25.6.09


Turbogas e alberi sul Lungoliri Cavour

Il paesaggio urbano che cambia.

Dopo l’abbattimento dei pini marittimi di via Lungoliri Mazzini e di via XX
Settembre, per tacere del taglio indiscriminato e non controllato del bosco
comunale con l’inevitabile apertura di strade di servizio degli anni passati
(ma qualche segnalazione ci avverte che ancora oggi si stanno tagliando alberi
nel bosco della montagna della città), gli alberi di un’altra strada sorana
stanno per subire la stessa sorte.

Da una settimana, i lavori sono iniziati il 6 aprile giorno del terremoto
disastroso nella città dell’Aquila e della provincia, i quarantasei esemplari
di lecci che si ergono maestosi sul Lungoliri Cavour si stanno tagliando a raso
per consentire la ricostruzione dei marciapiedi.

Il patrimonio verde della comunità viene privato così di una qualità di
piante, a medio fusto e con otre venti anni di vita, che sempre più
difficilmente è possibile incontrare sul territorio cittadino.

A questa zona della città prossima al centro storico, già densamente popolata
non è corrisposto un’ adeguamento dei servizi di pubblica utilità come gli
spazi verdi attrezzati per il tempo libero. Bastava una maggiore
lungimiranza e buon senso per salvare il possibile. Molte piante non sono
ancora malate come ci confermano i tecnici dell’Ambiente, società del Comune
che è impegnata nel taglio. Gli stessi operai non sono contenti del lavoro che
stanno effettuando e sperano che qualcuno intervenga per salvare il
salvabile.

Il tipo di potatura che ogni anno si ripete, sempre sugli stessi esemplari,
ha fatto sì che le piante si ammalassero. La capitozzatura che non mette i
tronchi al riparo da infezioni e pronti a risarcire le ferite. E poi gli
strumenti di lavoro se non correttamente impiegati aggravano la
situazione. A tutt’oggi gli alberi che hanno malattie sono solo una
decina ma si preferisce abbatterli tutti per non intervenire negli prossimi
anni, dicono dal Comune.

Si sostituiranno con i Prunus. Una soluzione degli anni ’80, veloce e non
troppo impegnativa.

In questi giorni sono ripresi i lavori sul lungoliri.

Si stanno rifacendo i marciapiedi e si metteranno a dimora nuovi alberi. Prunus al posto dei lecci che sono stati tagliati. Ho incontrato qualche tempo fa un amico che fa politica per il centrodestra che mi ha chiesto: Quando taglieranno gli alberi sul lungoliri Cavour? Faccio io: Ma li stanno già tagliando. Mi richiede: E gli alberi in Via Costantinopoli? Gli rispondo io: Non ti preoccupare che prima o dopo taglieranno pure quelli. Mi dice: Gli alberi in Via Costantinopoli li taglieremo noi, quando tornerà il centrodestra a governare Sora.

Questo per dire che sul verde a Sora la situazione è chiara. Chi governa (centrodestra o centrosinistra), gli alberi li tagliano sempre.

Rassegna stampa. L’articolo de “Il Messaggero” del 22 giugno 2009

di SACHA SIROLLI

Da venerdì scorso il Comune di Sora sta ripiantando sulla centrale via Lungoliri Cavour una cinquantina di alberi di ciliegio sulle sponde del fiume Liri dopo aver disposto il taglio di altrettanti lecci secolari, gravemente malati e pericolosi per la cittadinanza secondo l'ente comunale. La decisione dell'amministrazione Casinelli dà seguito ad un singolare appello lanciato da una studentessa di 8 anni. «Caro sindaco, salvi la vita ai miei amici alberi sul Lungoliri Cavour». A scriverlo, circa un mese fa, in una lettera indirizzata al primo cittadino di Sora, una bambina di terza elementare che studia all'Arduino Carbone presso il I Circolo Didattico. «Abbiamo sostituito alberi malati che vivevano sofferenti in un habitat poco congeniale, con delle nuove piante più adatte all'ambiente», la risposta alla piccola ecologista da parte del sindaco Cesidio Casinelli con tanto di missiva. Casinelli aggiunge: «Sono felice che anche i cittadini più giovani di Sora dimostrino una simile attenzione per l'ambiente».
Così da diversi giorni, squadre di operai comunali e dell'Ambiente Spa sono al lavoro in via Lungoliri, dal centro di Sora fino al ponte della Società Operaia, per piantare i ciliegi. Tuttavia il verde Domenico La Posta dell'associazione Verde Liri accusa: «I vecchi lecci erano una memoria storica del viale e della città di Sora, sarebbe stato più giusto sostituire qualche albero malato e non tagliarli tutti». E ancora: «Il ciliegio è un ripiego, un albero basso dalla scarsa manutenzione. Suggeriamo al Comune, invece, di intervenire per mettere fiori su tutte le rotatorie di Sora come fatto su quella della Selva».

