Domenica 30 agosto, alle ore 18.00, con la celebrazione di una Messa, alla presenza del vescovo Gerardo.
Il saluto ed il congedo di don Mario Zeverini dall'Uffico Scuola Diocesano. La
cronaca di Gianni Fabrizio
Dopo 31 anni lascia l’Ufficio Scuola e Catechistico
della Diocesi. Il congedo di don Mario Zeverini con una messa in S.
Francesco domenica 30 agosto alle ore 18.00. Sarà presente il vescovo mons. Gerardo Antonazzo
di Gianni Fabrizio
Domenica, 30 agosto alle ore 18.00, a Sora nella chiesa di S.
Francesco, presente il vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, sarà celebrata una S. Messa presieduta da don Mario Zeverini per
il suo congedo, dopo circa 31 anni di
servizio, dall’Ufficio Scuola e dall’Ufficio Catechistico della Diocesi.
Saranno in tanti ad essere presenti per dire “grazie” a don Mario e dimostrargli
la riconoscenza per la sua puntuale, feconda e proficua attività. Tutti gli
vorranno stringere la mano ed assicurargli il ricordo nella preghiera, grati di
averlo avuto,in ogni occasione, disponibile, aperto e prodigo come sacerdote,
amico, compagno, guida e maestro, lungo
il cammino di crescita, sempre più addentro all’infinito Mistero di Dio. Molti
sono certi di un fatto, che l’amicizia alimentata con lui in questi anni, non
potrà mai essere diminuita né dal tempo, né dalla distanza fisica, perché
l’aspetto più prezioso che unisce tutti è l’impegno ad accogliere e amare, sempre,
la presenza e l’amore del Signore. Lo ringrazieranno in molti per la enorme
mole di lavoro che ha affrontato, ognuno sicuro che il patrimonio culturale e
umano che lascia: insegnamenti, consigli, decisioni e testimonianza di vita,
non svanirà, ma continuerà a dare frutti. Ci ha “raccontato” la sua vita.
Quanti ricordi e quante emozioni.
“Sono nato a Morino il
18 maggio 1935. All’età di 13 anni entro nel seminario di Sora e vi compio gli
studi fino al secondo liceo classico e passo ad Anagni per terminare il liceo e compiere gli studi
filosofici e teologici,terminati i quali il giorno 7 luglio 1962, nella
parrocchia di Morino, mons. Biagio Musto
mi consacrava sacerdote.
Dal settembre seguente
iniziava la mia collaborazione pastorale come Vice Rettore nel Convitto di
Villa Angelina, mentre per l’aspetto sacerdotale iniziava la lunga collaborazione
in Santa Restituta. Dopo solo due anni il
vescovo Musto mi chiese di passare in Seminario come animatore spirituale dei ragazzi. ,
dove già ero presente da
insegnante,
In questo periodo
inizia anche la collaborazione con l’Azione Cattolica Giovani che mi porterà a
diventare Assistente Regionale per diversi anni. Inizia anche la collaborazione
con l’Ufficio Catechistico e della Scuola della Diocesi, il cui Direttore era
allora mons Vincenzo Marciano.
Dopo 4 anni passavo a
dirigere la parrocchia di San Giovanni Battista a Sora. Ancora 4 anni e mi fu
proposto di tornare a Villa Angelina come Direttore, con l’impegno che l’Istituto
si trasformasse in “centro giovanile“ per la città di Sora. Così questo luogo divenne
una fucina di iniziative che attirava sempre più ragazzi e giovani.
Nell’anno pastorale
79-80 mi fu chiesto di nuovo di interrompere questo servizio e di passare, nell’anno della “contestazione”, ad
Isola del Liri. Riappacifica, almeno apparentemente la situazione, ed avendo
rifiutato, per opportunità pastorale, di restare nella parrocchia di San
Lorenzo, torno a Sora e divento parroco
di San Bartolomeo; era l’ Avvento del 1980.
Dal 1964 al 1990 ho
insegnato religione cattolica nella Media Baisi di Isola Liri, all’ ITI di Isolaliri, al Baronio di Sora, allo Scientifico
di Sora, alla Media di Balsorano, alla Media Rosati di Sora e per finire all’Istituto
Biologico di Sora.
Anche in San
Bartolomeo la permanenza fu di 4 anni. Nel 1984, mons. Lorenzo Chiarinelli,
nominato vescovo della Diocesi l’anno precedente, mi propose la scelta: restare parroco o diventare direttore
dell’Ufficio Catechistico e dell’Ufficio Scuola, in quanto Egli riteneva
importante destinarvi a tempo pieno un sacerdote, tenendo soprattutto conto del
ruolo strategico di tale settore. Ma
finalmente anche per me iniziava un servizio stabile che si conclude in questi
giorni, quando la Catechesi
passa nelle mani di don Giuseppe Basile
e l’ IRC in quelle di don Nello Crescenzi, già direttore dell’ IRC di Cassino. Dall’ inizio
del tempo pieno in Ufficio, ho svolto servizio liturgico pastorale nelle diverse cappellanie del circondario
della Città, ed ora in forma più stabile, curo la pastorale dei defunti nel cimitero di Sora e nella chiesa di San Francesco.
