![]() |
| Foto che chiude l'evento Sala delle Rondinelle |
Carnello celebra l’arte: grande successo per il XXXIX Premio Fibrenus “Carnello cArte ad Arte”di Alessandro Leone
Nella suggestiva cornice della Sala delle Rondinelle del Castello Boncompagni-Viscogliosi di Isola del Liri, si è svolta la cerimonia di premiazione del XXXIX Premio Fibrenus “Carnello cArte ad Arte”, prestigioso concorso nazionale di incisione promosso dall’Associazione Officina della Cultura, da anni impegnata nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio del Fibreno e della Media Valle del Liri.
Un appuntamento che, anche in questa edizione, ha saputo coniugare arte, memoria e identità, riaffermando il legame profondo tra la tradizione cartaria locale, fiorita fin dal XVI secolo, e le forme espressive contemporanee.
Il concorso, nato dall’amore per la carta, simbolo di lavoro, ingegno e benessere per un intero comprensorio e per l’arte incisoria, intende ogni anno stimolare una riflessione sul rapporto tra storia e modernità. Ogni anno il Premio invita gli artisti a confrontarsi con tematiche che intrecciano storia, identità e contemporaneità. Per la 39ª edizione, il tema scelto “LIMES. Confini culturali alla fine di un mondo” ha aperto un dialogo profondo sul senso dei limiti e delle separazioni nella nostra epoca.
L’obiettivo è stato quello di riflettere sull’inquietante senso di precarietà che attraversa la vita moderna e di superarlo attraverso l’arte, intesa come spazio libero di indagine, coscienza e trasformazione. In un mondo attraversato da processi di globalizzazione inarrestabili, ma al contempo segnato dalla costruzione di nuove barriere fisiche e mentali, il Premio Fibrenus ha voluto offrire agli artisti la possibilità di interrogarsi sul significato di “confine”: non solo geografico, ma anche culturale, sociale e spirituale.
La scelta della grafica incisoria come mezzo privilegiato di espressione resta la cifra distintiva della manifestazione. Una tecnica antica, ma capace di parlare con forza al presente, diventando strumento duttile di ricerca estetica e concettuale. Attraverso il segno inciso, gli artisti partecipanti sono stati invitati a esplorare il tema dei confini, visibili e invisibili, che separano e uniscono, dividono e ricompongono, interrogando al tempo stesso la memoria e l’identità dei luoghi. La Commissione giudicatrice, composta da esperti e docenti di settore, ha sottolineato l’elevata qualità delle opere pervenute e la difficoltà della selezione finale, che ha premiato visioni differenti ma accomunate da un profondo senso di ricerca e consapevolezza estetica.
Il primo premio è stato assegnato a Federica Auricchio (da Pompei –Na-) per l’opera “Madre e Figlia”, un lavoro di forte intensità emotiva e raffinata resa tecnica, capace di coniugare il tema della memoria con la trasmissione del sapere e delle radici.
Il secondo premio è andato a Maria Vadell Mari (da Palma di Maiorca –Spagna-) per “Lithica”, opera che evoca la solidità del paesaggio e il senso di permanenza della materia.
Sul terzo gradino del podio si è classificata Matilda Forner (da Padova –Pd-), con un lavoro che ha saputo interpretare in modo personale il confine visivo ed interiore.
A consegnare i riconoscimenti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Isola del Liri Stefano Vitale, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Cristiana Vona e l’Assessore alla Cultura del Comune di Sora, Dott.ssa Maria Paola Gemmiti. La vincitrice ha ricevuto la Medaglia offerta dal Presidente della Camera dei Deputati, la seconda classificata quella offerta dal Presidente del Senato, mentre la terza ha ricevuto la targa offerta dal Comune di Isola del Liri.
A tutti i selezionati presenti è stata inoltre donata una bag contenente pubblicazioni di carattere locale, offerte dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, dal Comune di Isola del Liri e dalla stessa Officina della Cultura.
La cerimonia ha vissuto momenti di grande intensità emotiva e artistica grazie all’intervento della voce narrante di Valentina Venditti, che ha interpretato la figlia di Filippo Galante, e alla performance del tenore Francesco Toma, entrato nell’immaginario mondo di Enrico Caruso, accompagnato al pianoforte da Annarita Cerrone. Un intreccio di voce, musica e parola che ha saputo restituire al pubblico la forza poetica della memoria e la vitalità del patrimonio culturale locale.
Prima della consegna dei premi, la giuria ha ricordato come l’Archivio delle Stampe Contemporanee di Carnello, nato grazie a questa rassegna, abbia ormai superato la straordinaria cifra di 1500 opere, costituendo una delle più importanti raccolte del basso Lazio. Un patrimonio che, è stato sottolineato, meriterebbe una maggiore attenzione istituzionale e una collocazione stabile per garantirne la piena fruizione da parte di studiosi, studenti e appassionati d’arte.
Un ringraziamento particolarmente sentito è stato rivolto al Presidente della Commissione, Prof. Umberto Giovannini, le cui opere sono state esposte in un angolo dedicato presso il teatro “Costanzo Costantini”. Nel rientrare a Londra, dove insegna, Giovannini ha voluto inviare un messaggio di gratitudine:
“Sono come molte delle mie domeniche pomeriggio in aeroporto, in partenza per Londra. Volevo ringraziarVi di cuore di tutto: dell’accoglienza, dell’affetto e della Bellezza. Spero che il progetto prosegua con la stessa energia e spirito gioioso che tutti abbiamo respirato finora.”
