13.5.13

IL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI SESSANTA

Michelangelo Antonioni “La notte” (1960) interpretato da Marcello Mastroianni

Nel 1960 il regista ferrarese Michelangelo Antonioni dirige l’attore nativo di Fontana Liri nel film “La notte” premiato con l’Orso d’oro nel 1961 all’XI° Festival di Berlino. Il regista, con questo film, dirige il secondo episodio della trilogia esistenzial-borghese cui appartengono anche i film “L’avventura” del 1959 e “L’eclisse” del 1962. Marcello Mastroianni interpreta Giovanni Pontano che, in un sabato di mezzogiorno, deve recarsi presso la casa editrice Bompiani per presentare il suo ultimo romanzo.  Prima, però, deve recarsi in clinica dove c’è l’amico malato terminale Tommaso, un simpaticone che esorcizza il suo male invitando gli amici più stretti a brindare con lo champagne. E’ interessato anche al libro dell’amico e, parlando del suo ricovero in clinica per l’aggravarsi delle condizioni di salute, fa vedere la sua vena umoristica parlando degli ospedali che, secondo la concezione propria, un giorno saranno simili ai night-club. 

All’uscita lo scrittore Giovanni viene avvicinato da una ninfomane che lo porta nella sua stanza dove inizia a darle fastidio e lui ne approfitta. Nel film partecipano anche alcuni grandi nomi della letteratura italiana del ‘900 quali il premio Nobel Salvatore Quasimodo, Ottiero Ottieri ed un giovane Umberto Eco.
Il film ha la sua ambientazione a Milano, città “fatta di cemento, metallo e vetro che diventa una città leggendaria del futuro affascinante e disumana con i suoi grattacieli che schiacciano l’uomo. Tullio Kezich scrive che essa appartiene a un mondo regolato da leggi assurde. Alberto Moravia ed Alberto Arbasino hanno rimproverato al regista di aver caricato di troppa negatività e irrazionismo il personaggio del Pontano” (1).

Quella di Mastroianni/Giovanni Pontano è una figura che il regista ha rappresentato finemente mettendo in primo piano lo scrittore invece che la categoria intellettuale. L’attore ciociaro, a seguito di questo film insignito anche del David di Donatello per la miglior regia e il Nastro d’Argento per il miglior film, 35 anni dopo torna a lavorare con il regista nel film “Al di la delle nuvole”, una delle sue ultime prove di attore sul grande schermo, nel ruolo di un pittore.

(1)   Aldo Tassone “I film di Michelangelo Antonioni “ Gremese editore 1990 pag. 121/122

* Veroli 12 maggio 2013. Articolo scritto da Gabriele Mattacola. Foto da www.filmscoop.it

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