La
società Argos Volley ha sciolto le fila della Globo Banca Popolare del Frusinate
Sora con il “rompete le righe” decretato dai saluti dei Patron Giannetti e del
Direttore Sportivo Alberico Vitullo.
Nella sala conferenze
degli stabilimenti Globo S.p.a. l'ultimo ritrovo della Globo Banca Popolare del
Frusinate Sora targata 2012/2013 che ha inevitabilmente segnato il termine del
progetto sportivo stagionale ed è stata l'occasione giusta sia per salutare e
ringraziare il gruppo di lavoro che insieme ha sofferto, gioito e lottato tra
alti e bassi, e sia per tirare la linea e trattare il bilancio complessivo. E
sulla carta i numeri parlano di un ottimo bilancio con il miglior risultato mai
raggiunto nei quattro anni di Serie A2 del club grazie alla disputa della
semifinale secca di Coppa Italia persa contro la Sidigas Atripada per 3-2 e
quella dei Play Off Promozione mollati solo in gara 5 contro la Tonazzo Padova.
L'incontro è stato aperto dal padrone di casa Gino Giannetti che in tutta serenità si è dichiarato schiettamente:
“Questo è stato per me
l'anno in cui ho subito più di tutti lo stress del campionato, l'ansia della
prestazione, e quella di dover fare il risultato. È stato sicuramente l'anno dei
risultati mancati perché saremmo potuti andare in finale di Coppa Italia e poi
vincerla o perderla, e saremmo potuti andare in finale Play Off Promozione e poi
vincerla o perderla. Come sempre però c'è un rovescio della medaglia che in
qualche modo ci può consolare ovvero essere arrivati oltre, dove non c'eravamo
mai stati in quattro anni di serie A2 con grandi risultati mai raggiunti che
però purtroppo alla fine non abbiamo sfruttato al meglio mancando gli obiettivi
di un soffio. È ovvio che per chi questa squadra l'ha fortemente voluta e l'ha
messa in campo con tutte le ambizioni del caso, un risultato del genere calza
molto stretto. Questo ovviamente senza nulla togliere al campionato che abbiamo
condotto condizionato anche da qualche intoppo di troppo dove però alla fine i
risultati ottenuti sembrano corretti senza avere tantissimo da recriminare.
Detto questo non mi resta che augurarvi il mio più grande in bocca al lupo
perché in questo nostro mondo ogni anno riparte una ruota che oltre a farci
confrontare con tanti colleghi e club, ci mette difronte a molte situazioni
sempre nuove e diverse. Per la prossima stagione bisognerà capire in che
contesto si muoverà la pallavolo italiana e che cosa questa vuole fare con noi,
dirigenti, presidenti e patron di club pronti a ragionare su tutto. Ora l'Argos
Volley si prenderà un pochino di tempo per fare un respiro profondo per poi
decidere l'impostazione da dare alla prossima stagione”.
Dello stesso avviso è
anche l'altro Giannetti, Ivan, che con meno diplomazia e più schiettezza arriva
al punto:
“Quest'anno volevamo
fare un buon campionato e i presupposti per mettere in atto il piano li avevamo
messi in piedi. Abbiamo sicuramente fatto un passino oltre l'ostacolo contro il
quale c'eravamo fermati negli anni precedenti ma non siamo stati altrettanto
bravi ad arrivare fino in fondo, fin dove noi abbiamo sempre dichiarato di
volerci spingere. Le colpe ce le dividiamo perché sicuramente per avere in mano
la situazione sulla quale stiamo discutendo, errori ne sono stati fatti un
pochino da tutti forse non rendendocene conto in tempo debito. Potremmo parlare
della mancanza di un po di amalgama e di carattere della squadra, ma recriminare
oramai non ha molto senso per cui grazie a tutti per quello che avete fatto per
il nostro club e in bocca al lupo per il vostro proseguo sportivo”.
A metterci un pochino
più di sentimento e meno dato di fatto rispetto a quello già espresso, è il DS
Alberico Vitullo abituato com'è a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno:
“Alla domanda - hai
sbagliato qualcosa? Rifaresti le stesse scelte?, io rispondo – Si! Il campionato
io devo esaminarlo da un punto diverso rispetto a quello della proprietà quindi
prendendo i numeri, il lavoro fatto in palestra, attraverso i tanti guai che
abbiamo avuto e i tanti momenti che abbiamo vissuto. L'infortunio di Giuseppe
Patriarca per noi è stato determinante sia nella semifinale di Coppa Italia che
in quella dei Play Off Promozione e questo non lo dico per sminuire il valore
degli altri atleti, però come società immaginavamo che il nostro indiano,
Daniele Ricci, andasse all'attacco del fortino con tutte le frecce nell'arco
invece la mancanza dell'arma Patriarca è stata determinante. Con il senno di poi
è facile parlare dei se e dei ma mentre in quei momenti qualcosa di difficile
c'è stato per cui mi sento di fare dei ringraziamenti particolari alla nostra
proprietà che ci mette la benzina affinché questo circo si muova con la speranza
che non perdano mai la progettualità che hanno dato a questo sport in questa
cittadina. Poi, con un grandissimo e cumulativo grazie, vorrei fare i
complimenti a tutti gli appartenenti alla Globo Banca Popolare del Frusinate
Sora e alla società Argos Volley perché la passione di tutti, dai professionisti
ai volontari, ci permette di essere il grande club che siamo. Due parole voglio
spenderle per Ricci, Patriarca e Fortunato perché sono onorato di averli avuti
con me in questa stagione dalla quale esco arricchito dal confronto che ogni
giorno ho avuto con loro dei quali fino a poco tempo fa apprezzavo le gesta
dalla tv o dai vari media. Ho lavorato benissimo con tutti e mi piace ricordare
la grande stagione di Claudio Paris che si è trovato in campo un po per caso
dimostrando da subito che la categoria gli appartiene ma soprattutto che può
giocare per ogni obiettivo, da quello per non retrocedere affrontato lo scorso
anno con la maglia del Club Italia alla competizione per obiettivi più alti come
quelli centrati in questi mesi. Grazie anche ad Adriano Paolucci con il quale
finalmente abbiamo lavorato insieme dopo anni nei quali ci siamo rincorsi e un
grande in bocca al lupo ai due giovani centrali chiamati da coach Berruto a una
estate azzurra. Esagerando voglio dire che quello che la nostra squadra,
compreso di team e lo staff, ha fatto, è stato un miracolo messo in atto da
dodici giocatori e allenatori nuovi che non avevano mai lavorato prima con me e
con tutto il resto della società e nonostante ciò, senza conoscere l'ambiente, è
arrivata alla semifinale di Coppa Italia e a quella di Promozione. Purtroppo non
siamo riusciti ad andare oltre ma davanti a noi non abbiamo avuto una strada
dritta ma una che curvava talmente tanto che alle volte ne siamo usciti in
testacoda.
Quando uscivo dagli
spogliatoi dopo un allenamento o una partita vi salutavo sempre dicendovi
“grazie di esistere” e anche oggi voglio salutarvi così”.
* Sora 3 maggio 2013. Carla De Caris –
Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate
Sora.
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