16.5.16

La storia e i costumi di Cassino a teatro


Cut, la storia e i costumi di Cassino al Teatro Manzoni:
“Gliu paese che s’è montato la capa” in scena il 23 maggio


Cassino, 16 maggio 2016 – Il Centro Universitario Teatrale di Cassino torna in scena al Teatro Manzoni con una commedia sulla città prima e dopo la distruzione del 1944, ripercorrendone la storia nei suoi tratti salienti, dagli anni quaranta fino ai giorni nostri. “Gliu paese che s’è montato la capa” scritto da Anna De Santis si propone come rievocazione in chiave satirica degli avvenimenti più importanti che hanno fortemente segnato la biografia di questa città soprattutto nei costumi, nelle abitudini e nelle tradizioni popolari. L’appuntamento con gli allievi della “Scuola di Attori” del Cut è fissato per lunedì 23 maggio alle ore 21,00 nella sala del teatro di piazza Diamare.
Agli attori del Centro Universitario Teatrale diretti da Giorgio Mennoia e Antonio Lauritano viene affidata l’interpretazione di una cittadina di provincia che, dopo aver subìto la distruzione totale a seguito dei bombardamenti degli alleati, rinasce ripartendo da zero. Le profonde e indelebili ferite impresse nella memoria di Cassino non hanno impedito alla popolazione di risollevarsi, ritrovare la propria identità e mantenere lo spirito di sempre. I registi offrono una lettura del testo di Anna De Santis che rispecchia fedelmente l’originalebonaria ironia che l’autrice fa sui cassinesi, sulle abitudini più radicate, sul rapporto con la chiesa e l’amministrazione comunale e su quel carattere provinciale che viene genuinamente mantenuto negli anni, anche dopo l’arrivo dell’industria e dell’università.
Una scenografia d’eccezione rievocherà per l’intera durata dello spettacolo la storia degli ultimi settant’anni della città nei suoi tanti dettagli e ricordi grazie alle proiezioni di immagini storiche e filmati documentaristiciaffidate ad Andrea Vernengo direttamente dalla post-produzione Rai. Il percorso sonoro scelto e curato daAntonio Lauritano completerà tale connotazione storica con musiche d’epoca d’accompagnamento che daranno ancora più sapore e sfumature alla celebrazione della Cassino che fu. Il ricco cast di attori interprete de “Gliu paese che s’è montato la capa” si alternerà sul palcoscenico del Manzoni con il corpo di ballo diretto e coreografato da Pina Di DeaFrancesca Mariorenzi e Giona Ferrara.
Ho voluto regalare ai cassinesi il ricordo di Cassino prima, durante e dopo la guerra fino a toccare i giorni nostri – spiega Anna De Santis – portando avanti un lavoro di lettura, scoperta e analisi di molti testi, poesie e racconti locali ma anche di tanto materiale fotografico delle epoche passate”. L’autrice ricorda in particolare la collaborazione con l’Associazione Battaglia di Cassino Centro Studi e Ricerche ringraziando, inoltre, Giuseppe Russo, Pasquale Tamburrini, Vittorio Fargnoli, Emilio Pistilli e Giuseppe Grossi, con un ricordo speciale per Antonio Grazio Ferraro e Gino Salveti.
Quella del 23 maggio è una data importante scelta poiché richiama la storica decisione del consiglio comunale che, nello stesso giorno del lontano 1863, abbandonò definitivamente il nome medievale di San Germanorinominando la città con l’attuale nome di Cassino. “Il periodo caldo della campagna elettorale coincide in maniera del tutto casuale con la messa in scena dello spettacolo – sottolinea Giorgio Mennoia, direttore artistico del Cut –che nel riproporre fatti, eventi e tradizioni popolari della città fa riferimento ai molti sindaci che si sono succeduti negli anni toccando in maniera goliardica ma super partes anche il tema politico”.
Sempre il 23 maggio, nel foyer del teatro Manzoni, il Centro Documentazione e Studi Cassinati Onlusprovvederà all’esposizione di una quindicina di pannelli che riportano significative fotografie del tempo e un considerevole materiale documentario tratto da periodici italiani e stranieri, relativi alle prime fasi della ricostruzione della città (1944-1954). “Da quelle storiche immagini – racconta Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del CDSC Onlus – emerge il fervore che ha animato quei difficili tempi della rinascita non solo materiale ma, al tempo stesso, morale ed economica di Cassino e del cassinate in genere”.
La commedia proposta dagli allievi del Cut è una rappresentazione che avviene a metà percorso della scuola di teatro – ricorda Marco Mattei, responsabile organizzativo del Cut – mentre lo spettacolo finale a chiusura dell’anno accademico 2015-2016 è previsto il prossimo 24 luglio al Teatro Romano con un omaggio a Pirandelloportato in scena da oltre 60 interpreti”.

Gliu paese che s’è montato la capa” di Anna De Santis in scena lunedì 23 maggio alle ore 21,00 presso ilteatro Manzoni di Cassino in piazza Diamare – Ingresso € 10,00
Regia di Giorgio Mennoia e Antonio Lauritano
Con la partecipazione straordinaria di Gabriele Sangrigoli (voce narrante)
Cast: Adele Somma - Antonella Notarangelo - Antonio Evangelista - Andrea Polini - Carlo Tescione - Dylan Santaroni - Emanuele Mattia - Emanuele Romano - Fabio Marino - Francesca Fabozzi - Francesca Lorenza Natale - Francesca Mariorenzi - Francesco D'Aliesio - Gianfranco Rotondo - Giovanni Santarpia - Giovanni Valente - Giulio Marotta - Graziano Capoccia - Leda Panaccione - Loredana Avolio - Lorenzo De Matteo - Manuela Di Folco - Marco Manuel De Rosa - Marilina De Gregorio - Massimiliano Abbate - Massimo Nese - Palmira Carcione - Paola Spallino - Roberto Azzoli - Silvia Scafa - Stefania Gigante - Veronica Massimo - Valentina Mastrangeli
Percorso sonoro a cura di Antonio Lauritano
Coreografie di Pina Di Dea, Francesca Mariorenzi e Giona Ferrara con Isabella Paliotta, Margherita Garofalo, Alessandra Garofalo, Francesca Mariorenzi, Giona Ferrara, Alessia Palombo, Ilaria Palombo, Jasmine D'Epiro, Chiara Graniero, Mariantonietta Costanzo della scuola di danza e ginnastica Dea Club di Esperia
Tecnico alle riprese e alle scene: Andrea Vernengo
Responsabile organizzativo: Marco Mattei
Direttore di scena: Alessandra Di Meo
Trucco: Maria De Rosa
Parrucco: Anna Pittiglio
Costumi: Giuseppina Russo
Fotografo di scena: Annibale Di Cuffa
Arredo scenico: Mobilificio De Gregorio Interni


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Ufficio Stampa

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