Al concorso hanno partecipato studenti di 5 regioni: Lazio, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata e studenti del Belgio...
Altri giovani dell'Austria e Germania sono arrivati a consegnare le loro poesie fuori tempo massimo. La premiazione nel giorno del ricordo del terremoto del 6 aprile del 2009 dove perì Giulia Carnevale di Arpino, giovane studentessa dell'Università dell'Aquila. Un premio che è diventato internazionale e che si rivolge a studenti che hanno dai 14 ai 25 anni, quest'anno con temi specifici quali la Giustizia, la Libertà, l'Amicizia, la Solidarietà, l'Amore e la Donna. Il numero dei partecipanti è cresciuto ogni anno sempre di più, quest'anno il Comitato si è rivolto anche a giovani studenti europei. Luigi Gulia è stato a capo della Commissione giudicatrice, affiancato dalle professoresse Maria Altomare Rubino, Cristina Marchionni, Giorgia Buttarazzi, Marta Scandorza, Patrizia Porretti, Cristina Catallo e dal professore Giovanni Iorio. Il professore Gerardo Vacana, socio e sostenitore del Comitato, è Presidente onorario del Premio. Dioniso Paglia è stato il fine Dicitore in rima. Il Professore Egidio Paolucci prima della premiazione ha tenuto una relazione su Benedetto VVI° su papa Francesco.
Altri giovani dell'Austria e Germania sono arrivati a consegnare le loro poesie fuori tempo massimo. La premiazione nel giorno del ricordo del terremoto del 6 aprile del 2009 dove perì Giulia Carnevale di Arpino, giovane studentessa dell'Università dell'Aquila. Un premio che è diventato internazionale e che si rivolge a studenti che hanno dai 14 ai 25 anni, quest'anno con temi specifici quali la Giustizia, la Libertà, l'Amicizia, la Solidarietà, l'Amore e la Donna. Il numero dei partecipanti è cresciuto ogni anno sempre di più, quest'anno il Comitato si è rivolto anche a giovani studenti europei. Luigi Gulia è stato a capo della Commissione giudicatrice, affiancato dalle professoresse Maria Altomare Rubino, Cristina Marchionni, Giorgia Buttarazzi, Marta Scandorza, Patrizia Porretti, Cristina Catallo e dal professore Giovanni Iorio. Il professore Gerardo Vacana, socio e sostenitore del Comitato, è Presidente onorario del Premio. Dioniso Paglia è stato il fine Dicitore in rima. Il Professore Egidio Paolucci prima della premiazione ha tenuto una relazione su Benedetto VVI° su papa Francesco.
Alla
‘DANTE‘ di ARPINO - LA
RIFLESSIONE SU PAPA BENEDETTO e PAPA FRANCESCO
di Egidio Paolucci *
Papa RATZINGER, con autentica rigorosa spiritualità e coerenza teutonica,
con il Suo atto estremo ‘emerge’ sul tempo e giganteggia nella Sua
straordinaria sovrumana GRANDEZZA. Non è stato certamente ‘un venir meno ‘ ma un gesto di coraggiosa dedizione alla salvezza della CHIESA. Ha fatto ‘saltare il tappo’ della propensione all’ipocrisia, all’autoreferenzialità,
al conformismo in una ISTITUZIONE, che sente ‘ in Capite et in membris’ urgenza di verita’ e trasparenza. Nella CURIA
VATICANA, ma anche nella Chiesa locale. Dove pure si evidenziano e si
consolidano criticità e gruppi di potere, soprattutto nei lunghi tempi della
VACATIO EPISCOPALE.
Come sembra emergere, per restare in aree di competenza
specifica, in tematiche didatticamente sensibili come la CATECHESI, spesso
efficiente ma inefficace, perché priva di qualità per l’effetto delega a
catechisti volenterosi, ma non raramente culturalmente inadeguati; e così
l’IRC, in cui non è raro verificare pratiche diffuse di riciclo di vecchi
appunti o di compiti in classe tramite QUESTIONARI pedissequamente
nozionistici. Quando quelle poche ore
scolastiche dovrebbero privilegiare il dialogo e la ricerca attiva con gli
alunni e i colleghi. Si evidenzia altresì la chiusura ermetica di ambiti redazionali della limitata
STAMPA CATTOLICA, dominio riservato, da anni, di due o tre firme stucchevoli e
ripetitive. - (A proposito si osserva
che il Foglio diocesano spesso commemora, giustamente, Mons. Musto. Ma,
rievocando gli avvenimenti politico – amministrativi degli anni ’50 del
NOVECENTO, non considera mai i Sacerdoti
e i Cattolici democratici, che allora furono le vittime e che ancora
oggi subiscono una damnatio memoriae ingiusta e non pacificatrice).
