. Questa battaglia NON E’ LA VOSTRA. Sulla questione turbogas vi invito a stare “da parte”, rischiate di fare altri errori e di rendere ancora più duro lo scontro tra voi e noi cittadini di Sora che non ci identifichiamo in voi in quanto rappresentanti politici credibili. Lasciate stare, restate dove siete… Pensate piuttosto a come rinnovare i partiti e come fare politica a Sora.

Daniele Conflitti di Legambiente Valle del Liri: "non per fare il guastafeste ma non pensi che forse se hanno bloccato i lavori il merito sia non solo il tuo ma di tutti quellli che si stanno adoperando? Ti ricordo che Legambiente con la diffida opportubamente inviata a tutte le autorità competenti chiedeva proprio di bloccare i lavori".

Interviene anche Domenico Di Maio di Cittadinanzattiva che dice: Confermo che Domenico La Posta è stato il primo a denunciare il problema della Turbogas. Guardando però i risultati tutti noi dobbiamo essere grati a Maurizio D'Andria per essersi battuto fattivamente contro le "lobbies" che volevano che tutta la vicenda si consumasse in silenzio. Grazie Maurizio.

Anna Bellisario segretario dei Comunisti Italiani: Sin dal primo momento ci siamo attivati, come partiti della Sinistra, proponendo, nell’assemblea pubblica promossa dall’Amministrazione, che si è tenuta nel mese di Settembre 2007, l’istituzione di una Commissione Tecnica. Successivamente, organizzando un Convegno scientifico sul tema che si è tenuto nell’aula Consiliare del Comune di Sora con la partecipazione di tutti gli Enti interessati all’iter autorizzativo e con la presenza dell’Onorevole Guidoni, parlamentare Europeo e membro della Commissione Energia della CEE. Abbiamo trovato nell’Assessorato alle Politiche Ecologiche la piena disponibilità a favorire questo percorso di confronto tra le Istituzioni, le forze politiche ed Cittadini e tra questi soggetti e la Società Burgo su di un problema che destava legittimi timori per propria salute da parte della popolazione.

De Gasperis dei Comunisti italiani dice: Non ci desta meraviglia apprendere che la Commissione Tecnica volontaria istituita allo scopo di valutare il progetto della realizzazione di un impianto di Cogenerazione alimentato a Gas metano, presentato dalla Società Burgo Spa, abbia depositato, nelle scorse settimane presso il Comune di Sora ed Isola del Liri, il risultato del proprio lavoro. Come non ci desta meraviglia che i risultati prodotti abbiano una rilevanza importante ai fini della valutazione che sarà data dagli enti interessati in sede di Conferenza dei Servizi. Non siamo sorpresi per il semplice fatto che, a differenza delle altre forze politiche, non ci siamo limitati ad aspettare l’evolversi degli eventi od a prendere per oro colato la documentazione prodotta dalla Società proponente.

La prima riunione della Conferenza dei servizi in provincia si è svolta a metà maggio. Ora si è in attesa di sviluppi, faremo noi (associazioni e comitato) una nuova riunione ai primi di giugno.
Al momento è ancora presto per dire chi ha vinto e chi ha perso.

20.5.08


NASCE A SORA LA CASA COMUNE DELLA SINISTRA

Venerdi 23 una cena sociale per finanziare l'attività e sabato 31 maggio l'inaugurazione alle ore 16.00.
Aperta a tutti e non solo ai partiti della sinistra.
Al momento però i Verdi non ci sono ancora e Rifondazione comunista è spaccata.
C'è ancora molto da lavorare per arrivare ad una unità di tutte le forze politiche ed associative che hanno fatto campagna elettorale per portare due esponenti di sinistra al governo locale.

