11.9.25

Sulla discussione “a fari spenti” della Tari, in attesa del prossimo Consiglio Comunale che sarà senz'altro più lungo e partecipato

La prossima seduta, dopo le ferie, forse la prima entro settembre ed aperta ai cittadini, associazioni e movimenti

Cosa scriveva di interessante Sora in Abruzzo, pagina social di "Organizzazione politica", il 4 luglio scorso.

LA MORTIFICAZIONE DELLA POLITICA.

Esiste ancora una qualsiasi forma di attività o di esercizio/ confronto/ dibattito politico nella città di Sora? Neanche nella Corea del Nord di Kim Jong-un si assiste a teatrini tanto penosi e di questo pessimo genere. 

Tutto avviene a fari spenti, in una serata di torrida estate in cui la maggioranza sta muta e in assetto: approviamo tutto e subito e assolutamente senza tanti fastidiosi distinguo o fronzoli, che non abbiamo tempo da perdere. E (si fa per dire) l'opposizione? Totalmente latitante per tanti motivi, più o meno plausibili, per loro è già un miracolo mantenere la posizione considerata la nutrita schiera di transfuga, pronti ad offrire il loro deretano in cambio di uno strapuntino, di cui è ben ricca la storia cittadina sia recente che passata. 

Eppure di spunti interessanti per poter dire la propria, per un qualsivoglia consigliere comunale minimamente serio e volenteroso, l'ordine del giorno ne offriva a piene mani. La parte del leone, di tale ordine del giorno, come argomento di discussione ed approvazione, la faceva la famigerata TARI che, dopo l'IMU, resta la voce contabile e l'argomento più importante per la vita amministrativa di un ente locale a maggior ragione se gestita direttamente dal Comune. 

In provincia "peregrina" di Frosinone, quella sorana è forse la tariffa più alta in assoluto e di sicuro rimane tra le più alte a livello nazionale soprattutto grazie alla genialata, antica e paterna, di voler gestire il servizio rifiuti in house e, della serie non ci facciamo mancare niente, è anche la più evasa delle tariffe, praticamente due cittadini su tre fanno orecchie da mercante! 

Le uniche voci udibili e narranti sono quella del presidente del consiglio, che - neanche fosse Speedy Gonzales - come unica preoccupazione sembra avere il velocizzare il tutto, e quella dell'assessore a leggere, male che neanche alle elementari, le motivazioni dei provvedimenti in discussione, e tutto fila liscio senza intoppi. 

Tra i punti valutati uno ci sorprende in particolar modo: che è la richiesta di aumento di ben € 435.440 della spesa per il servizio di raccolta rifiuti, (si passa dagli (dati PEF) € 5.700.166 del 2024 agli € 6.135.606 del corrente anno con una incidenza percentuale di aumento pari al 7,64%, ben più ampia di quanto auspicato dall'ARERA che concederebbe nel biennio considerato al massimo l'adeguamento al tasso di inflazione programmato pari al 2.7%). 

Ed a fronte di tale salasso la qualità del servizio raccolta rifiuti come la si potrebbe valutare? Migliore o peggiore del passato? Si tratta di un servizio che, in tutta evidenza, non è affatto migliorato, anzi che è stato addirittura depotenziato, basti vedere i giorni di raccolta dell'umido; poi per la qualità del servizio di spazzamento delle strade, a detta di molti, è insufficiente, a parte il centro città, la periferia è piuttosto sporca ed abbandonata. 

Tutti i punti all'ordine del giorno vengono approvati a tempo di record: in meno di un'ora... Consiglieri di maggioranza, allineati e coperti, con zero interventi e zero intenzioni di voto, pronti solo ad alzare la mano a bacchetta; consiglieri di minoranza (si fa per dire) latitanti; pubblico assente e stampa - qua giù risate - muta ed accondiscendente, come al solito. 

I vecchi appassionati di politica, che presenziavano tempo fa la sala consiliare, sono spariti o in altre faccende affaccendati. L'ultima speranza, per i cittadini onesti e contribuenti seri sorani, ormai è riposta all'entrata in vigore dei nuovi ATO provinciali della raccolta rifiuti, che ci auguriamo avvenga nel più breve tempo possibile. In questa città è inutile votare e non ci facciamo proprio mancare niente... Kim Jong-un ci invidierebbe.

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