Il lungo racconto, cosi' come è chiamato, viene
pubblicato inizialmente sulla rivista fiorentina diretta da
Alessandro Bonsanti “Il Mondo per poi uscire in volume nel 1946.
Landolfi lo ha sempre considerato “il suo racconto migliore”
mentre il poeta e Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 Eugenio
Montale lo considera “uno dei maggiori incubi psicologici e morali
della moderna letteratura europea”.
Protagoniste del racconto sono Lilla e
Nena, due anziane e devote zitelle che vivono in una tetra provincia d'Italia assieme alla madre disabile costretta su di una sedia a
rotelle che pùo comunicare soltanto percuotendosi il petto e con due animali, la fantesca Bellonia, il cui carattere è molto simile alle due donne, e l'unico maschio di casa, la turbolenta scimmia di nome Tombo.
Protagoniste del racconto sono Lilla e
Nena, due anziane e devote zitelle che vivono in una tetra provincia d'Italia assieme alla madre disabile costretta su di una sedia a
rotelle che pùo comunicare soltanto percuotendosi il petto e con due animali, la fantesca Bellonia, il cui carattere è molto simile alle due donne, e l'unico maschio di casa, la turbolenta scimmia di nome Tombo.
Nello scrivere questo ironico bozzetto, lo
scrittore prende spunto dalle opere umoristiche scritte da Aldo
Palazzeschi. Nel momento in cui Lilla e Nena si liberano dall'incubo
della madre scoprono che Tombo mette in scena dei cerimoniali orrendi
e sfrenati nella cappella del vicino monastero. L'animale sarà preso
in osservazione da due religiosi: Monsignor Testini e il giovane
padre Alessio. I due reverendi si scontreranno senza colpo ferire.
Il
lettore del racconto assiste ad incredibili e fulminanti dispute
teologiche. Anna Marchesini, la più grande attrice umoristica
scomparsa all'età di 62 anni il 30 luglio a seguito di una forte
artrite reumatoide, nel 2005 ha messo in scena con grande successo un
monologo tratto dal romanzo di Landolfi a cui ho avuto modo di
assistere, presso il Polo didattico dell'Università degli studi di
Cassino, sezione staccata di Frosinone, nel febbraio dello stesso
anno.
* Veroli
2 agosto 2016. Di Gabriele Mattacola. Il romanzo è stato letto
nell'ambito del circolo Ubik.
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