16.5.08


Conferenza sulla turbogas delle associazioni e comitato

In data 14 u.s. presso la sede dell’associazione Verde Liri si è tenuto un importante incontro di coordinamento tra le associazioni ambientaliste, cittadini/e e rappresentanti politici di Sora ed Isola del Liri per analizzare le risultanze presentate dalla commissione tecnica nominata dal Comune di Sora sulla questione della turbogas della Cartiera del Sole. L’attenta lettura del documento ci ha portati a sottolineare i buoni propositi e le risultanze elencate da detta commissione che sostanzialmente evidenzia le numerose criticità e lacune sia sulla documentazione presentata dall’azienda, quanto sui pericolosi effetti di ricaduta ambientale ipotizzati, tanto per le nano polveri PM2,5 che per i rumori emessi. Si è ritenuto di condividere appieno le segnalazioni di pericolo ed allerta che unitamente alle questioni riportate alla magistratura di Cassino che riguardano in primis il rendimento elettrico dell’impianto e conseguente attribuzione di competenza dell’ente (se Regione oppure Ministero) esaminante la pratica, ci conducono ad affermare categoricamente la necessità di rigettare “in toto” la richiesta avanzata dalla Burgo Group SpA di nulla osta all’installazione dell’impianto turbogas già in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) / Conferenza dei Servizi e di invitare la stessa azienda a richiedere una nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per le gravi implicazioni che una eventuale installazione di detta turbogas così come essa ora è impostata e ubicata in un centro altamente abitativo (circa 60.000 residenti) può comportare sulla salute pubblica, sui raccolti agricoli, sul valore immobiliare d’area e sull’ambiente circostante. Alla luce di dette risultanze che avvalorano tutte le nostre ipotesi di gravità e pericolo dell’impianto, si invitano perciò le amministrazioni comunali di Sora ed Isola del Liri a fare propri i timori che la popolazione locale giustamente manifesta in proposito e a ribadire in sede di Conferenza dei Servizi che si terrà presso la Provincia di Frosinone lunedì 19 p.v., la richiesta di sottomissione del progetto turbogas alla Valutazione di Impatto Ambientale come peraltro già avvenuto per la centrale termica di Guardino (e come invece aveva erroneamente escluso nel nostro caso). Tale raccomandazione è estesa ai rappresentanti provinciali (in primis all’assessore Antimo Simoncelli) e regionali (assessore Filiberto Zaratti).

Hanno partecipato all’incontro e sottoscrivono il presente comunicato: Domenico La Posta dei Verdi; Maurizio D’Andria, presidente dell’associazione Cinema & Società di Sora,; Loreto Tersigni, presidente dell’associazione Verde Liri di Sora; Mauro Capobianco, consigliere comunale PRC di Isola del Liri; Paolo Ceccano, consigliere comunale PRC di Sora, Elio Pizzuti, per il comitato Lungo Fibreno di Isola del Liri.

Verde Liri - Storia, arte, cultura – Associazione di promozione sociale
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La lettera inviata agli organi in indirizzo:

Al Sig. Sindaco di Sora
All’Assessore alle Politiche Ambientali di Sora
Al dirigente tecnico Comune di Sora, Ing. Antonio Facchini
All’Assessore all’Ambiente di Isola del Liri
Al Presidente delle Provincia di Frosinone
All’Assessore provinciale all’Ambiente
Al dirigente Settore Ambiente Provincia di Frosinone
Al Presidente della commissione A.I.A.



Oggetto: Autorizzazione A.I.A dell’impianto di Cogenerazione –Turbogas presso la Cartiera del Sole di Sora

Nell’imminenza della Conferenza dei Servizi che esaminerà la pratica autorizzativa per l’esercizio della centrale di cogenerazione – turbogas presso la Cartiera del Sole (Burgo), la scrivente associazione, in rappresentanza del coordinamento di associazioni e cittadini già sensibili al problema attraverso istanze inviate alle autorità provinciali, regionali, nazionali e di polizia, rinnova l’evidenza di numerose incongruenze nei dati relativi alle emissioni di inquinanti del progettato impianto, sugli effettivi potenziali elettrici dello stesso, e sulle procedure autorizzative finora condotte.
Si rileva oggi che le suddette argomentazioni di critica sono state confermate in larga parte, e ulteriormente approfondite, dalle risultanze della commissione di tecnici nominata dallo stesso Comune di Sora per analizzare i dati finora forniti sull’erigendo impianto.
Da più associazioni zonali è stata ribadita costantemente l’opportunità che tutta la pratica concessoria dovesse essere assoggettata alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A. nazionale o regionale) in base al notevole potenziale elettrico dell’impianto ed alle caratteristiche geografiche del comprensorio: un luogo densamente abitato e dove altresì insiste un’intensa attività di produzione agri–orticola.
Dalla relazione della detta Commissione, in vostro possesso già dal 16 aprile 2008 e redatta da ben sei specialisti in materia di impatto ambientale e nella quale si analizza sostanzialmente la domanda di Autorizzazione Integrale Ambientale (A.I.A.) redatta dalla società Burgo, abbiamo sintetizzato 10 punti di valutazione negativa:

