E’
un “Saggio storico, sociologico, tecnico” di Pietro Margiotta.
Casa editrice:
Italia civile 2013. Nel libro è riportata una piccola notazione
del più
autorevole cittadino di Capistrello, il Prof. Dottor Cav.
Giovanni Fratarcangeli
ed una presentazione di A. Elkann
BREVI
NOTE SULL’AUTORE. Pietro Margiotta è riconosciuto dai più come
il “tuttologo
di Maria De Filippi”, ha realizzato il volume sul tratto
ferroviario che
attraversa Capistrello . E’ un testo ricco di notizie e di
curiosità con una
galleria fotografica molto ricca. Fotografie curate dal fratello di
Pietro, il
Dottor Gabriele che è un “brillante anatomopatologo”. Un lavoro
rivolto ai residenti
di Capistrello, ai Capistrellani, ma anche ai tanti che sono
all’estero.
Tante sono le opere già pubblicate dall’autore del libro. Si
ricordano tra
le altre: Toponomastica Sorana, Sora Itinerario storico-turistico,
Il tanatoico
sorano, La matesificazione del calendario, La Ferrata
Sora-Avezzano, Il
Treno delle Due Valli, Canistro: storia e cultura, terra ed
acqua.
INTRODUZIONE
AL LIBRO. Quindi un libro anche sulla galleria elicoidale
della ferrovia
della valle Roveto, un “miracolo costruttivo della tratta
Avezzano-Sora”.
Pietro Margiotta ha voluto poi raccontare della ferrovia
anche attraverso
alcuni personaggi che “hanno intrecciato le loro storie in
una dimensione
corale”. Si sono legati “il passato e la tecnica della ferrata
con
il tessuto umano con cui essa è venuta ad integrarsi”. Nel libro c’è Domenico La Posta, ambientalista sorano che ha organizzato, alcuni anni fa, viaggi in treno alle sorgenti del Liri e a Morino. Per Pietro Margiotta “instancabile difensore dell’ambiente e di questa ferrovia”. Pescocanale, il Liri e la ferrovia: di questo paesaggio hanno parlato anche Don Gaetano Squilla e Mario Pomilio (a Campanili d’Abruzzo). Un libro sulla ferrovia di Lazio e Abruzzo
molto attuale perché il nostro treno sta rischiando la chiusura. Tanti parole, tanti interventi politici in merito ma ancora nulla di concreto. Un volume che arriva nelle librerie al momento giusto con argomenti che per Giovanni Fratarcangeli sono “vere e proprie miniere di informazioni ed indispensabili chiavi d’accesso e d’agevole movimento all’interno di un mare magno, come quello della cultura”. E’ un vero sforzo, per Fratarcangeli, “volto a portare
alla luce alcuni ricordi del passato….”. Un libro su un capolavoro di ingegneria ferroviaria con un paesaggio che è alpestre, selvaggio di rara bellezza. “Ci troviamo a Capistrello”, scrive ancora Margiotta, “con la sua parte moderna e il borgo antico”. C’è la ferrovia con il suo aspetto tecnico, c’è il paesaggio. Tutto qui deve essere valorizzato, fatto conoscere diffuso e
protetto. Ancora di più di questi tempi. Dopo l’introduzione, c’è la presentazione di Elkann; il libro torna al “tratto capistrellano con un vero viaggio fotografico, tecnico, documentario ed archivistico”.
