21.6.22

L’INFIORATA VISTA DAGLI OCCHI DI UNA SORANA

di Simona Tatangelo

Questa mattina Sora appariva come un’enorme tela, che si snodava per le vie centrali, dove erano stati dipinti dei veri e propri capolavori.

La particolarità di queste opere d’arte è che non sono state realizzate da una singola persona ma a più mani. Per l’occasione del Corpus Domini la “vena artistica” dei sorani è sbocciata all’improvviso regalando un tripudio di colori, spesso quasi accecanti!

Il sole di mezzogiorno, infatti, fa risplendere l’infiorata come fosse un enorme e prezioso diamante incastonato al centro della nostra città.


I materiali usati sono la segatura dipinta e i fiori ma anche oggetti particolati come i filoni di pane, frutta, buste di plastica colorate, libri ecc.

Quello che mi colpisce dell’infiorata è la sua grandezza e i suoi strabilianti colori che riescono a vivacizzare l’atmosfera.

Ho la fortuna di poterla ammirare dopo due anni dalla sua assenza a causa del covid. Costeggiandola ai bordi della strada faccio molta attenzione a non calpestarla .

Molti turisti e sorani cercano di fissarla nelle loro menti scattando più foto possibili con cellulari e macchine fotografiche perché domani diventerà solo un bel ricordo.


Qualche bambino sfugge dalle attenzioni dei genitori calpestandone qualche angolo. Anche i cagnolini portati a spasso dai padroni, la sfiorano con le zampe, forse attratti dall’odore e dai colori.

Ammiro e applaudo alla creatività e fatica di chi l’ha realizzata lavorando tutta la notte precedente.

* Sora 19 Giugno 2022. Foto de ilverdastro.

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