"Io speriamo che me la cavo" del 1990 in cui raccoglieva 60 temi dei suoi piccoli studenti.
Due anni dopo Lina Wertmùller ha diretto la versione cinematografica interpretata da Paolo Villaggio. Anche la sua seconda opera "Dio ci ha creato gratis" è diventata un film per la televisione trasmesso il 1 ed il 2 dicembre 1998 su Canale 5 per la regia dell'esordiente Angelo Antonucci. In questa fiction partecipa anche Nino Manfredi nel ruolo del cardinale Fonzeca. L'ambientazione è nella Napoli della fine degli anni '90 ed all'inizio vediamo il parroco di paese don Salvatore il quale, dopo aver celebrato un matrimonio, sparisce nel nulla. In sua sostituzione il cardinale nomina il nuovo parroco nella persona del sacerdote-detective don Michele Malacria ( Leo Gullotta ). Il nuovo reverendo inizia quindi ad indagare su alcuni loschi traffici in una zona in cui domina l'organizzazione camorristica ma, allo stesso tempo, si prende cura dei bambini della parrocchia ed in particolare della figlia di un locale camorrista cantante per diletto. Il cardinale, per non rivelare la sua vera identità, si presenta come don Ferdinando. Il predecessore don Salvatore è finito in ospedale e qui il nuovo sacerdote lo andrà a trovare e questi gli consegnerà la sua agenda. Don Michele sarà quindi benvoluto dai ragazzi e bambini della parrocchia dei quali si prenderà cura. Anche l'amicizia con il cardinale è ottima ma questi, durante una delle tante udienze, viene colpito da un infarto. Ristabilitosi, celebrerà assieme a don Michele la messa della notte di Natale. A mio parere, la seguente fiction vuole ritrarre la dura realtà che in quegli anni vi era nella città di Napoli ben documentata dal maestro elementare nelle sue opere letterarie in cui raccoglie i temi dei suoi discepoli. "Dio ci ha creato gratis" è un'ottima fiction a carattere religioso nella quale il protagonista Leo Gullotta veste i panni di uno pseudo-sacerdote in quanto detective per poter compiere indagini sulle cosche mafiose in paese. Nino Manfredi ( Cardinale Fonzeca ) è qui alla fine della carriera e nel ruolo interpretato si avverte la stanchezza come lo possiamo cogliere nella sequenza in cui, accasciandosi sulle scale, viene colto da malore.
* Veroli 26 novembre 2013 di Gabriele Mattacola Dall’8 novembre insegnante-volontario
presso ACLI di Frosinone nei giorni di lunedi’;
mercoledi’ e venerdi’.
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