Questo
l’incipit intrigante e vivacizzante dell’intervento di Paolucci, che intanto si
era presentato come ‘laico cattolico
moderatamente praticante’. E come lo
aveva definito il Vescovo Mons. Brandolini : ‘Un cattolico in piedi’ e ‘adulto’. Cioè disponibile a conformarsi
all’insegnamento conciliare, sollecitante la presenza attiva, pensante e
corresponsabile dei fedeli nella Chiesa del popolo di Dio. Il relatore ha notato che il principio di laicità, inteso come ’distinzione e distanza’ tra i ruoli politico – mondani e quelli sacramentali e di annuncio della
Parola di Dio propri del clero, è stato più volte illustrato nei suoi libri: ‘Il
secondo Novecento a Sora’, 2009 e ‘La
vera storia di DOMENICO di SORA’, 1, 2010 e 2,2011.
Tornando all’argomento specifico ha
puntualizzato che Papa Benedetto nel Suo Pontificato si è trovato di fronte a emergenze
drammatiche di enorme complessità: pedofilia del clero, rapida evoluzione
dell’etica sessuale, celibato obbligatorio, rarefazione delle vocazioni, ruolo
ecclesiale delle donne, crisi del matrimonio cristiano, diffusa disaffezione
giovanile ai valori della coniugalità e genitorialità. Ma devono aver pesato
come un macigno sulla decisione estrema, nel contesto di un APPARATO CURIALE
diviso in fazioni contrapposte in lotte di potere, carrierismi, partigianerie
clericalistiche nelle complesse vicende della vita politica italiana,
situazioni ed eventi clamorosi interni alla Curia: gestione disinvolta dell’ingente
patrimonio edilizio di Propaganda Fide, corruzione
denunciata da Mons. C. M. Viganò nel Governatorato della Città del Vaticano,
crisi e assenza di trasparenza ai vertici dello I.O.R. – ISTITUTO Bancario Opere di Religione – al
limite degli Stati canaglia; infine il
clamoroso VATILEAKS con il trafugamento
di carte riservate da parte del Maggiordomo Paolo Gabriele, con conseguente
incredibile processo – farsa.
L’elezione
di PAPA FRANCESCO si annuncia con SIMBOLI e PAROLE NUOVE: lo stesso nome che si
è dato, nel segno della ‘scelta dei poveri’; si è presentato come ‘Vescovo di
Roma’ invocando l’accoglienza e la benedizione dei fedeli; ha congiunto la
‘tenerezza’ alla FEDE, cancellando
timori e tremori di antiche severità punitive; ha optato per la croce pettorale
di ferro e indossato il semplice abito bianco, eliminando berrette e cappe
rosse, monito allo sfarzo barocco delle complesse liturgie; ha infine lavato i
piedi a una ragazza carcerata islamica. Non si sono sentite più condanne
dell’Illuminismo e del Relativismo, evocazione dei ‘principi etici non negoziabili’,
agitazioni di TEO CON, ATEI DEVOTI, LEGIONARI di CRISTO. L’inizio SOBRIO e UMILE di PAPA FRANCESCO apre il cuore alla SPERANZA .
* 10 Aprile 2013. Egidio Paolucci.
Primo classificato del Premio di Poesia 2013 Marco Auciello di Torre del Greco con la poesia "L'Eruzione".
Seconda classificata, Gaia Conte dell'Aquila con la poesia "Lacrima". Terza, Anna Adamo di Scafati con la poesia "Che poi è da tempo che cercavo me stessa". Un premio Speciale a Chiara Gagliardi di Boiano per la poesia "La Danza". I Premi Europei assegnati a Maurees Vaisiere del College Saint Joseph di Chimay del Belgio con la Poesia: "Les Enfants Soldats Moi" e a Thurel Thonet con "Souvenir E'garé".
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