11.7.08

TURBOGAS ALLA CARTIERA DEL SOLE

ALLA REGIONE LAZIO Area Valutazione Impatto Ambientale Viale Tintoretto, 432. 00142 - Roma e p.c. AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

Oggetto: Progetto di realizzazione di una Centrale di cogenerazione alimentata a gas naturale a Sora (FR) della Cartiera del Sole, in Viale San Domenico, al confine col Comune di Isola del Liri. Richiesta di Verifica di Assoggettibilità alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Richiesta di Valutazione di Incidenza.

Martedì, 24 ottobre 2006 è apparso su un giornale locale che la Cartiera del Sole, in Viale San Domenico a Sora, in Provincia di Frosinone, ha presentato alla Regione Lazio, Area Valutazione Impatto Ambientale, Viale Tintoretto 432, la richiesta di Verifica, ai sensi dell'art. 46 della legge regionale 7 giugno 1999 n. 6 e dell'art. 1 comma 6 del DPR 12 aprile 1996 di Assoggettabilità alla Procedura di Via del progetto di realizzazione di una centrale di cogenerazione alimentata a gas naturale presso la stessa cartiera e la richiesta di valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 6 comma 3, della Direttiva 92/43 CEE (HABITAT) e dell'art. 5 del DPR marzo 2003, n. 120 in quanto l'intervento interessa l'area ZPS Codice IT 6050008, denominata "Monti Simbruini - Ernici" e l'area SIC/ZPS Codice IT 6050015 denominata "Lago di Posta Fibreno". Una notizia apparsa sulla stampa all'improvviso. I cittadini del posto, in una zona abbastanza antropizzata e forse già inquinata, non sono a conoscenza del progetto e dei reali rischi che si potrebbero avere in caso di realizzazione della centrale. Prima di dare un parere si dovrebbe sapere di piu' sull'impatto della centrale sull'ambiente circostante, sulla salute degli abitanti e sul fiume Fibreno. I cittadini interessati e quelli di San Domenico, nel Comune di Isola del Liri, non sono stati coinvolti nel processo di elaborazione del progetto e chiedono di prendere parte al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.

