ROBERTO VECCHIONI L'ORSO BIANCO ERA NERO - STORIA E LEGGENDA DELLA PAROLA
di Gabriele Mattacola
Il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, che lo scorso anno ha pubblicato il diario epistolare dal titolo "Tra il silenzio e il tuono", è tornato in libreria con il saggio edito da Piemme intitolato "L'orso bianco era nero.Storia e leggenda della parola". L'opera ha a che fare con la linguistica come lui assomiglia a un orso bianco o preferibilmente nero.
L'intento dell'autore, attualmente docente a contratto presso l'Università IULM di Milano di Contemporaneità dell'antico, è quello di introdurre il lettore al significato della parola. (Foto: www.iulm.it)
Nel saggio sono citati autori antichi e contemporanei e tra questi Ferdinand De Saussure ricordato per la linguistica strutturale e i termini Langue e Parole e l'ultranovantenne Noam Chomsky, padre della grammatica generativo trasformazionale che Vecchioni ha conosciuto e con lui ha persino giocato a biliardo.
L'antichità si ritrova nei capitoli successivi dove lo scrittore, parlando di teatro, prende in esame la commedia di Plauto dal titolo "Euclione" per poi parlare di Aulo Gellio la cui opera più significativa è "Le notti attiche".
Dopo aver parlato dei vari verbi, lo scrittore esamina le parole Enigma e Poesia citando, in esse, scrittori e poeti dell'Antichità, Medioevo, Rinascimento e Novecento ma anche alcuni suoi colleghi cantautori. In poche parole, con questo saggio Vecchioni ci offre una panoramica completa sulla parola e sul suo significato.
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