il tessuto umano con cui essa è venuta ad integrarsi”. Nel libro c’è Domenico La Posta, ambientalista sorano che ha organizzato, alcuni anni fa, viaggi in treno alle sorgenti del Liri e a Morino. Per Pietro Margiotta “instancabile difensore dell’ambiente e di questa ferrovia”. Pescocanale, il Liri e la ferrovia: di questo paesaggio hanno parlato anche Don Gaetano Squilla e Mario Pomilio (a Campanili d’Abruzzo). Un libro sulla ferrovia di Lazio e Abruzzo
molto attuale perché il nostro treno sta rischiando la chiusura. Tanti parole, tanti interventi politici in merito ma ancora nulla di concreto. Un volume che arriva nelle librerie al momento giusto con argomenti che per Giovanni Fratarcangeli sono “vere e proprie miniere di informazioni ed indispensabili chiavi d’accesso e d’agevole movimento all’interno di un mare magno, come quello della cultura”. E’ un vero sforzo, per Fratarcangeli, “volto a portare
alla luce alcuni ricordi del passato….”. Un libro su un capolavoro di ingegneria ferroviaria con un paesaggio che è alpestre, selvaggio di rara bellezza. “Ci troviamo a Capistrello”, scrive ancora Margiotta, “con la sua parte moderna e il borgo antico”. C’è la ferrovia con il suo aspetto tecnico, c’è il paesaggio. Tutto qui deve essere valorizzato, fatto conoscere diffuso e
protetto. Ancora di più di questi tempi. Dopo l’introduzione, c’è la presentazione di Elkann; il libro torna al “tratto capistrellano con un vero viaggio fotografico, tecnico, documentario ed archivistico”.
LA
MISSIONE DEL LIBRO. Un volume di 300 pagine, che nasce per far
conoscere a tutti
un paesaggio ricco di pietre preziose, uno spettacolo unico al mondo.
C’è la
prima immagine (quella famosa) relativa alla spirale o chiocciola. E’
la piantina
con il tracciato ad U della ferrata a Capistrello, fra il
centro urbano
e la frazione di Pescocanale, nella planimetria della Rete
Mediterranea (RM).
C’è la “AL n 668, serie 6 con 68 posti. 12 di prima classe e 56
di seconda”
che avanza prima del traforo. “Il cavallo d’acciaio scompare
alla vista”,
a volte, e in questi ultimi anni con sedili molto comodi. C’è
la “centrale
idroelettrica (la terza) di Torlonia”, vicino alla ferrovia,
le “rotaie
fuse nell’aprile del 1985 nello stabilimento di Piombino, 60 Kg.
a
metro lineare”. C’è il corso del Liri, con gli enormi massi, nella forra. Ci sono i tunnel. Fotografie bellissime: il tunnel di Pescocanale; l’interno del tunnel “del Molino”; l’interno dei tre tunnel in fila. Nel ventre de “La Giorgia”, tre gallerie in asse (“dell’Emissario” e “di Capistrello”). “La Giorgia” che sbocca sopra i Piani Palentini e che corre sotto il tracciato della vecchia S.S. 82 della Valle del Liri ora S.R. 82. L’ultima parte del libro è sulla Ferrovia Avezzano Roccasecca con molte date. Il 4 dicembre del 1884 fu aperto il tronco Roccasecca-Arce. Le ultime fermate nel tratto interessato: Pescocanale aperta nel 1935 e Cupone nel 1985.
metro lineare”. C’è il corso del Liri, con gli enormi massi, nella forra. Ci sono i tunnel. Fotografie bellissime: il tunnel di Pescocanale; l’interno del tunnel “del Molino”; l’interno dei tre tunnel in fila. Nel ventre de “La Giorgia”, tre gallerie in asse (“dell’Emissario” e “di Capistrello”). “La Giorgia” che sbocca sopra i Piani Palentini e che corre sotto il tracciato della vecchia S.S. 82 della Valle del Liri ora S.R. 82. L’ultima parte del libro è sulla Ferrovia Avezzano Roccasecca con molte date. Il 4 dicembre del 1884 fu aperto il tronco Roccasecca-Arce. Le ultime fermate nel tratto interessato: Pescocanale aperta nel 1935 e Cupone nel 1985.
IL
PROFILO DELL’AUTORE. Pietro Margiotta è nato in Canada, a Toronto,
ma residente
a Sora. Professionista affermato, consulente aziendale, giornalista
e scrittore.
A Canistro nel 2010 è stato insignito del Premio ANOCI
cultura, arte,
spettacolo. Tanti i convegni e le mostre che ha tenuto sempre a
Canistro e
a Capistrello.
Nessun commento:
Posta un commento