- (emissioni inquinanti in atmosfera)
1 (a pag. 2) Nella Tabella A.7 non viene riportato un confronto con limiti di emissione di atmosfera da sorgente puntuale ma un semplice elenco di valori di riferimento della qualità dell’aria;
2 (a pag. 2) All’impianto di cogenerazione si attribuisce un valore di flusso di massa polveri in Kg/h pari ad 1,36 per 8472 ore annue che corrisponde ad una concentrazione di 3,9 mg/Nm³. Deve assolutamente essere chiarito in sede di conferenza dei servizi se tale valore di concentrazione è frutto di una sovrastima e devono essere chieste delucidazioni in merito. Si sottolinea infatti che una tale emissione non risulta in linea con i dati di letteratura. Soprattutto con quanto riportato dalla normativa europea (BREF) sui Large Combustion Plants (LCP) per turbine a gas adottanti la tecnologia di abbattimento Dry Low Nox. Come evidenziabile in tale documento a pag. 435. I BREF europei come quello descritto e le corrispondenti linee guida italiane risultano un elemento fondamentale da tenere in considerazione nel rilascio dell’AIA.
3(pag 3) Gli impianti devono dimostrare la loro conformità ai BREF europei mediante l’adozione delle Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.)

-(rumori)
4(a pag. 3) E’ opportuno fornire gli aspetti connessi alla progettazione che oltre al fondamentale studio acustico dovrebbe indicare :
La motivazione tecnica- ambientale delle scelte effettuate anche in funzione delle prestazioni;
Il dimensionamento dei sistemi proposti;
Nel caso si optasse per l’installazione di barriere o pareti acustiche:
Il progetto architettonico e calcolo strutturale;
La valutazione dell’inserimento ambientale dell’intervento;

- ( emissioni dell’attuale impianto)
5(a pag. 3) - In sede di conferenza dei servizi devono essere approfonditi i dati mancanti nella tabella B.6, B.6.2 e B.8.2.In quest’ultima in particolare vengono indicate le sostanze inquinanti: polveri, Nox e CO ma non le concentrazioni e i relativi flussi di massa.

- ( rispetto delle normative ambientali)
6(a pag. 4) Le Migliori Tecniche Disponibili (BAT) devono inoltre essere compatibili con gli strumenti di pianificazione e programmazione dei del territorio vigenti. Il Gestore, per l’individuazione delle Migliori Tecniche Disponibili, e l’Autorità competente al rilascio dell’AIA , per la valutazione tecnica della documentazione pervenuta con l’istanza, devono tenere conto innanzitutto dell’allegato IV al D.Lgs 59/05 e del BREF già adottati dalla Commissione Europea, nonché della linea guida specifiche emanate dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio.

( scelta del metodo e delle tecnologie)
7(a pag. 4) la Burgo dichiara di seguire il metodo basato sui criteri di ottimizzazione. La commissione in questo punto dimostra ampiamente come risultano diverse mancanze e la non trattazione di punti essenziali rispetto alla scelta del metodo. L’adozione delle Migliori Tecniche Disponibili può essere dimostrata sia con la tecnologia adottata che con i risultati ottenuti in termini di emissioni. Nel caso in esame entrambi richiedono un approfondimento in sede di conferenza dei servizi. Le tecnologie adottate vanno approfondite … e le emissioni conseguite ai sensi di quanto dichiarato nella trattazione relativa alla scheda A (concentrazione stimata delle polveri)

