2.11.09


Verde Liri per Giuliani

La nostra associazione ha aderito ad un comitato zonale per la prevedibilità sismica.
L'iniziativa prende le mosse a seguito dei recenti eventi sismici avvenuti in provincia dell'Aquila e ultimamente nel Sorano e in Val Comino.

Dopo un'incontro avuto con il tecnico sismologo Pierpaolo Giuliani noto per aver previsto con esattezza la forza e i tempi del sisma Aquilano si é pensato di installare una simile apparecchiatura nella nostra terra molto poco ferma.
L'apparecchiatura rileva i gas sotterranei sprigionati dal terreno nelle fasi precedenti i terremoti; gli impianti verrebbero collegati via satellite sotto il monitoraggio di una centrale posta in Abruzzo.

Considerando che occorre impiantare più stazioni nel raggio di circa 30 Km. è necessario coinvolgere nel progetto almeno la parte meridionale della provincia quindi: Sora, parte della Valle Roveto; il Cassinate; la Valle del Liri, parte del Frusinate. Si tratta quindi di darsi una maggiore possibilità di protezione nell'eventualità di futuri eventi sismici e di conoscere meglio le emissioni di gas nocivi dal sottosuolo.

Crediamo poi sia utile sostenere chi ha saputo credere nelle possibilità di capire di più su quanto avviene nelle profondità terrestri cosi come sta avvenendo fuori dall'Italia, dove eminenti esperti guardano con grande interesse la scoperta di Giuliani.

A breve ci sarà una riunione in tal senso. Chiunque intenda collaborare alla realizzazione del progetto o desidera avere ulteriori informazioni è pregato di mettersi in contatto con l'associazione. www.verdeliri.it - info@verdeliri.it

L’Aquila ha ancora le ali spezzate

Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero fanno appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto è successo nella città abruzzese. Da oltre sei mesi vivono in tenda sopportando grandi sacrifici. “Oggi siamo”, dicono, “nella fase piu’ drammatica, la notte già si sfiorano i –5°C. Circa 6000 persone sono ancora nelle tende e meno di 2000 sono state sistemate negli alloggi del piano C.A.S.E. o M.A.P. La maggior parte degli aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di rientrare. Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti lontani e difficilmente raggiungibili”.

Continuano gli abitanti, nominati “irriducibili”, che sono cittadini che lavorano in città, hanno i propri figli nelle scuole della città e molti non sono muniti di un mezzo proprio. Sono persone che vogliono restare all’Aquila anche per partecipare alla ricostruzione della loro città. “Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati minacciano di toglierci la luce, l’acqua, il gas”, chiedono ancora la sensibilità e la solidarietà degli italiani, hanno bisogno di non sentirsi soli e per questo hanno chiesto di organizzare lo scorso sabato, 24 ottobre, una tenda in tutte le piazze italiane.

Altri aspetti negativi

Da sabato 31 ottobre chi vuole tornare all’Aquila ed è sfollato deve pagare il telepass sull’autostrada. Non è più permesso il viaggio gratuito se non ci saranno proroghe. Un problema in più. In alcune scuole si fanno lezioni nel pomeriggio, dalle 14 alle 16,30, in alcuni istituti tecnici e d’Arte. Si stanno spegnendo i riflettori su queste situazioni insostenibili. Il terremoto non fa più notizia. C’è poi la ricostruzione del centro storico che è il grande tema. Far rivivere il tessuto principale della città.

La tenda a Sora il 24 ottobre scorso è stata realizzata dai giovani de “Labo:teca”. Per informazioni, contatti e donazioni a L’Aquila: emergenzaottobre2009@gmail.com - http://miskappa.blogspot.com www.laboteca.noblogs.org - www.laboteca.org -

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