La giornata di domenica 19 ottobre ha completato l’esperienza con un itinerario culturale tra i luoghi simbolo della storia della carta e della spiritualità locale. Gli artisti selezionati e i loro familiari hanno visitato il sito dove nel 1519 sorse la prima cartiera di Carnello, per poi spostarsi all’Abbazia di San Domenico, illustrata dall’archeologa Manuela Cerqua. Infine, alle ore 11, il gruppo si è recato al Museo della Media Valle del Liri per l’inaugurazione della mostra “di cArte in cArte”, che espone opere donate dagli ex presidenti delle passate edizioni, tra cui Elisabetta Diamanti, Carlo Venturi, Vittorio Manno, Maria Pina Bentivenga, Umberto Giovannini, Elisa Ottaviani e Patrizio Di Sciullo.
Con il Premio Fibrenus, l’Officina della Cultura rinnova il proprio impegno nella tutela della memoria storica e nella promozione dell’arte incisoria come strumento di riflessione civile e culturale.
Un progetto che, anno dopo anno, ha saputo dare voce al territorio e costruire un dialogo vivo tra passato e presente, tra le tracce industriali di un tempo e la creatività delle nuove generazioni.
Un’eredità di bellezza, ricerca e identità che continua a crescere, pagina dopo pagina, stampa dopo stampa, di cArte in cArte.
A consegnare i riconoscimenti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Isola del Liri Stefano Vitale, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Cristiana Vona e l’Assessore alla Cultura del Comune di Sora, Dott.ssa Maria Paola Gemmiti. La vincitrice ha ricevuto la Medaglia offerta dal Presidente della Camera dei Deputati, la seconda classificata quella offerta dal Presidente del Senato, mentre la terza ha ricevuto la targa offerta dal Comune di Isola del Liri.
A tutti i selezionati presenti è stata inoltre donata una bag contenente pubblicazioni di carattere locale, offerte dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, dal Comune di Isola del Liri e dalla stessa Officina della Cultura.
La cerimonia ha vissuto momenti di grande intensità emotiva e artistica grazie all’intervento della voce narrante di Valentina Venditti, che ha interpretato la figlia di Filippo Galante, e alla performance del tenore Francesco Toma, entrato nell’immaginario mondo di Enrico Caruso, accompagnato al pianoforte da Annarita Cerrone. Un intreccio di voce, musica e parola che ha saputo restituire al pubblico la forza poetica della memoria e la vitalità del patrimonio culturale locale.
Prima della consegna dei premi, la giuria ha ricordato come l’Archivio delle Stampe Contemporanee di Carnello, nato grazie a questa rassegna, abbia ormai superato la straordinaria cifra di 1500 opere, costituendo una delle più importanti raccolte del basso Lazio. Un patrimonio che, è stato sottolineato, meriterebbe una maggiore attenzione istituzionale e una collocazione stabile per garantirne la piena fruizione da parte di studiosi, studenti e appassionati d’arte.
Un ringraziamento particolarmente sentito è stato rivolto al Presidente della Commissione, Prof. Umberto Giovannini, le cui opere sono state esposte in un angolo dedicato presso il teatro “Costanzo Costantini”. Nel rientrare a Londra, dove insegna, Giovannini ha voluto inviare un messaggio di gratitudine:
“Sono come molte delle mie domeniche pomeriggio in aeroporto, in partenza per Londra. Volevo ringraziarVi di cuore di tutto: dell’accoglienza, dell’affetto e della Bellezza. Spero che il progetto prosegua con la stessa energia e spirito gioioso che tutti abbiamo respirato finora.”
La giornata di domenica 19 ottobre ha completato l’esperienza con un itinerario culturale tra i luoghi simbolo della storia della carta e della spiritualità locale. Gli artisti selezionati e i loro familiari hanno visitato il sito dove nel 1519 sorse la prima cartiera di Carnello, per poi spostarsi all’Abbazia di San Domenico, illustrata dall’archeologa Manuela Cerqua. Infine, alle ore 11, il gruppo si è recato al Museo della Media Valle del Liri per l’inaugurazione della mostra “di cArte in cArte”, che espone opere donate dagli ex presidenti delle passate edizioni, tra cui Elisabetta Diamanti, Carlo Venturi, Vittorio Manno, Maria Pina Bentivenga, Umberto Giovannini, Elisa Ottaviani e Patrizio Di Sciullo.
Con il Premio Fibrenus, l’Officina della Cultura rinnova il proprio impegno nella tutela della memoria storica e nella promozione dell’arte incisoria come strumento di riflessione civile e culturale.
![]() |
| Inaugurazione mostra a Sora domenica mattina |
Un progetto che, anno dopo anno, ha saputo dare voce al territorio e costruire un dialogo vivo tra passato e presente, tra le tracce industriali di un tempo e la creatività delle nuove generazioni.
Un’eredità di bellezza, ricerca e identità che continua a crescere, pagina dopo pagina, stampa dopo stampa, di cArte in cArte.



Nessun commento:
Posta un commento