TUTELA PROMOZIONE SVILUPPO DEL TERRITORIO
di Rodolfo Damiani *
E’ da mesi
che il Presidente Angelo Prospero e il
Consiglio della Conca postulano un nuovo modo di approcciare alle politiche del
territorio, mentre debbono fronteggiare ancora un anno congiunturale. Per questo
è stata ribadita la scelta di cooperare con gli sviluppi colturali di nicchia,
con la riscoperta dei prodotti locali storici, con una agricoltura non invasiva
e non pervasiva come offerta complementare di un piano strategico che lega
l’occupazione e lo sviluppo a progetti di turismo che valorizzi il territorio e
le sue risorse , ambientali,storiche , agricole e culturali. I settori richiamati sono al centro delle
politiche e purtroppo delle polemiche europee che pongono a tutta la filiera
agricola il dilemma EUROPA SI o EUROPA NO. Il mondo agricolo italiano , quello
degli imprenditori , che credono nella terra, non degli speculatori, per i
quali la terra è solo una cedola come le altre,ravvisano la necessità di più
EUROPA, in una Unione–Nazione – Regione che sburocraticizzino i rapporti e flessibilizzino le condizioni di appartenenza. In questa Europa l’azione della
neofisiocrazia necessita di un governo delle acque che possa soddisfare in
Italia la necessità di irrigare l’87% dei terreni , di fronteggiare frane 11.ooo nel dopoguerra e le alluvioni 5400
nello stesso arco di tempo, di creare occupazione attraverso l’agricoltura , il turismo
culturale , religioso e escursionista, attraverso un mercato di prodotti di
nicchia il tutto nello schema a cui la Conca di Sora collabora con enti pubblici
,privati e organizzazioni agricole. La
Conca ha maturato la convinzione della necessità di una maggiore vicinanza alle
provvidenze utilizzabili della comunità
e a perfezionare patti con strutture
che garantiscano la massimalizzazione del risultato rispetto alle
risorse. Mentre il Consorzio Conca di
Sora, inteso come un insieme coeso in cui sono preponderanti gli interessi
della collettività, prefigura soluzioni
di ampio respiro e di portata storica, un potere politico piccolo piccolo ,
legato agli interessi delle fazioni e non del collettivo vuole sopprimere la
Conca e con essa il patrimonio di democrazia e di autonomia dei consorziati.
Questo è un altro vulnus che con la complicità dei soliti politici che si
ricordano del territorio solo al momento del voto, viene inferto alla
Ciociaria, considerata alla stregua di una appendice trascurabile della regione
e di fatto subalterna alla provincia di Latina. Alla politica di piccolo
cabotaggio della regione Lazio , la Conca e i consorziati con essa continuano
nell’impegno a promuovere accordi
territoriali, l’uso delle energie alternative, la collaborazione piena sul
piano progettuale, per creare le condizioni di indirizzare il modello di
sviluppo del territorio attraverso la sua salvaguardia , la sua promozione, il suo
utilizzo, non sfruttamento, collegato con l’impiego di energie pulite e
rinnovabili creando le condizioni per un incremento occupazionale.
Sono
convinto, che la capillarità della presenza e il decentramento decisionale sia
funzionale ad una gestione efficiente e tempestiva, gli accorpamenti e le
distanze fisiche generano burocrazia e allontanare le istanze decisionali dai
cittadini si risolve in ostacoli all’esercizio democratico dei diritti e privilegia
chi detiene il potere. I Consorzi sono organismi democratici , che si
autogestiscono anche sul piano finanziario, facciamo decidere i titolari del
diritto attraverso l’esercizio delle regole democratiche a cui si richiamano.
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