L’incontro con l’Assessore La Pietra sulla turbogas

Si è svolto lunedì 22 giugno. Le associazioni Verde Liri e Cinema&Società hanno incontrato Bruno La Pietra per l’annoso problema della turbogas alla Cartiera del Sole. Erano presenti, il nuovo presidente di Verde Liri, Alessandro Rosa, nella sua sua prima uscita ufficiale, Loreto Tersigni e Maurizio D’Andria di Cinema&Società.

Le due associazioni hanno consegnato l’analisi tecnica ed ambientale con tutti gli aspetti critici della turbogas al rappresentante del comune. Il problema dell’Aia rilasciata dalla Provincia di Frosinone che ha diversi aspetti critici sugli inquinanti Nox, CO e Polveri sottili, già da tempo portati all’attenzione. Il problema dei dati che sono venuti dal monitoraggio effettuato qualche settimana fa e ancora sconosciuti. Dati da pubblicare per capire la reale situazione attuale della qualità dell’aria nel territorio del Sorano.

Si è insistito ancora una volta sul posizionamento di abbattitori delle sostanze gassose emesse dalla centrale e sulla centralina permanente di monitoraggio dell’aria. Le nostre richieste furono già escluse durante le riunioni della conferenza di servizi. Oggi le ripresentiamo all’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Sora.

Abbiamo insistito sulla necessità di un maggiore interessamento dei politici locali su tutta la questione. Il problema ambientale e la salvaguardia dei posti di lavoro. Abbiamo potuto notare che durante questa ultima campagna elettorale nessun candidato ha parlato di turbogas.

Sora ha avuto due consiglieri eletti del centrodestra ma il problema turbogas non è stato minimamente affrontato in tutte le sue sfaccettature. Strategie industriali della società che non sono chiare e l’aspetto turistico. Ad ogni tornata elettorale, a Sora, il centrodestra continua a raccogliere percentuali di voti, quasi bulgare, ma senza affrontare problemi importanti sul territorio.

Il turismo, invece molto tirato in ballo da tutti i candidati per un posto in provincia. Per Verde Liri salvaguardare il nostro territorio dall’inquinamento è anche rilanciare la zona dal punto di vista turistico, agricolo e culturale.

Il caso Aprilia che qui nessuno ha seguito.

Domenico D’Alessio, a capo di liste civiche è riuscito a ribaltare il risultato del primo turno. Ha vinto col 67,41% battendo Ilaria Bencivenni, del Pdl, che si ferma al 32,59%.

Un raggruppamento di cittadini, quello di D’Alessio, che si è battuto per i problemi sul territorio con in testa la turbogas ma anche il problema Acqualatina.

L'articolo sulla turgogas di Sasha Sirolli del 23 giugno

Le associazioni ambientaliste continuano la loro battaglia sulla Turbogas di Sora. Ieri incontro nel palazzo comunale tra l'amministrazione Casinelli e Cinema&Società presieduta da Maurizio D'Andria e Verde Liri guidata dal nuovo presidente Alessandro Rosa, associazioni che hanno prodotto e consegnato un documento ufficiale all'assessore alle politiche ambientali Bruno La Pietra. Il dossier di 32 cartelle, oltre ad evidenziare le criticità dell'impianto di cogenerazione della Burgo Spa, chiede urgentemente a quest'ultima di installare gli abbattitori di polveri sottili all'interno della Cartiera del Sole. «L'analisi tecnica ed ambientale composta di 32 cartelle - affermano le associazioni verdi - mette in luce diversi aspetti critici dell'impianto industriale della Cartiera del Sole. Nel documento si analizza attentamente la discussa concessione AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) all'impianto industriale della Burgo s.p.a. rilasciata dalla Provincia di Frosinone. Nello studio vengono denunciate dettagliatamente le diverse incongruenze tecniche e metodologiche contenute nella suddetta autorizzazione. Particolarmente critici e contraddittori infatti appaiono nel documento AIA sia i dati riguardanti gli inquinanti, gassosi (NOx, CO, polveri sottili) che verranno emessi dalla centrale, sia gli scarichi di acque reflue nel fiume Fibreno da parte dell'impianto cartario. Anche in questa sede si è riproposta l'installazione di un abbattitore degli inquinanti gassosi emessi dalla nuova centrale a metano».

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