Il 20 dicembre 2014, presso la Villa Comunale di Frosinone, il professor Giuseppe Truini ha presentato il suo secondo romanzo dal titolo "Di polvere e di altre gioie" (edizioni Ensemble).
Docente di materie letterarie presso l'ITC "Sandro Pertini" di Alatri e, fino allo scorso anno, all'IPSIA di Frosinone, Giuseppe Truini ha scritto diversi racconti inseriti in varie antologie e, nel 2009, un saggio dedicato a Fabrizio De Andrè nel volume per le edizioni Chiarelettere "Il suono e l'inchiostro".
Nel 2002 ha esordito in proprio con il romanzo, vincitore del Premio Matteo Blasi, "Se domani si vive o si muore" (edizioni Ensemble). Con questo suo secondo romanzo l'autore ci parla di un viaggio che, concludendosi come fosse "un fiume in piena", ironizza su alcuni dei più grotteschi aspetti riguardanti la televisione e l'informazione.
Nel leggere "Di polvere e di altre gioie" il lettore rimane favorevolmente colpito. Particolare la copertina del libro in cui vediamo uno struzzo, presente in ogni pagina del romanzo, che sta dando un calcio al televisore. La trama è la seguente: è in corso una trasmissione televisiva nella quale i singoli concorrenti ricevono punizioni fisiche. Vediamo, in seguito, delle prostitute che verranno torturate e uccise in modo barbaro durante riti crudeli e cruenti. Al centro di tutta la vicenda troviamo l'operatore sociale ed esperto in figure retoriche Oscar Fiori. Aiutato da una famiglia i cui nomi fantastici ricordano quelli dei cartoni animati, il protagonista del romanzo inizia ad investigare. Oltre a prendersi cura della sorella miracolosamente incinta, dei nipoti e di due animali, un cane ed una gatta affettuosamente chiamati, in omaggio ai rispettivi filosofi, Wittgenstein e Camus, deve assistere una ragazza disabile di nome Edera che comunica solamente attraverso un sintetizzatore vocale.
Sul sito www.giuseppetruini.com l'autore ha così recensito il romanzo "Di polvere e di altre gioie": "Una giostra tra suspense e divertimento, tra giornalisti indelicati e sindacaliste orgogliose, donne divine e poliziotti dalla cravatta sgualcida". Così come il precedente romanzo "Se domani si vive o si muore", anche quest'ultimo è, in parte autobiografico: se nel primo era presente la città di Torino nella quale il giovane protagonista Lino, studente fuori corso, si trasferisce in cerca di lavoro e che ricorda in un certo qual modo l'esperienza dello stesso autore il quale ha iniziato la carriera di docente proprio nel capoluogo piemontese, nel nuovo romanzo Giuseppe Truini, in alcune pagine, fa riferimento alle sue occupazioni attuali e alla sua compagna Silvia alla quale è legato da alcuni anni e da cui, a breve, avrà un bambino.
Il professor Truini, oltre alla sua attività di insegnante e scrittore, da alcuni anni tiene corsi e workshop di scrittura l'ultimo dei quali durante questi mesi proprio alla villa comunale.
* Veroli 31 marzo 2015. Gabriele Mattacola. Amico dello scrittore da maggio 2013.
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