Il commento di don Donato Piacentini “Sembrava che le persone
fossero state chiamate personalmente”
Per due settimane la
Statua della Madonna di Fatima è stata “cittadina onoraria di
Sora”. Un evento fortemente voluto da don Donato Piacentini. In
molti hanno chiesto di conoscere le sue impressioni ed i suoi
commenti dopo questa straordinaria esperienza “mariana”. Lo
abbiamo incontrato.
Può “raccontarci”
le sue prime impressioni sulle due settimane della Statua della
Madonna di Fatima a Sora?”Non sempre è facile tradurre con
parole, anche le più appropriate e significative, quelli che sono i
moti dell’anima, gli interrogativi, gli atteggiamenti vari, i
sentimenti profondi e l’intensa commozione”. Perché
questo? “Perché non è facile quantificare ed esprimere
compiutamente, attraverso frasi, espressioni, tutto quello che si è
provato in occasione della venuta nella Parrocchia di S. Bartolomeo,
S. Silvestro e S. Ciro,della Statua della Madonna Pellegrina di
Fatima.Un evento unico, entusiasmante, coinvolgente che ha
conquistato tutti , senza distinzioni, per cui possiamo affermare e
ripetere, con Maria : “ alla fine, il mio Cuore Immacolato
trionferà ! “ e trionfo è stata questa venuta di Maria!Sembrava
che le persone fossero state chiamate personalmente per accorrere in
frotte numerose e festanti, ai piedi della Madre celeste”.E
la partecipazione della gente? “Una marea di popolo
ha accolto e si è riversata nelle Chiese dove la Statua della
Madonna ha sostato in queste due settimane di presenza.
Quanta gioia ! Quante lacrime quanta preghiera ! Quanta
partecipazione al fitto ed intenso programma articolato che ha visto
avvicendarsi persone di ogni età, ceto, preparazione, cultura,
estrazione sociale ! Tanti i sacerdoti che
invitati hanno presieduto le varie celebrazioni, molti sono venuti
pellegrini in mezzo alla moltitudine dei fedeli. Il nostro vescovo
Gerardo non ci ha fatto mancare la sua presenza in tante e diverse
occasioni, pregando, cantando, camminando vicino a Maria e in mezzo
al suo popolo. Molti devoti sono arrivati dai
luoghi più lontani, moltissimi dai paesi limitrofi e dal vasto
territorio dentro e fuori dell’agro sorano”.È stata
molto notata la presenza dei malati.
“Quanti i malati con il loro bagaglio di sofferenze e di
speranze inchiodati alle loro carrozzelle ! Il grido accorato e
silenzioso di tanti cuori affranti e feriti che imploravano aiuto,
sostegno e conforto. Quante mani protese per toccare solo la
portantina su cui era collocata la Statua della Vergine Santa, per
dire grazie a Lei, la Madre benedetta, con il sorriso e la
gratitudine. E’ stata la commossa e plebiscitaria partecipazione
dei fedeli che hanno voluto tributare l’omaggio di fede a Colei che
Gesù ci ha dato, sotto la croce, come Madre amorevolissima”.Allora
Sora si è confermata “città mariana! ”Sora ama la
Madonna ! Sora è città mariana ! Maria chiama e i fedeli accorrono
per onorarla. E’ una grande consolazione ! E’ stato un tripudio
di fede e di amore. Qualcuno l’ha definita una missione e in tale
direzione e per questo fine si era pregato per molto tempo prima
dell’arrivo della Immagine della Madonna Pellegrina. Ora che le
luci si sono spente e ci si è riimmersi nella quotidianità, rimane
vivo il ricordo che non deve spegnersi, ma da tenere sempre presente
ed operante”. A quali iniziative, ora, si sta pensando?“Si
stanno approntando alcune iniziative per tenere accesa questa fiamma
di fede e di preghiera e per fare in modo che i frutti ottenuti
possano essere occasione di maggiore conoscenza, formazione,
maturazione, rispondente impegno e partecipazione responsabile alla
vita ecclesiale”.
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