- ( monitoraggio degli inquinanti)
8(a pag.5) Vista l’importanza che al monitoraggio è stata unanimemente attribuita i tutti gli ambiti di discussione , si ritiene di dover consigliare un notevole approfondimento di tale scheda in sede di conferenza dei servizi. La scheda E risulta praticamente non compilata…..si nota che la descrizione del sistema di monitoraggio in continuo non fa riferimento a quanto riportato nel BREF Europeo e nelle linee guida italiane sui sistemi di monitoraggio. In sede di conferenza dei servizi andrebbe verificata la corrispondenza delle metodiche che la ditta intende utilizzare con quelle previste con le linee guida suddette……e richieste informazioni circa la gestione delle incertezze di misura dei dati in relazione ai limiti di riferimento. Inoltre, la descrizione del sistema di monitoraggio e controllo risulta priva di informazioni circa le manutenzioni e i controlli periodici…..
9(a pag 5) In base a quanto detto e agli incontri effettuati con la cittadinanza si vuole ribadire L’importanza del monitoraggio ante aperam e post operam che vada oltre l’indice di Biodiversità Lichenica prescritto in sede di valutazione di ottemperanza (nell’ambito della verifica di assoggettabilità a VIA da parte della Regione Lazio. Solo misurando i valori effettivi PM 10-2,5 etc. prima e dopo la realizzazione del turbogas si potrà dare un giudizio veramente incontestabile alla questione dell’impatto ambientale relativo ad essa. Rilevamento dei principali inquinanti critici ( PM 10 e 2,5, Nox, CO in primis)…
10 (a pag 5) Non si specificano:
le caratteristiche tecniche di tale misuratore in continuo
i metodi analitici secondo cui verranno verificate le concentrazioni degli inquinanti;
il grado di affidabilità delle misurazioni effettuate…
le procedure che consentono di determinare l’indice di accuratezza relativo (IAR) ..
Si consiglia quindi di chiedere approfondimento in merito…La società non ha fatto riferimento a eventuali misure in discontinuo di verifica che invece a nostro parere dovrebbe prevedere una cadenza almeno semestrale. Sarebbe inoltre opportuno che la società provveda a procedurizzare questo piano di verifica attraverso l’adozione di uno specifico manuale.

In base ai numerosi appunti rilevati dalla commissione comunale relativamente alla domanda di rilascio di AIA da parte della società Burgo, che, a nostro parere invalidano la procedura diautorizzazione, le associazioni e i comitati sottoscriventi sollecitano la rappresentanza del Comune di Sora ed Isola del Liri presso la Conferenza dei Servizi, a evidenziare, punto su punto, tutte le incongruenze, contraddizioni e illegittimità che emergono dall’unico documento tecnico in grado di difendere gli interessi dei cittadini. Che si facciano promotori di attenta analisi, da parte dell’autorità provinciali competenti, della domanda di autorizzazione AIA e che, infine, inducano la società a procedere alla valutazione di impatto ambientale (VIA).
A tal proposito si ribadisce la necessità di chiarire la effettiva potenza elettrica dell’impianto in questione, considerando che il potenziale dichiarato dalla società Burgo ci appare sottostimato e che tale verifica ci sembra d’obbligo per una valutazione oggettiva del potenziale impatto ambientale dell’opera in progetto.
Si richiede inoltre:
alla luce di quanto sopra i soggetti firmatari chiedono pertanto di essere di essere ammessi ad intervenire alla conferenza dei servizi, la cui prima riunione è programmata per il 19 del corrente mese.

Sottoscrivono le associazioni e i comitati:

Verde Liri – storia, arte, cultura - Sora ,
pres. Loreto Tersigni

Cinema e Societa – Sora,
pres. Dott. Maurizio D’Andria

Comitato di Tutela Lungo Fibreno - Isola del Liri
Prof. Elio Pizzuti

Domenico La Posta
Gruppo Verdi di Sora

(Nella foto il fiume Liri a San Domenico di Sora)

RASSEGNA STAMPA: Ciro Altobelli de "il Tempo"

La commissionte tecnica chiamata a esaminare la situazione sta valutando i dubbi avanzati da associazioni e comitati
Turbogas, l'iter rischia di fermarsi
Sora: D'Andria attacca quanti si apprestano «a salire sul carro dei vincitori»

SORA Sulla turbogas ci sono, e ci potrebbero essere ancora a breve, novità a dir poco clamorose.
Dalle risultanze dei lavori della commissione tecnica e da voci raccolte, stanno venendo al pettine tutti quei dubbi evidenziati già da tempo da alcuni ambientalisti, comitati ed associazioni.

