LA STANGATA PRESUNTA
Questa mattina ,nella lista quotidiana delle stangate prossime future,
un canale nazionale includeva anche i contributi dovuti ai Consorzi, quali la Conca di Sora.
Sollecitati da ripetute richieste
dei cittadini, che peraltro dimostravano una scarsa conoscenza dei meccanismi
economici di finanziamento dei Consorzi di Bonifica e parimenti una scarsa conoscenza dei compiti
dei Consorzi stessi, ma è difficile censurarli a fronte di quanto stato e enti
fanno ricadere sul capo dei contribuenti, abbiamo chiesto di incontrare i
Responsabili della Conca per un chiarimento.
Seduta stante siamo stati ricevuti
ed abbiamo esposto il problema dell’annuncio dell’aumento dei canoni
consortili.
Per chiarezza ci è stato risposto che la materia non è alla libera
scelta degli Organi Consortili ma è regolata dal Codice Civile art. 857 – 868 e una serie di leggi alcune
risalenti al secolo passato, comunque il concetto è che i Consorzi quali
Enti di erogazione debbono garantire l’equilibrio di bilancio ed essendo
costituiti da Consorziati con uguali diritti e uguali doveri, è previsto che le
contribuzioni parametrizzate siano atte a dare gli equilibri di bilancio in un quadro sociale e solidale.
La Conca di Sora è dal
2011 che non ritoccava i canoni, assorbendo
i rincari per spese generale e
d’esercizio attraverso razionalizzazioni
e standardizzazione di procedure, sul piano della dinamica economica interna,
effettuando opere idrauliche e di
sicurezza idraulica per conto di Enti Territoriali quali comuni e Regione, sul piano del pieni e
razionale utilizzo delle capacità tecniche
della Conca.
La Conca ha costi quali
l’ENEL, la Tarsu,
l’Imu, i carburanti, le manutenzioni di
mobili e immobili e le retribuzioni dei tecnici e il suo bilancio purtroppo deve
valutare gli effetti di tutte le voci sul consuntivo.
Accanto ai rincari delle partite indicate, quest’anno ci sarà anche l’applicazione del nuovo accordo economico per
il Contratto Collettivo di Lavoro, i lavoratori della Conca non vivono d’aria,
per cui l’equilibrio di bilancio ha
obbligato ad una revisione delle aliquote contributive.
La costante della politica di accumulo delle risorse del Comitato
Esecutivo è stata sempre quella di gravare il meno possibile sui consorziati e
tale posizione è ben chiara se si confrontano le nostre aliquote con quelle di
altre realtà.
Comunque dopo un attento esame, considerate ulteriori razionalizzazioni
possibili i nuovi canoni consortili sono così ridefiniti : quota minima di
bonifica da € 12.91 a € 16.00 , la media se non
andiamo errati, è 19/20 questo per la I° Fascia di reddito dominicale,
per le altre fasce si adeguano le aliquote di contribuenza agli indici di
rivalutazione monetaria ufficiali in sintesi
il 75% dell’ISTAT. Tradotto in euro ,
fatto base € 100.00 dal prossimo anno saranno €102. 50
Sul versante dei costi di esercizio la Conca ha un progetto in valutazione che ne
diminuirò notevolmente l’incidenza.
Ribadendo l’abituale disponibilità a dialogare con tutti, il Presidente ha concluso “abbiamo deluso le cassandre e i menagramo di turno e i contrari per professione, ma la
stangata preconizzata non c’è stata e non ci poteva essere perché contro i
nostri stessi interessi”.
Nel ringraziare il Presidente, abbiamo constatato che pagare è sempre
doloroso, anche se trattasi di piccole cifre, che comunque vanno spiegate con
grande chiarezza agli utenti.
Su questo aspetto ci sembra che la Conca è sempre disponibile.
* Sora 20 ottobre 2013. Rodolfo Damiani.
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