Lettera inviata al Coordinatore attività
personale staff
Direttore
Generale A.S.L. Frosinone Dott.
Giovanni Cirillo
E
p. c. Direttore Generale A.S.L. Frosinone Dott.ssa
Isabella Mastrobuono
La
situazione dell’ospedale “Ss. Trinità”, oltre a dipendere
dalle scelte compiute dalla regione, dipende dalla capacità di
produrre risultati in termini oggettivi e statistici. Più volte
è stato rappresentato che, nonostante la carenza di
personale, l’ospedale è in grado di vantare numeri superiori alle
altre strutture provinciali. Tuttavia, al fine di evitare
ulteriori depotenziamenti è necessario migliorare –
se possibile - i risultati fin qui conseguiti; in primo
luogo, per offrire prestazioni di livello sempre maggiore alle
persone; in secondo luogo, per salvaguardare i posti di lavoro
degli attuali dipendenti, che – in base alle ultimenovità
legislative – rischierebbero, in caso ulteriore di depauperamento
dell’ospedale il trasferimento presso altre sedi.
Il
Reparto di Radiologia e Diagnostica, fino al 2013, poteva vantare
numeri di eccellenza, basti pensare che era possibile effettuare, con
tempi di attesa accettabili, dal lunedì al venerdì i seguenti
esami: mammografie, TAC, lastre. Purtroppo, sembrerebbe che: per
la mammografia, non è possibile ottenere un appuntamento in quanto
si supera l’anno di attesa; per una radiografia, non è
possibile fissare l’appuntamento tramite CUP ma si riceve il
consiglio di recarsi personalmente il giovedì mattina presto per
prenotare l’esame; per la TAC, invece risulta che è possibile
effettuare, per gli esterni, un solo esame con contrasto al giorno.
Sembra che tale situazione vada avanti da qualche mese ed è
francamente incomprensibile per i seguenti motivi:
-
Comporta un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini, una
diminuzione della prevenzione e della possibilità di effettuare
diagnosi precoci (con conseguente aggravio sulla spesa
regionale);
-
Non vi è stata alcuna diminuzione del personale;
-
Le apparecchiature funzionano regolarmente;
-
Provoca il mancato ammortamento del costo delle apparecchiature
diagnostiche se non impiegate per un adeguato numero di esami;
Tutto
ciò, sembra contraddire le politiche di controllo della spesa, in
quanto chi necessità di un esame è costretto a rivolgersi in
alternativa a strutture convenzionate, a quelle extra ASL, o
addirittura fuori regione con conseguente aumento della mobilità
passiva. Dal quadro descritto emerge che le scelte compiute
finora sembrano portare verso una drastica diminuzione dei risultati
numerici e statistici, che come accennato determinano le scelte
regionali. Inoltre, sembrano contraddire la volontà di difendere il
“Ss. Trinità”, infatti, se la sua salvaguardia dipende dai
“numeri” una loro flessione può essere usata come ragione
giustificatrice per ulteriori depotenziamenti, tagli e trasferimento
di personale.
Premesso
quanto sopra, si prega di voler intervenire con urgenza,
invertendo le scelte compiute fino a questo momento, al fine di
ripristinare le precedenti modalità di svolgimento degli esami
sopra indicati.
In
attesa di un gentile riscontro, con l’occasione si porgono cordiali
saluti.
* Sora,
11 agosto 2014. La
Portavoce Valeria
Di Folco.
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