Se si arrivasse ad un blocco dell'iter autorizzativo, almeno fino ad una valutazione più completa dei dati (peraltro in alcuni casi mancanti o sottodimensionati) sarebbe la definitiva vittoria di chi finora era stato considerato, nel migliore dei casi, alla stregua di un allarmista che genera dubbi su cose che non sa.
Ma qui le cose, con ogni probabilità, non stanno così.
Maurizio D'Andria, uno dei più accaniti sostenitori della battaglia no-turbogas, ieri ha lanciato stilettate profondissime anche ai giovani di sinistra che ora vorrebbero «salire sul carro dei vincitori» pur non avendo dato nessun apporto alla battaglia.
Sul caso sono stati fatti esposti e denunce a Procura, Presidenza della Repubblica, Commissione Europea, Presidenza di Regione e Provincia. Proprio D'Andria, insieme all'ass.Verde Liri, Domenico La Posta dei Verdi ed altri, da quasi due anni hanno portato avanti una dura battaglia da soli o quasi, chiedendo aiuto a tutti e non ricevendo niente da nessuno.
Forse solo scherno, prese in giro e qualche minaccia.
Ma che i dati non convincono del tutto ora lo dice anche la commissione tecnica voluta dall'amministrazione comunale.
Quindi prima di dare altri via libera bisogna fare una lunga pausa di riflessione e controllare bene.
Da tempo i contrari alla centrale chiedono la valutazione dell'impatto ambientale.
Da tempo in tanti si chiedono del perché, testardamente, questo passaggio fosse stato negato.
Non è forse giusto per i cittadini avere tutte le garanzie? E ora mica si vorrà ricorrere all'ignobile ricatto dei posti di lavoro? No, non sarà così. Ora qualcosa ci dice che almeno si farà più attenzione.
Il Tempo 15/52008
(Nella foto in alto il fiume Liri "rapato a zero" nel 2005)

13.5.08


LA RELAZIONE TECNICA DELLA COMMISSIONE COMUNALE SULLA TURBOGAS



Cosa fare ora? Dovrebbe tornare tutto in regione. Sul Fibreno nel comune di Sora si sta realizzando una turbogas alla cartiera del Sole.
La relazione tecnica della commissione comunale consegnata al comune di Sora ha espresso in questi giorni un documento sul progetto consegnato dalla azienda prima in regione e successivamente in provincia.
Si dice che nella domanda per l’A.I.A. ci sono dati non forniti. I dati non sono conformi con i dati europei e sono sovrastimati.
La domanda è incompleta per le polveri sottili. Non si sono confrontati con le normative. Qui nel caso della turbogas le polveri raddoppiano. E con un generatore di ultima generazione tali quantità di polveri non si dovrebbero avere.
Tutta la zona è urbanizzata e a pochi metri dal fiume Fibreno, un patrimonio unico al mondo.
Si conclude, ed è anche la mia idea, che la provincia non dovrebbe rilasciare l’AIA e il tutto dovrebbe essere rinviato in regione o addirittura al ministero per l’applicazione della V.I.A. perché il progetto presentato è un progetto alla carlona perché anche il Flusso di massa è troppo alto rispetto ad altre turbogas anche di 400 Mw.
Senza la VIA, come è successo per la nostra turbogas, si sono lasciati fuori alcuni aspetti tecnici. Se fosse stata applicata si sarebbero controllati tutti i possibili impatti sull’ambiente.
Una turbogas che somiglia piu’ ad un termovalorizzatore.
Ma anche sul rumore ci sono problemi non risolti. Manca un progetto di abbattimento per i rumori che non hanno presentato.
La commissione ha posto l’accento su alcuni aspetti prima che sia troppo tardi. La Burgo non dimostra di applicare le migliori tecnologie. Ci sono in definitiva aspetti tecnici che non si evincono dal progetto.

Scrivono i tecnici incaricati dal Comune:

"I tecnici hanno elaborato il presente documento affinchè l’Amministrazione Comunale di Sora potesse meglio affrontare la conferenza dei servizi di prossima apertura in Provincia. I professionisti hanno espresso le conclusioni suddette quali membri della cittadinanza del territorio interessato dall’impianto energetico e quali professionisti quotidianamente impegnati nelle valutazioni di impatto ambientale.