* Sora 21 novembre 2006. La mia lettera alla Regione Lazio inviata successivamente per conoscenza ad altri enti sovracomunali. Una battaglia che è nata in solitudine e in attesa di interventi di altri ambientalisti e dei partiti che sono arrivati. Partiti di centro, di destra e di sinistra ma poi siamo rimasti in pochi. Noi quattro gatti e i partiti della sinistra. Tutti gli altri sono spariti.
Chiedevo che venisse applicata la procedura di VIA ma la mia osservazione è rimasta lettera morta, valutazione sull'ambiente che poteva risolvere tutto e farci passare giorni piu' tranquilli e dedicarci ai tanti, altri, problemi del territorio.
Un progetto per noi lacunoso e mancante di dati fondamentali. La turbogas, per noi, inquina di piu' di tante altre con potenza superiore già in funzione in altri parti della nostra penisola.
Dopo la prima riunione ufficiale che ho richiesto all'assessorato all'ambiente del Comune di Sora con i dirigenti della società , i cittadini e gli stessi amministratori comunali dell'agosto 2007 è partita la fase di raccordo e d'intervento di associazioni, di ambientalisti e di cittadini costituiti in comitato. Un anno di lotta anche dura con incontri, conferenze stampa, studio di atti, progetti ed esposti.
Oggi a distanza di un anno, siamo al 4 luglio 2008 e dopo la lettera di Maurizio D'Andria agli operai della cartiera che dice: "non c'è dualismo tra noi, o la turbogas o il lavoro. Solo il rispetto per la salute umana e per l'ambiente puo'garantire il vostro posto di lavoro. Siamo convinti che l'unico vero interesse della Burgo S.P.A. sia la produzione di energia elettrica e la progressiva dismissione della produzione cartaria e, con essa, l'eliminazione sostanziale della forza lavorativa presente oggi in cartiera", arriva una nota della cartiera e della Cisl.
La Cisl in un comitato inviato alla stampa ci chiama (a tutti noi: associazioni, Verde Liri, gruppo Verdi di Sora, Cinema&Società e Comitato Lungo Fibreno), arroganti, senza titoli e ignoranti. Scrive il sindacato: "l'esperienza ha dimostrato che tali impianti permettono il piu' alto livello di efficienza energetica unito ai maggiori vantaggi in termini di consumo e di impatto ambientale".
Ma noi, dopo vari studi e ricerche, siamo preoccupati per le sorti della fabbrica e degli operai. A Chieti la fabbrica è stata chiusa e si potrebbe così verificarsi l'ipotesi di D'Andria, ma anche nostra, perché la produzione elettrica della fabbrica potrebbe diventare la seconda voce di fatturato e poi perché non siamo ancora riusciti ad essere sicuri della reale potenza dell'impianto, nuovo da realizzare, perché il dato riportato sui documenti varia.
Vogliamo dire solo in risposta che:
nella nota pubblicata sulle cronache locali di questi giorni in merito alla vicenda Turbogas di Sora, si denuncia la particolare congiuntura industriale del comparto cartario ed in particolare della Cartiera del Sole di Sora e la necessità di approvare celermente le autorizzazioni di esercizio, indicando la costruzione di questo nuovo impianto come essenziale e risanante. per l’economia dell’industria.
Nella vostra nota si scorge un senso di frustrazione e di impotenza rispetto alla congiuntura internazionale che rischia di annientare una delle poche realtà industriali importanti e tradizionali del nostro territorio e mettere a repentaglio tanti posti di lavoro.
Quali le cause di questa perenne crisi, le politiche industriali, gli effetti della globalizzazione, una sola osservazione consentiteci, sembra a noi oramai palese che il destino di un’industria non dipende solo dall’efficienza produttiva o da un’equilibrata politica sindacale, ma risponde sempre più spesso a variabili economiche assolutamente indipendenti dalle dinamiche interne.
Si ricordi a proposito la chiusura della Goodyear a Cisterna di Latina (attualmente è in corso, come voi ben sapete, una vertenza per i tanti morti che provocarono le lavorazioni nocive; speriamo che questo non avvenga anche nella cartiera del Sole)
Vorremmo perciò rassicurare i nostri amici, non saranno gli ambientalisti di Sora e Isola del Liri a mettere in crisi un colosso dell’economia europea come la Burgo, ma ben altre dinamiche economiche e produttive di livello planetario.
Osserviamo un certo appiattimento alle tesi preconfezionate e interessate della proprietà, per quanto ci riguarda, siamo dubbiosi sul significato industriale che viene dato all’installazione di questa centrale, dove è chiaro che si intendono realizzare forti profitti nella produzione di energia. La società Burgo afferma di “sorreggere” la produzione cartaria attraverso la Turbogas, noi, molto sommessamente paventiamo che invece si possano determinare spinte economicistiche a sfavore della produzione cartaria e una riconversione industriale del tutto inaccettabile ambientalmente e problematica per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Rispetto al nostro operato nella vicenda, crediamo che in pochi si attendevano una resistenza cosi forte a questo progetto. Non si è tenuto conto della crescita di una sempre più forte coscienza ambientalista e che, soprattutto, l’economia del territorio è in evoluzione a favore di una diversificazione produttiva, in cui sempre più importanza riveste la salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali, in vista di un più razionale sviluppo delle economie agricole, delle produzioni biologiche, del turismo di soggiorno.
Questi temi possono contrastare con esigenze di sviluppo industriale e infrastrutturale, ma dobbiamo conciliare le diverse esigenze, praticare il massimo rispetto reciproco, attraverso l’analisi scrupolosa ed imparziale delle scelte che si operano sul territorio.
Senz’altro ci rammarichiamo del fatto che sembrano a voi del tutto indifferenti le problematiche ambientali; voi dite : “a parte i problemi ambientali” come se i lavoratori che intendete difendere non avessero una famiglia, un luogo dove bisogna vivere e respirare; a proposito, la condizione critica dell’atmosfera a Frosinone che costringe le autorità a bloccare il traffico veicolare per l’enorme quantità di polveri sottili della valle del Sacco non sono un’invenzione nostra, ma la diretta conseguenze di chi su questi temi fa la politica dello struzzo.
Ne sono nostra invenzione i dati pubblicati dalla stessa società Burgo in cui si ammette un aumento sensibile di molti fattori inquinanti CO2 – CO - Polveri sottili, rumori, dati problematici evidenziati insieme a diverse manchevolezze procedurali anche dalla Commissione di Tecnici nominata dal Comune di Sora.
Non vogliamo qui approfondire l’esame dei fattori inquinanti e della effettiva potenza elettrica di questa centrale, ma su questi temi abbiamo già posto specifici quesiti alle autorità competenti e crediamo ci possano essere delle sostanziali novità.
Ricordiamo solo che, secondo le ultime ricerche, all’aumento anche modesto dei fattori inquinanti corrisponde un diretto aumento dell’incidenza statistica fra la popolazione di malattie gravi e mortali.”
Nella vostra nota vi appellavate alle autorità per ottenere tempi più veloci nelle autorizzazioni; è noto che il vittimismo cela spesso l’inganno, se pensiamo che la Burgo ha evitato il procedimento della VIA (Valutazione Impatto Ambientale), che avrebbe assicurato più certe garanzie ambientali.
Non ottemperando al procedimento di VIA di fatto la società Burgo ha quantomeno dimezzato i tempi per le autorizzazioni, quando la legge (“210-96 allegato D”) prevede espressamente che; qualora nella costruzione di queste tipologie di impianti siano interessate zone densamente abitate, prossime ai fiumi, alle bellezze naturali, ai siti storici ed archeologici siano obbligatoriamente sottoposti alla VIA. Tutte condizioni ambientali che ricorrono simultaneamente nel sito della “centrale turbogas”, posta a soli 200 metri dalla nota Abbazia di San Domenico.
Qualche ultima osservazione in risposta alle vostre poco garbate valutazioni del nostro operato (apparse su diversi giornali).
L’ intolleranza verso chi dissente, anche e soprattutto se questi si servono di strumenti legali e pacifici non crediamo che rappresenti positivamente un sindacato dei lavoratori.
Diremmo anche, come osservazione più profonda e più lieve di trovare in queste reazioni un’ancestrale retaggio servile, prodotto della atavica marginalità di questo sfortunato territorio. Non vogliamo invece pensare che si stiano biecamente difendendo interessi particolari o quelli dei partiti politici e potentati sindacali.
Da parte nostra invece, si vuole, col vostro permesso, il rispetto delle norme vigenti, la salvaguardia dell’ambiente, dei contadini che vivono intorno alla cartiera Del Sole e che guardano con dolore lo sfregio alla natura, al fiume Fibreno, la tutela degli interessi dei coltivatori di Sora che vedranno i loro prodotti deprezzati, per le salute di 120.000 persone che dovranno subire conseguenze dirette delle emissioni della Turbogas.
A questi problemi, dateci voi che non siete ignoranti e non siete arroganti una risposta,
certi che non vogliamo morire sotto i sassi del semidio accecato.

Firmatari:
Associazione Verde Liri – storia, arte, cultura di Sora
Comitato Tutela del Lungo Fibreno- Isola del Liri

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