L’incarico in
Catechesi e per l’ IRC è capitato in un momento ricco di vitalità per la vita
della Chiesa Italiana. Il ruolo di
direttore diocesano mi ha portato a fare esperienze a livello regionale e
nazionale. Dalla fine degli anni ' 80 fino al 2010 ho ricoperto anche il ruolo di
direttore regionale dei due Uffici, facendo esperienze nelle consulte nazionali
che sono state veramente ricche di insegnamenti sul piano umano, pastorale e
dottrinale.
Durante questo l
trentennio tanto impegno è stato pure profuso per la formazione dei Catechisti;
per gli insegnanti di Religione ho organizzato 33 corsi estivi, quasi tutti residenziali, sempre per l’aggiornamento su didattica, legislazione ed i contenuti dell’IRC.
L’esperienza, quasi
unica in Italia, è stata la piena ed originale collaborazione tra la realtà
ecclesiale e quella scolastica che
vedeva la partecipazione, almeno due volte l’anno, dei Dirigenti Scolastici ed
Amministrativi , ad un incontro con il Vescovo, per condividere, in amicizia, i più attuali temi culturali e didattici”. Importante
è stato ed é anche l’impegno di don Mario Zeverini nell’ambito dell’attività
giornalistica. Collaboratore attivo della pagina diocesana di Avvenire, di
radio e tv locali e tra i fondatori e promotori della indimenticata rivista
“Vita Sorana”. Don Mario Zeverini, sacerdote, “è uomo della parola di Dio, uomo del sacramento, uomo del “mistero
della fede”. Tutti gli augurano ancora di essere sempre un prete così: testimone
del Vangelo e pieno di fede.
Dopo 31 anni di servizio e di guida all’Ufficio Scuola Diocesano. Il saluto di don Mario Zeverini agli insegnanti di religione
di Giovanni Mancini
Una celebrazione
eucaristica, presieduta da don Mario Zeverini, nella chiesa di San Francesco a
Sora, presente il vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, per ringraziare
il Signore del ministero svolto e salutare tutto il corpo docente degli
insegnanti di religione della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo. In questo
è consistito il pomeriggio del 30 agosto 2015 per don Mario Zeverini, per tutti
semplicemente don Mario, Direttore uscente dell’Ufficio Scuola diocesano e per
gli insegnanti affidati, dal vescovo attuale e dai suoi predecessori, alla sua
cura. Cosa scrivere di più quando un superiore, il Direttore, ma anche un
sacerdote autentico, dotato di una personalità schietta e decisa, oltreché una
persona amica con cui confidarsi ed a cui chiedere consigli per migliorare il
proprio essere docente di religione nella Scuola italiana, porta a termine il
suo mandato? La prima parola da dire sarebbe grazie ma il ringraziamento può e
deve essere la parola ultima. Prima di tutto bisogna saper ascoltare ancora e
fino in fondo ciò che il “Direttore” ha da dire ai suoi docenti. E così è
stato, dal Vescovo, presente come un semplice fedele, a tutti gli insegnanti di
ogni ordine e grado, è emerso, come dato spontaneo, l’ascolto. Ma non come
semplice atto di rispetto bensì come ricerca di nuove dinamiche del proprio
essere. E questo ascolto ben si coniugava con le parole dell’omelia pronunciata
durante la santa messa, in riferimento, soprattutto, alla seconda lettura della
liturgia corrente, in cui l’Apostolo Giacomo esorta i cristiani ad essere «di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto. Religione
pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le
vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo». Terminato il momento liturgico, a
cui ha preso parte il nuovo Direttore dell’Ufficio scuola, don Nello Crescenzi,
già responsabile del medesimo Ufficio nella diocesi di Cassino, oltreché il Direttore
dell’Ufficio catechistico don Giuseppe Basile, il momento di saluto a don Mario
Zeverini si è trasformato in una festa, con la proiezione di numerose foto, reperite
dal prof. Angelo Molle, docente di religione, che hanno ripercorso la vita di
don Mario, dall’infanzia nelle Terre d’Abruzzo, fino agli ultimi incarichi in
seno alla Diocesi. Al termine di questo momento il vescovo Gerardo, che per
tutta la celebrazione non aveva preso la parola, si è rivolto ai presenti, richiamando
alla mente come l’essere insegnanti di religione equivalga ad una missione
particolare che distingue l’identità degli I.R.C. dagli altri docenti e che fa
loro dei “precisi punti di riferimento per tutto il personale della Scuola, sia
discente sia docente”. A conclusione della serata, dopo i momenti ufficiali, ha
avuto luogo un momento conviviale, in cui l’amicizia tra don Mario e i suoi
docenti, si è trasformata in un sodalizio ancora più intenso.
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