La domanda di AIA è stata redatta facendo uso della modulistica predisposta dalla provincia e di derivazione statale. La modulistica è suddivisa in cinque sezioni (A, B, C, D ed E) che andremo a considerare separatamente nei punti che seguono al fine di permettere un più agevole utilizzo in sede di conferenza dei servizi. Si precisa che la scheda C non deve essere compilata in quanto di pertinenza di impianti esistenti che vogliono apportare modifiche significative al proprio assetto.

OSSERVAZIONI SULLA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA PER IL RILASCIO DI A.I.A.

Scheda A – Informazioni generali

In tale allegato devono essere date alcune informazioni di base e in via prioritaria il “Quadro normativo attuale in termini di limiti alle emissioni (tabella A.7).

Nella Tabella A.7 non viene riportato un confronto con limiti di emissione in atmosfera da sorgente puntuale ma un semplice elenco di valori di riferimento della qualità dell’aria. Nella domanda di autorizzazione non si è riscontrata mai l’indicazione dei limiti di emissione in atmosfera applicabili all’impianto in esame (questo vale sia per il camino “caldaia” che per il camino di “by pass”). Se la centrale adotta un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni bisogna dichiarare quali sono i valori limite di riferimento. Confrontarsi con i limiti di qualità dell’aria ambiente avrebbe senso solo nel caso si prevedesse da parte della Burgo un monitoraggio costante di questa con centraline di rilevamento. In realtà andrebbero presi in considerazione i limiti di cui all’allegato II alla parte V del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 che fanno riferimento agli impianti di cui all’articolo 273 inerente i grandi impianti di combustione.

Nella relazione - Allegato A.24, nel quadro di riferimento ambientale, a pagina 64 si riporta la tabella 16 in cui all’impianto di cogenerazione si attribuisce un valore di flusso di massa polveri in Kg/h pari ad 1,36 per 8.472 ore annue. Tale valore viene confermato nella tabella 20 di pagina 69 dove in corrispondenza della colonna “concentrazione massima” si riporta un asterisco con la seguente nota in calce “il fornitore della turbina ha fornito il valore di flusso di massa che corrisponde ad una concentrazione di 3,9 mg/Nm3”.

Deve assolutamente essere chiarito in sede di conferenza dei servizi se tale valore di concentrazione è frutto di una sovrastima e devono essere chieste delucidazioni in merito. Si sottolinea infatti che una tale emissione non risulta in linea con i dati di letteratura (vedi allegato in formato informatico (CD) “Impatto ambientale dei cicli combinati alimentati a gas naturale, con particolare riferimento all’emissione di polveri sottili” redatto dal Politecnico di Milano) circa le polveri emesse dalla tipologia di impianto in oggetto e soprattutto con quanto riportato dal BREF sui LCP (Large Combustion Plants) per turbine a gas adottanti la tecnologia di abbattimento Dry Low NOx. Come evidenziabile in tale documento a pagina 435 “Example 7.2.1.2 - Gas turbine equipe with Dry Low Nox combustion chambre” i valori di concentrazione in polvere sono inferiori all’1%. I Bref europei come quello descritto e le corrispondenti linee guida italiane risultano un elemento fondamentale da tenere in considerazione nel rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale. Gli impianti devono dimostrare la loro conformità ad essi mediante l’adozione delle migliori tecniche disponibili (MTD) in inglese Best Available Techniques (BAT).

(Allegato cartaceo “stralcio del BREF” e allegato informatico (CD) “intero BREF”)

Per quel che concerne il paragrafo 4.6 “Rumore” della relazione A.24 che inizia da pagina 126, nello studio presentato dal proponente si evince che nel periodo di riferimento notturno sono presenti delle criticità sia per quanto riguarda il limite assoluto che differenziale.

Lo scenario previsionale suddetto, che rappresenta lo stato di progetto, è stato affrontato introducendo misure di mitigazione che prevedono principalmente silenziatori su parti di impianto (camino principale e camino di by-pass, filtri di aspirazione dell’aria della turbina), ma allo stato attuale “[omissis]… ancora in fase di definizione…[omissis]”, come dichiarato nella relazione tecnica redatta dalla NIER Ingegneria S.p.A.

Inoltre sono state previste misure di mitigazione aggiuntive “[omissis]… qualora si dovesse evidenziare il superamento dei limiti normativi anche se l’analisi svolta non ne ha rilevato la necessità… [omissis]”, consistenti in barriere acustiche e pareti fonoisolanti e fonoassorbenti.

