Nel 1960 il
regista ferrarese Michelangelo Antonioni dirige l’attore nativo di Fontana Liri
nel film “La notte” premiato con l’Orso
d’oro nel 1961 all’XI° Festival di Berlino. Il regista, con questo film, dirige
il secondo episodio della trilogia esistenzial-borghese cui appartengono anche
i film “L’avventura” del 1959 e “L’eclisse” del 1962. Marcello Mastroianni
interpreta Giovanni Pontano che, in un sabato di mezzogiorno, deve recarsi
presso la casa editrice Bompiani per presentare il suo ultimo romanzo. Prima, però, deve recarsi in clinica dove c’è
l’amico malato terminale Tommaso, un simpaticone che esorcizza il suo male
invitando gli amici più stretti a brindare con lo champagne. E’ interessato
anche al libro dell’amico e, parlando del suo ricovero in clinica per l’aggravarsi
delle condizioni di salute, fa vedere la sua vena umoristica parlando degli
ospedali che, secondo la concezione propria, un giorno saranno simili ai
night-club.
All’uscita lo scrittore Giovanni viene avvicinato da una ninfomane
che lo porta nella sua stanza dove inizia a darle fastidio e lui ne approfitta.
Nel film partecipano anche alcuni grandi nomi della letteratura italiana del ‘900
quali il premio Nobel Salvatore Quasimodo, Ottiero Ottieri ed un giovane
Umberto Eco.
Il film ha
la sua ambientazione a Milano, città “fatta di cemento, metallo e vetro che
diventa una città leggendaria del futuro affascinante e disumana con i suoi
grattacieli che schiacciano l’uomo. Tullio Kezich scrive che essa appartiene a
un mondo regolato da leggi assurde. Alberto Moravia ed Alberto Arbasino hanno
rimproverato al regista di aver caricato di troppa negatività e irrazionismo il
personaggio del Pontano” (1).
Quella di
Mastroianni/Giovanni Pontano è una figura che il regista ha rappresentato
finemente mettendo in primo piano lo scrittore invece che la categoria
intellettuale. L’attore ciociaro, a seguito di questo film insignito anche del
David di Donatello per la miglior regia e il Nastro d’Argento per il miglior
film, 35 anni dopo torna a lavorare con il regista nel film “Al di la delle nuvole”, una delle sue
ultime prove di attore sul grande schermo, nel ruolo di un pittore.
(1) Aldo Tassone “I film di Michelangelo Antonioni “ Gremese editore 1990 pag.
121/122
* Veroli 12
maggio 2013. Articolo scritto da Gabriele Mattacola. Foto da www.filmscoop.it
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