I Pensionati aderenti alla FNP- CISL
della Provincia di Frosinone, dopo un mese di consultazioni di base all’interno
delle Leghe territoriali, si apprestano a celebrare il loro Congresso.
I 150 delegati, eletti dalle assemblee, si
incontrano il prossimo 15 Febbraio a Cassino con il duplice compito di mettere
a punto le linee politiche che
guideranno l’azione della FNP e di individuare la Dirigenza delegata alla loro
attuazione.
Dalle assemblee svolte si rilevano una serie di considerazioni...
A premessa alcune contraddizioni a carico dei
pensionati: non è un mistero che gli anziani sono i veri ammortizzatori sociali
nei confronti dei giovani, condannati
nella migliore delle ipotesi al precariato, ma si continua a sostenere
che gli anziani sono un peso. Anziani sempre più tartassati da tasse, balzelli, aumenti
di tariffe amministrate, ma senza alcun incremento delle pensioni da tempo
immemorabile. Anziani quali elettori, corteggiati da molti, ma che lucidamente
per un futuro diverso non seguiranno le sirene di una sterile protesta ma
punteranno alla ricerca del bene comune. Queste premesse indirizzano l’azione della FNP su due filoni, in accordo
con Cisl e in un rapporto unitario non subalterno o di fiancheggiamento, ma
frutto di confronto tra pari.
1. Imperativo Categorico è di ricostruire il valore ed il potere d’acquisto
delle pensioni, impoverito dalla riduzione//sospensione della indicizzazione
annuale, dal peso dell’aumentata pressione fiscale,dal carico delle imposte
indirette, dall’aumento di prezzi e tariffe. Lo stesso patto di stabilità non
contiene alcun segnale positivo al riguardo. Noi siamo gli ufficiali pagatori nella
distribuzione dei sacrifici “salva Italia” .
Non si può non rimarcare con forza che siamo
creditori di una revisione del peso fiscale, per aumentare il valore delle
pensioni medio-basse, e che i margini di tolleranza sociale sul tema fisco sono
sempre più ridotti. E’ l’ora di riproporre un patto sociale che dia certezze, che
riveda i termini fiscali, con attenzione al mondo del lavoro, che è il vero
volano della nazione e delle specificità degli anziani. Sulla sanità, la casta,
i baroni, i fornitori e alcuni preposti hanno fatto “il grande Giuoco” ricordate
il film, soldi pronti, facili e praticamente senza rischi. Si deve ripristinare
un controllo sociale sugli atti delle ASL.
2. La crisi ha fatto
esplodere fenomeni diffusi di fragilità e marginalità sociale, che toccano
anche cittadini fino a ieri autosufficienti sul piano economico e della
integrazione sociale; la dinamica demografica cambia l’ordine della domanda di
tutela e di protezione. L’aumento dell’età e
del numero degli anziani pone la questione della non autosufficienza come
questione cruciale delle politiche sociali e dell’azione dell’organizzazione. La crisi
paradossalmente impone di aprire una fase di confronto sulla riduzione del nostro sistema di welfare
causata dal continuo taglio di risorse pubbliche a partire dal 2008 e insieme
riformulare regole e priorità. Occorre qualificare la tipologia dei servizi alla
popolazione, a partire dai settori sociali più deboli; occorre un nuovo modello
di regole e responsabilità per integrare il ruolo centrale del pubblico e le
tante forme del privato profit e non-profit; occorre ripristinare le condizioni
perché enti ed istituzioni territoriali possano esercitare una programmazione
ed una diffusione integrata della rete di servizi e prestazioni
socio-assistenziali-sanitarie.
Per questi obiettivi si valorizza
l’azione di quanti operano sul territorio (capi lega e agenti sociali) per
mantenere radicamento e
rappresentanza nei comuni; sviluppando in forma per quanto possibile unitaria
le esperienze di contrattazione sociale con le amministrazioni comunali e gli
enti territoriali; dando sostegno al ruolo ed al contributo della FNP nel
sistema dei servizi CISL; mettendo in comune risorse umane, organizzative ed
economiche.
I servizi che vengono forniti è una parziale
risposta ai problemi di una crisi perdurante
dai drammatici risvolti economici e sociali di cui avvertiamo la pesantezza,
aggravata da una caduta di credibilità
delle rappresentanze politiche ed istituzionali degradate eticamente e
moralmente.
I Pensionati avvertono di essere una porzione
TRASCURATA, ma non trascurabile della
società,per cui sono pienamente convinti di essere abilitati a reagire in
positivo elaborando un ventaglio di idee
da interpretare con coerenza nella azione sociale e politica. Una azione la nostra tesa a riscrivere le
regole della politica, a ricercare un nuovo patto socio-economico-normativo che
parta dalla consapevolezza del valore del collettivo non a danno ma come
elemento di forza del singolo e fattore di coesione sociale.
La CISL presenta
nella sua organizzazione specificità e servizi, vanno rafforzati come strumento
di crescita civile e come volano alla partecipazione e al proselitismo.
Massiccia presenza
dell’elemento femminile, inteso non come parte percentualizzata, ma come parte
omogenea di un tutto in cui idee, proposte,azioni concrete, partono e si
sviluppano in una decantazione che non è di genere , in un crogiuolo in cui
tutti si riconoscono come eguali. Nella FNP i ruoli e
le funzioni hanno superato gli sterili steccati, siamo tutti testimoni attivi e
fattivi della condizione dell’Anziano.
L’azione dei
Pensionati non è di pietire interventi, ma assunzione di responsabilità nelle
scelte di cambiamento.
* Sora 13 febbraio
2013. Addetto Stampa FNP CISL Rodolfo Damiani.
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