Considerando che tali interventi di mitigazione proposti risultano efficaci e quindi concretamente realizzabili, è opportuno fornire gli aspetti connessi alla progettazione che, oltre al fondamentale studio acustico dovrebbero indicare:

 La motivazione tecnica-ambientale delle scelte effettuate anche in funzione delle prestazioni;

 Il dimensionamento dei sistemi proposti;

 Nel caso si optasse per l’istallazione di barriere o pareti acustiche:

¬ Il progetto architettonico e calcolo strutturale;

¬ La valutazione dell’inserimento ambientale dell’intervento.

Scheda B – Dati e notizie sull’impianto attuale

In sede di conferenza dei servizi devono essere approfonditi i dati mancanti nella tabella B.6, B.6.2 e B.8.2. In quest’ultima in particolare vengono indicate le sostanze inquinanti: polveri, NOx e CO ma non le concentrazioni e i relativi flussi di massa.

Scheda D – Individuazione della proposta impiantistica ed effetti ambientali

Le Linee Guida riportano:

“Le condizioni per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (valori limite di emissione, livelli/indici prestazionali ambientali…) sono determinate, generalmente, sulla base delle prestazioni delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT), individuate per lo specifico impianto dal singolo Gestore. Tali tecniche sono quelle ambientalmente più efficaci tra quelle economicamente applicabili nelle specifiche condizioni (di settore produttivo, impiantistiche, gestionali, geografiche ed ambientali). Le Migliori Tecniche Disponibili (BAT) devono inoltre essere compatibili con gli strumenti di pianificazione e programmazione del territorio vigenti.

Il Gestore, per l'individuazione delle Migliori Tecniche Disponibili, e l’Autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la valutazione tecnica della documentazione pervenuta con l’istanza, devono tenere conto innanzitutto dell'allegato IV al D.Lgs. 59/05 e dei BRef già adottati dalla Commissione Europea, nonché della linea guida generale o delle linee guida specifiche emanate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Per specifiche esigenze, il Gestore può riferirsi ad altre tecniche ed in particolare ai BRef già adottati dalla Commissione Europea, ai BRef proposti per l’adozione dalla Direzione Generale per l’Ambiente della suddetta Commissione e dei Final Draft licenziati dall’European IPPC Bureau di Siviglia.

In subordine sono considerati i Draft in discussione presso il TWG incaricato dall’European IPPC Bureau (almeno quelli giunti al secondo livello). I suddetti documenti sono scaricabili dal sito ufficiale dell’European IPPC Bureau di Siviglia all’indirizzo internet: eippcb.jrc.es.”

Nella scheda D.2 “Scelta del metodo” la Burgo dichiara di seguire il metodo basato sui criteri di ottimizzazione.

Nel caso si applichi il suddetto metodo, il procedimento dovrebbe comporsi dei seguenti passi:

1. confronto con i BRef applicabili al caso in esame,

2. generazione delle alternative,

3. la valutazione qualitativa per ogni opzione delle emissioni e dei consumi,

4. la valutazione qualitativa degli effetti di ogni scelta impiantistica alternativa,

5. l’effetto complessivo (qualitativo) in base al quale è stata prescelta la soluzione impiantistica, descritta nelle schede B e C.

L’unico punto che risulta affrontato è quello di confronto con il Bref nella scheda D.4.1. Tale confronto risulta però da approfondire sia relativamente al confronto con il Bref citato dui grandi impianti di combustione, sia perché non vi sono indicazioni in riferimento agli altri Bref e linee guida applicabili al caso in esame. In particolare mancano riferimenti ai Bref cosiddetti orizzontali quali ad esempio quelli indicati nella tabella che segue.

LG orizzontali applicabili

Linee Guida Generali per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili - allegato I del D.M. 31/01/2005

Documento di Riferimento sui Principi Generali del Monitoraggio - allegato II del D.M. 31/01/2005

Linee Guida sugli aspetti economici e sugli effetti incrociati (gennaio 2006 - in bozza - non pubblicata)

Reference Document on the General Principles of Monitoring (July 2003)

Reference Document on Economics and Cross Media Effects (July 2006)

Tali mancanze unitamente alla non trattazione dei punti da 2 a 5 devono essere motivate in sede di conferenza dei servizi.

