15.2.25

C'è attesa per questa serata finale; Marino Bartoletti ci fa rivivere i momenti più importanti delle 74 edizioni del festival di Sanremo

MARINO BARTOLETTI ALMANACCO DEL FESTIVAL DI SANREMO

A cura di Gabriele Mattacola. Foto: Maria Cristina Zoppa, inviata della Rai, intervista Simone Cristicchi a Sanremo. 

Il giornalista Marino Bartoletti, da sempre cultore del festival di Sanremo, nel dicembre 2024 ha pubblicato, per le edizioni Gallucci, "Almanacco del festival di Sanremo". La prefazione del manuale è dell'attuale conduttore e direttore artistico Carlo Conti.

In esso l'autore ci offre un rendiconto delle 74 edizioni precedenti a quella che terminerà questa sera partendo dal 1951, prima edizione in cui presero parte solo tre cantanti: Nilla Pizzi, prima vincitrice con "Grazie dei fiori", Duo Fasano ed Achille Togliani, fino allo scorso anno, 2024, in cui ha vinto Angelina Mango, figlia del grande cantautore scomparso dieci anni fa, interpretando "La noia". 

Leggendo l'almanacco possiamo rivivere alcuni momenti clou della storia del festival che vanno dalle prime 4 edizioni trasmesse solo in radio alla prima a colori nel 1977 che ha visto trionfare tre gruppi: Homo Sapiens, Collage e Santo California. 

Nella storia della kermesse canora vi sono stati anche dei momenti drammatici come quello del 1967 in cui il cantautore Luigi Tenco si suicidò dopo che la canzone da lui presentata intitolata "Ciao amore ciao" non entrò in finale. 

Tra polemiche ed esclusioni il festival della canzone italiana è da sempre seguito e con questo volume il giornalista ci presenta le varie edizioni, le schede dei cantanti più significativi che vi hanno preso parte, le canzoni vincitrici e quelle simbolo che, seppur non nella rosa dei primi 3/5 classificati, sono rimaste nell'immaginario collettivo degli italiani.

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