27.11.08

Dopo la turbogas una nuova grana: il palazzetto dello sport

Che si vuole costruire nella zona di Campovarigno. Una area boscata importante per la conservazione della biodiversità. Il progetto iniziato con la vecchia amministrazione ora si vuole portare avanti è stata già scelta la dittà che lo costruirà. A nessuno è venuto in mente di controllare la reale situazione? Mi chiedo.

La lettera di Verde Liri ai cittadini di Sora, al Sig. Sindaco di Sora, alla Regione Lazio, Dipartimento Territorio (Dir. Reg. Territorio e Urbanistica) e alla stampa.

Sul progetto di costruzione del nuovo “palazzetto dello sport”

In seguito al sopralluogo dello scorso mese di giugno nell’area indicata dalla giunta comunale per la costruzione del complesso sportivo ”palazzetto dello sport” dove erano presenti gli assessori ai Lavori Pubblici Loreto Alati, alle Politiche Ambientali e allo Sport Bruno la Pietra, l’ingegnere responsabile comunale e alcuni rappresentanti di Verde Liri – storia, arte, cultura di Sora, si è potuto verificare che l’area, di rilievo naturalistico, al momento non consentiva una verifica esatta del posizionamento topografico dell’impianto.
Da quanto comunque risulta dalle carte del Piano Paesistico Regionale e dal Piano Regolatore, nonchè dal progetto in questione, gran parte dell’area individuata ricadrebbe nella zona boschiva detta “Campo Varigno” oggetto di vincolo paesistico come “Paesaggio naturale”
L’area individuata, situata a circa 2 km .dal centro città sulla strada che conduce alla frazione urbana di Carnello, è costituita in parte da un folto bosco primario probabilmente un relitto della antica foresta planiziaria che occupava tutta la piana di Sora, e in parte da una zona di utilizzo agricolo. Altro aspetto rilevante del sito è la presenza di numerose risorgive e zone semi palustri, ruscelli che rendono il luogo di alto interesse ambientale.
Fra le piante si registra la presenza delle roveri secolari, frassino nobile, orniello nocciolo e altre essenze arbustive, un complesso vegetale caratteristico di zone montane e umide rarissime a queste quote. Nella zona è segnalata anche la presenza di una ricca fauna selvatica; istrici, tassi, volpi, ma soprattutto di diverse specie di trampolieri migratori che approfittano dell’area selvatica e acquitrinosa per riposarsi nelle loro lunghe trasmigrazioni stagionali.
Le autorità presenti al sopralluogo con i rappresentanti di Verde Liri – storia, arte, cultura, vista la valenza ambientale del sito, hanno convenuto che il progetto non sembra realizzabile cosi come era stato pensato precedentemente e che sarà verosimilmente individuata una diversa articolazione progettuale che non ne danneggi e anzi valorizzi gli aspetti ambientali.
Durante la discussione i rappresentanti di Verde Liri – storia, arte, cultura hanno comunque avanzato la prospettiva di spostare la costruzione dell’impianto in altre zone individuate già dal piano regolatore.
Altra possibilità avanzata dalle autorità comunali è stata quella di trasformare il progetto introducendo i seguenti criteri suggeriti dall’associazione;
Ridimensionamento delle misure generali dell’impianto sportivo e del parcheggio;
innesto all’interno di un parco naturale urbano in modo da compensare l’impatto ambientale sulla zona con la realizzazione di un’essenziale servizio alla cittadinanza quale è il verde pubblico;
maggior aumento possibile della porzione dedicata a parco naturalistico anche mediante esproprio dei lotti confinanti;
largo utilizzo di materiali naturali come legno e pietra anche nelle strutture edilizie portanti con minimo ricorso all’uso del cemento o asfalto (es.: parcheggi in erba, ecc.);
Salvaguardia della ricca rete idrica naturale.

L’associazione, in seguito riunitasi in seduta plenaria, avanza quindi la seguente propria posizione in merito alla questione:
-visto il progetto approntato dall’amministrazione comunale del Palazzetto dello Sport in località “CampoVarigno”;
-valutato che lo stesso è situato all’interno di un’area boschiva, con filari alberati, con diversi ambienti semipalustri e canali naturali ed artificiali, di interesse naturalistico ed ambientale;
-valutato che in larga parte l’area è interessata dal vincolo del piano paesistico regionale come “Paesaggio Naturale“ e che tale area è considerata di notevole importanza ambientale per cui non sono consentite costruzioni, anche se di interesse pubblico;
-valutato che già il precedente piano Paesistico Regionale vincolava di fatto l’area in oggetto (art. 9, LL.RR. 6-7-98 nn. 24-25) e che la destinazione a servizi dell’area del P.R.G. non essendo corretta, reputiamo da ritenere nulla in quanto non conforme al piano paesistico e contrastante con la legge 431/85 (legge Galasso);
-che è nell’interesse dell’amministrazione comunale riservare alla cittadinanza la scelta più idonea di un sito per la realizzazione di un’opera pubblica conforme a tutte le norme di legge, e un più efficace e utile uso del suolo;
-considerando che tale opera programmata per l’afflusso di circa 1000 persone comporta la realizzazione di un parcheggio per centinaia di automezzi e quindi difficilmente l’area individuata non potrà essere fortemente modificata nel suo attuale assetto;
-ricordando che già il piano regolatore ha la previsione di diversi siti idonei alla costruzione dell’impianto in quanto situati in posizione meno decentrata e facilmente raggiungibili, anche a piedi, dal centro cittadino e ricadenti in zone agricole;
-ricordando inoltre che l’utilizzo delle aree più idonee al progetto apporterebbe un’importante qualificazione funzionale e uno sviluppo armonioso di porzioni di territorio cittadino altrimenti aggredite dalla edificazione incontrollata;
-si reputa perciò la scelta dell’amministrazione comunale, oltre che non realizzabile per la presenza di vincoli ambientali, non positiva in quanto l’area designata non è idonea urbanisticamente alla realizzazione di un Palazzetto dello Sport, fortemente impattante dal punto di vista naturalistico e ambientale.
Per questo si chiede ufficialmente all’amministrazione comunale di: individuare ulteriori aree disponibili previste dal piano regolatore di più semplice accesso per i cittadini e non comprese nel piano paesistico.

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