L’intervento della dott.ssa Maria Grazia Baldanzi al Corso di formazione alla Caritas di Sora: immigrati fra accoglienza, integrazione e risorse. Il saluto di don Akuino Toma Teofilo
di Antonella Piccirilli
Una mattinata al mese dedicata alla formazione, per conoscere,
conoscersi, informarsi, riflettere insieme, chiesa e territorio: il programma di formazione per gli operatori
Caritas, il 31 ottobre, è al suo primo appuntamento di questo nuovo anno
sociale. Il tema affrontato è delicato
quanto importante: integrazione e immigrazione. La mattinata ha visto impegnate
diverse decine di volontari Caritas da tutta la Diocesi di
Sora-Aquino-Pontecorvo, sollecitati dal responsabile don Akuino Toma Teofilo con
la sua equipe, per un qualificato momento formativo, con uno sguardo specifico
sulla situazione sanitaria degli immigrati senza permesso di soggiorno.
Intervento centrale è stato quello della dott.ssa Maria Grazia Baldanzi,
assistente sociale referente del servizio multietnico del dipartimento 3D della
ASL di Frosinone.
Nell’introdurre i lavori don Akuino ha sottolineato la difficoltà di integrazione
degli immigrati anche nel nostro territorio: finita la fase dell’emergenza,affidata a diverse cooperative e alla Protezione
civile, il Ministero dell’Interno ha deciso di intervenire a livello nazionale con
il “Sistema di protezione per richiedenti asilo e
rifugiati (SPRAR)” . Questo
progetto però sta incontrando anche da noi la resistenza di molte
amministrazioni comunali, non pronte a realizzare progetti di integrazione. Se da
un lato integrazione significa per l’immigrato inserirsi nella vita della
nazione, dall’altro lato anche noi dobbiamo educarci ad accoglierlo. Basterebbe per questo pensare
ai 4000 e più immigrati presenti nella nostra Diocesi e interrogarci: l’altro è
nemico, o fratello della stessa razza umana? È questo l’interrogativo lanciato
da don Antonio Di Lorenzo nel suo intervento sulla pastorale integrata, dopo un
breve momento di preghiera guidato da don Ruggero Martini.
Preziosa la presenza della dottoressa Maria
Grazia Baldanzi, con la sua più che ventennale esperienza nel campo della
tossicodipendenza, delle fragilità, delle marginalità. Lei che dal 1996 si
occupa dell’assistenza sanitaria degli immigrati senza permesso di soggiorno. Il
suo contributo di operatrice sociale di un soggetto pubblico, ha “agganciato”
la simpatia e l’attenzione di tutti i presenti, per il suo grande spessore
umano, prima ancora che per la reale e apprezzata professionalità. Il quadro
della situazione non è idilliaco e la dottoressa Baldanzi non lo nasconde, ma
incoraggia tutti a lavorare in rete, costruendo una base di competenza anche
attraverso la conoscenza delle leggi (preziosa l’indicazione del sito per
accedere alla normativa della Regione Lazio: http://www.simi.it/societa/sezioniRegionali/sezRegionali.html).
La
dottoressa ha fornito informazioni concrete per accedere alle leggi, alle
informazioni necessarie per orientarsi nel mondo dell’integrazione, in vista
di trasmettere agli immigrati, e non
solo,sia il coraggio per andare avanti, sia la volontà di attingere alle
risorse previste dalla legge per loro. Il prossimo appuntamento per gli
operatori Caritas di tutta la
Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo è previsto alla fine di
novembre, per approfondire le competenze di ogni operatore Caritas e
qualificare il proprio servizio agli ultimi.
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