L’adozione delle Migliori Tecniche Disponibili può essere dimostrata sia con le tecnologie adottate che con i risultati ottenuti in termini di emissioni. Nel caso in esame entrambi richiedono un approfondimento in sede di conferenza dei servizi. Le tecnologie adottate vanno approfondite ai sensi di quanto specificato nel presente punto e le emissioni conseguite ai sensi di quanto dichiarato nella trattazione relativa alla scheda A (concentrazione stimata delle polveri).

Scheda E – Modalità di gestione degli aspetti ambientali e piano di monitoraggio

Vista l’importanza che al monitoraggio è stata unanimemente attribuita in tutti gli ambiti di discussione, si ritiene di dover consigliare un notevole approfondimento di tale scheda in sede di conferenza dei servizi. La scheda E risulta praticamente non compilata ed in nota si legge “per maggiori dettagli, si faccia riferimento all’allegato E.4 “piano di monitoraggio e controllo” ed a quanto riportato nell’istanza di AIA dell’attività IPPC di cartiera”.

Andando quindi ad esaminare l’allegato E.4 “piano di monitoraggio controllo” si nota che la descrizione del sistema di monitoraggio in continuo non fa riferimento a quanto riportato nel BREF europeo e nelle linee guida italiane sui sistemi di monitoraggio. In tali documenti vengono fornite la metodiche ritenute le “migliori tecniche disponibili” per l’analisi in continuo delle emissioni in atmosfera. In sede di conferenza dei servizi andrebbe verificata la corrispondenza delle metodiche che la ditta intende utilizzare con quelle previste nelle linee guida suddette. In tale ambito andrebbero anche richieste informazioni circa la gestione delle incertezze di misura dei dati in relazione ai limiti di riferimento (cosa anche questa richiesta dalle linee guida sui sistemi di monitoraggio).

Inoltre, la descrizione del sistema di monitoraggio e controllo risulta priva di informazioni circa le manutenzioni e i controlli periodici programmati e la loro periodicità al fine di garantire l’efficienza continua dell’impianto.

In base a quanto detto e agli incontri effettuati con la cittadinanza si vuole ribadire l’importanza del monitoraggio ante operam e post opera che vada oltre l’Indice di Biodiversità Lichenica prescritto in sede di valutazione di ottemperanza (nell’ambito della verifica di assoggettabilità a VIA da parte delle Regione Lazio. Solo misurando i valori effettivi del PM10-2,5 etc. prima e dopo la realizzazione del turbogas si potrà dare un giudizio veramente incontestabile alla questione dell’impatto ambientale relativo ad essa. Il insieme all’università di Cassino possono fornire un contributo nel merito.

La realizzazione di una rete di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso l’istallazione di centraline di rilevamento dei principali inquinanti critici (PM10 e 2,5, NOx, CO in primis) risulta determinante per aumentare l’affidabilità e la completezza del Piano di Monitoraggio e Controllo dell’Azienda e quale elemento di garanzia per i cittadini che potranno essere costantemente informati sulla qualità dell’aria e sulle reali cause di eventuali alterazioni della stessa.

Inoltre, nonostante nella scheda E siano stati indicati gli inquinanti da monitorare e sia stato menzionato il sistema di monitoraggio in continuo che verrà istallato, non si specificano:

- le caratteristiche tecniche di tale misuratore in continuo;

- i metodi analitici secondo cui verranno verificate le concentrazioni degli inquinanti;

- il grado di affidabilità delle misurazioni effettuate (ossia il grado di incertezza dei valori misurati dal sistema in continuo);

- le procedure che consentono di determinare l’indice di accuratezza relativo (IAR) – tale indice permette di valutare l’effettiva efficienza del sistema di misurazione in continuo.

Si consiglia quindi di chiedere approfondimenti in merito ed in particolare sulla determinazione dello IAR: tale determinazione si raggiunge confrontando i valori rilevati dal sistema in continuo con quelli rilavati da un piano di campionamento discontinuo.

La società non ha fatto riferimento a eventuali misure in discontinuo di verifica che invece a nostro parere dovrebbe prevedere con cadenza almeno semestrale.

Sarebbe inoltre opportuno che la società provveda a procedurizzare questo piano di verifica attraverso la adozione di uno specifico manuale".